Cr: manovra bilancio 2020, relatore di minoranza Moretuzzo (9)
(ACON) Trieste, 10 dic - MPB - Per il relatore di minoranza
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) nulla è cambiato
rispetto a un anno fa.
"Nella relazione presentata allora sui medesimi strumenti
normativi - evidenzia Moretuzzo - lamentavamo la mancanza di una
prospettiva di ampio respiro, capace di delineare un percorso in
grado di dare delle risposte alle tante questioni presenti oggi
sui tavoli delle istituzioni del Friuli-Venezia Giulia: a dodici
mesi di distanza le criticità che riscontriamo nella manovra
finanziaria sono le medesime; nessun discorso di programmazione
ampia; scarsa valorizzazione del capitale territoriale; assenza
di misure forti per il rilancio di un tessuto economico; tante
aziende in difficoltà e numerosi indicatori che dicono la
necessità di elaborare finalmente un'analisi chiara della
situazione e, soprattutto, di definire delle proposte che entrino
veramente nel merito delle questioni. E poi, una tendenza
demografica allarmante, il rapporto fra popolazione inattiva e
attiva molto più elevato rispetto al resto d'Europa; rischio
concreto di trovarsi a breve dinnanzi a un sistema economicamente
e finanziariamente insostenibile. A dirlo sono i dati realtivi ai
capitoli sul Servizio sanitario regionale".
Così, per il relatore, l'Amministrazione regionale dovrebbe porsi
delle domande tanto su quali strumenti attivare per contrastare
non solo le conseguenze della crisi ma anche quei passaggi
normativi sovraordinati che contribuiscono ad aumentare l'impatto
della crisi economica; né, a proposito di cambiamenti climatici,
pare che la manovra ponga i termini di come contribuire a
reinventare un modello produttivo capace di tenere assieme
produzione e rispetto dell'ambiente, innovazione e sostenibilità.
Una visione forte e coraggiosa del futuro economico di questa
Regione dovrebbe collocare territorio, imprese, ambiente al
centro di ogni progettazione: "facciamo fatica a individuare
questa visione in questi disegni di legge" ha sottolineato
citando il caso del sostegno all'Università di Udine, che
rappresenta un motore per lo sviluppo dell'area friulana e di
tutto il territorio regionale: l'attività di eccellenza
dell'ateneo - ha ricordato - da troppi anni è frenata da un
pesante sottofinanziamento da parte dello Stato (13 milioni in
meno l'anno rispetto all'ateneo di Trieste a parità di studenti
), "questione - ha sottolineato Moretuzzo - gestita dalla
maggioranza con modalità che definire confuse è riduttivo", con
l'azzeramento in Commissione, del capitolo creato nella bozza di
stabilità a compensazione dei fondi perequativi, salvo poi
annunciare la presentazione di un ulteriore emendamento volto, in
questo caso, a ripristinare la situazione ante Commissione.
Atteggiamento di scarsa coerenza che trova altri esempi anche nel
rapporto con il mondo delle autonomie locali, come nel caso del
finanziamento-tampone destinato al Comune di Flaibano per la
copertura di sofferenze di bilancio, senza prendere coscienza
delpercorso che ha portato a tali problematiche. E la necessità
di riattivare il capitale territoriale della Regione, gli
investimenti privati e il settore delle costruzioni, sono
aspettative deluse ritrovando solo, come "nuova misura", i
contributi riconosciuti ai privati per il rinnovo dei serramenti
negli immobili ad uso abitativo, finanziati per un totale di
500.000 euro, troppo pochi per pensare di avere un'influenza sul
tessuto economico regionale e rispetto alla possibile platea di
beneficiari.
Moretuzzo non trascura però di citare spunti positivi nella
manovra, dalle iniziative in materia di ambiente, foreste e
territorio montano, con le misure introdotte per l'abbattimento
dell'utilizzo della plastica da parte di enti locali e
microimprese e per stimolare intermodalità e mobilità ciclistica,
purtroppo anche qui, avverte il consigliere, con troppo poco
slancio per produrre un vero cambiamento degli stili di vita e
del modello di sviluppo economico regionale.
"Ulteriormente apprezziamo - afferma Moretuzzo - l'introduzione
di finanziamenti per il recupero dei terreni incolti che
contribuiscono alla conservazione e manutenzione del territorio
montano; l'ampliamento dell'iniziativa destinata ai piccoli
esercizi commerciali che per le comunità che abitano quello
stesso territorio rappresentano un aiuto concreto; le previsioni
riguardanti gli ulteriori fondi destinati alla predisposizione di
un progetto di fattibilità per l'istituzione - auspicabilmente in
tempi brevi - di una Società pubblica regionale per la gestione
delle centrali idroelettriche presenti sul nostro territorio
montano".
"Queste misure condivisibili - aggiunge - potrebbero sembrare dei
semi di percorsi virtuosi, ma temiamo che invece discendano quasi
casualmente da valutazioni settoriali e paventiamo il rischio una
polverizzazione delle risorse".
I nostri cittadini e le nostre imprese ci chiedono risposte vere,
capaci di cambiare verso rispetto al terreno perso
negli ultimi dieci anni, ciò che ricevono in cambio è, invece,
una manovra di bilancio debole, priva di uno sguardo critico
sul contesto socio-economico attuale di questa regione. Una legge
in cui si stanziano 32 milioni di euro nel settore della
"sicurezza", per acquistare sempre più telecamere o servizi di
vigilanza privata, decidendo coscientemente, di fronte ad una
situazione di criminalità sostanzialmente in calo come
certificato dai dati forniti dalle Prefetture, di alimentare le
paure delle persone invece di lavorare per rassicurarle e creare
vera pace sociale, quale dovrebbe essere il compito di chi è
chiamato a governare".
Pertanto - conclude Moretuzzo - "quello che si profila è uno
scenario in cui protagonista, purtroppo, non è la visione di
quello che vogliamo sia la nostra Regione fra 15 o 20 anni, ma un
insieme di piccole misure - alcune valide pur nella loro
limitatezza, altre assolutamente inefficaci se non potenzialmente
dannose - che, nate singolarmente, non sapranno dettare alcun
orientamento per le nostre comunità, non sapranno
risolvere le criticità delle nostre piccole imprese e non
offriranno sostegno concreto ai cittadini in un
momento che continua ad essere socialmente ed economicamente
complicato".
(immagini alle tv; foto su www.consiglio.regione.fvg.it)