Pd: Santoro, riforma sanitaria rimanda al futuro risoluzione problemi
(ACON) Trieste, 4 dic - COM/MPB - "Questa cosiddetta riforma
non risolve i problemi dei cittadini e del sistema, rimandando al
futuro una serie di scelte, anche di carattere strategico, con il
risultato finale di peggiorare e rendere instabile il sistema".
È il commento della consigliera regionale Pd, Mariagrazia
Santoro, relatrice di minoranza del ddl 70 "Riorganizzazione dei
livelli di assistenza, norme in materia di pianificazione e
programmazione sanitaria e sociosanitaria e modifiche alla legge
regionale 6/2006 e alla legge regionale 26/2015".
"Uno dei vulnus di questa norma riguarda il tema della
sostenibilità economica del sistema regionale, ma anche la
possibilità di manovra che il sistema della sanità ha anche
rispetto a un grande tema che riguarda l'apertura indiscriminata
al privato, per il quale le risorse diventano fondamentali".
Altro punto di negatività, secondo Santoro, "è quello che
riguarda i territori che ridiventano il centro dell'azione
legislativa, ma che negli atti vengono depotenziati innanzitutto
attraverso un'assoluta mancanza di chiarezza sul ruolo dei
distretti, sulle loro funzioni che vengono descritte in maniera
offuscata e sulla loro collocazione geografica. Ma anche sui
centri di salute mentale ci sono tinte fosche e cose non dette, a
scapito della trasparenza.
"E ancora - continua Santoro - non è affatto chiaro il destino
dei presidi per la salute, ossia i piccoli ospedali, che sembrano
destinati a essere dei parcheggi per i malati che non trovano
posto all'interno degli ospedali veri e propri". Secondo Santoro,
"in definitiva manca chiarezza sul risultato atteso e soprattutto
su quali saranno le risposte che ai nostri cittadini verranno
date con questa pseudo riforma".