Cr: nota di aggiornamento Defr, relatori Basso, Cosolini e Honsell (3)
(ACON) Trieste, 10 dic - RCM - La nota di aggiornamento al
Documento di economia e finanza regionale 2020 (Defr) è stata
illustrata all'Aula da Alessandro Basso (FdI) per la maggioranza,
da Roberto Cosolini (Pd) e Furio Honsell (OpenFVG) per la
minoranza.
Si tratta - ha spiegato il primo - dello strumento attraverso il
quale la Regione aggiorna le proprie previsioni di finanza
pubblica e determina gli obiettivi dei propri bilanci annuali e
pluriennali in coerenza con gli obiettivi programmatici
risultanti dal Documento di economia e finanza dello Stato. La
nota di aggiornamento si suddivide in tre parti: nella prima si
analizza lo scenario socioeconomico regionale su cui sono stati
basati gli obiettivi programmatici; nella seconda si trovano le
risorse a disposizione, con le entrate e in corrispondenza gli
importi approvati nell'ultimo bilancio, incluso il quadro delle
spese 2020-2022 articolato per missioni e programmi; nella terza
sono definiti gli indirizzi strategici per il triennio rivolti
agli enti strumentali controllati e partecipati e alle società
controllate e partecipate a cui la Regione demanda il
perseguimento dei propri fini istituzionali, precisando per
ciascuno le attività, le risorse trasferite e i risultati
ottenuti.
Le previsioni vedono una crescita tendenziale dello 0,3%, valore
più elevato della media nazionale (0,1%), grazie a una positiva
domanda interna, ai consumi finali interni (0,4%) e agli
investimenti (1,8%). E' prevista, inoltre, una crescita delle
vendite all'estero pari al 3% tra il 2020-2021. C'è fiducia nella
crescita dei consumi grazie al maggior reddito disponibile delle
famiglie superiore alle attese dello scorso luglio (1,4%).
Basso ha, quindi, riportato che il fatturato delle imprese,
valutato a prezzi costanti e al netto della cantieristica, è
cresciuto del 2,1%; che siamo una regione fortemente innovatrice;
che l'86,1% dei cittadini ha espresso nel 2018 un giudizio
positivo rispetto alla qualità della vita in FVG.
Che il documento in questione sia un mero adempimento burocratico
appare invece evidente per Cosolini, coadiuvato dalla
constatazione "che anche quest'anno, nel percorso delle
Commissioni consiliari, buona parte degli assessori non abbia
fatto alcun riferimento al Defr, confermando la sensazione di un
totale disinteresse".
Il consigliere "registra la totale assenza di confronto sugli
obiettivi strategici con i principali attori economici e sociali
della comunità regionale", e parla del voto di astensione in I
Commissione "non ritenendo particolarmente significativo quanto
contenuto nelle pagine del Defr, infarcito di molti dati tecnici
riferiti al 2018 e premesse che fotografano la situazione
economico-sociale regionale frutto del lavoro dei funzionari".
Passando all'esame delle singole missioni, Cosolini nota come, in
materia di politiche di sicurezza, vi sia l'intenzione di una
riscrittura della Lr 9/2009 e per i primi mesi del 2020 sarà
adottato il Programma regionale di finanziamento per lo stesso
anno. In materia di istruzione, le nuove politiche regionali
tanto sbandierate non hanno portato ancora a nulla di concreto.
Si punta alla devoluzione di ulteriori competenze per risolvere i
problemi del Sistema scolastico regionale. Per quanto riguarda la
cultura, accanto al voler chiudere l'Erpac accentrando tutto alla
Direzione regionale, si intende proseguire con lo strumento
incentivante Art bonus regionale già previsto dalla Lr 13/2019.
"Riguardo alle misure di contribuzione edilizia, rispetto a
quanto illustrato nel Defr non troviamo corrispondenza nei
documenti finanziari", ha quindi denunciato, mentre il trasporto
pubblico locale finalmente è stato affidato alla società Tpl FVG
Scarl a seguito di una complessa gara europea e una procedura
giudiziaria costituita da ricorsi e sentenze.
"Il settore che presenta maggiori lacune e ritardi è sicuramente
quello della missione Sviluppo economico e competitività", ha
sottolineato in quanto ancora manca l'annunciata evoluzione della
legge RilancimpresaFVG. "Se esiste un settore in cui sarebbe
urgente investire, per mantenere un certo livello di sviluppo e
quindi di entrate, è sicuramente quello dell'economia.
Relativamente al comparto del turismo, il Defr 2020 riporta la
realizzazione del nuovo Piano strategico del turismo 2019-2023,
con palese grave ritardo del cronoprogramma per la sua
realizzazione", ha infine detto Cosolini prima di denunciare i
limiti della recente riforma degli enti locali.
"Il documento programmatico per eccellenza, il Documento di
economia e finanza regionale 2020 avrebbe dovuto proporre
un'analisi critica di quanto è avvenuto nei primi decenni di
questo secolo, impegnandosi con slancio sui nuovi obiettivi, sia
a breve sia a lungo termine, da raggiungere", ha invece detto
esordendo l'altro relatore di minoranza del Defr, Honsell.
Per il consigliere di opposizione il Defr 2020 doveva
incominciare a fare i conti con le nuove sfide: i mutamenti
climatici antropogenici, la globalizzazione, la fine dell'era del
sapiens. Invece anche per lui il testo è migliorato rispetto al
precedente che appariva un mero adempimento legislativo, però
"compaiono solamente indicatori finanziari di input. Mancano
soprattutto la pianificazione e la tempistica per realizzare
quanto delineato. Non ci sono priorità e anche i progetti più
ambiziosi sono espressi con piattezza burocratica".
In particolare "non si fa menzione del raccordo delle missioni
con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni unite,
o con gli obiettivi strategici 2030 dell'Ue". Lo colpisce la
povertà di idee nei settori del lavoro e dello sviluppo
economico. Debolissime le azioni per promuovere l'innovazione e
il trasferimento tecnologico. La missione 17 Energia e
diversificazione delle fonti energetiche è quella più deludente:
non ci sono programmi di tecnologie climalteranti, non si prevede
di smettere i contributi per i combustibili fossili. Misera è
l'ambizione della missione 19 Relazioni internazionali per una
Regione che, invece, può acquistare significati solamente se
valorizza la propria posizione di chiave di volta tra culture
diverse.
Nella missione 13 Tutela della salute non si articolano né la
prevenzione primaria, né quella secondaria o programmi per la
riduzione degli incidenti domestici, per la costruzione di
ambienti sani e resilienti.
Come Open Sinistra FVG, Honsell ritiene dunque questo Defr "molto
insoddisfacente. Pertanto, ancorché migliorato rispetto all'anno
precedente, riceverà il mio voto contrario".
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)