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Cr: manovra bilancio 2020, relatore di minoranza Moretuzzo (9)

10.12.2019
14:59
(ACON) Trieste, 10 dic - MPB - Per il relatore di minoranza Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) nulla è cambiato rispetto a un anno fa.

"Nella relazione presentata allora sui medesimi strumenti normativi - evidenzia Moretuzzo - lamentavamo la mancanza di una prospettiva di ampio respiro, capace di delineare un percorso in grado di dare delle risposte alle tante questioni presenti oggi sui tavoli delle istituzioni del Friuli-Venezia Giulia: a dodici mesi di distanza le criticità che riscontriamo nella manovra finanziaria sono le medesime; nessun discorso di programmazione ampia; scarsa valorizzazione del capitale territoriale; assenza di misure forti per il rilancio di un tessuto economico; tante aziende in difficoltà e numerosi indicatori che dicono la necessità di elaborare finalmente un'analisi chiara della situazione e, soprattutto, di definire delle proposte che entrino veramente nel merito delle questioni. E poi, una tendenza demografica allarmante, il rapporto fra popolazione inattiva e attiva molto più elevato rispetto al resto d'Europa; rischio concreto di trovarsi a breve dinnanzi a un sistema economicamente e finanziariamente insostenibile. A dirlo sono i dati realtivi ai capitoli sul Servizio sanitario regionale".

Così, per il relatore, l'Amministrazione regionale dovrebbe porsi delle domande tanto su quali strumenti attivare per contrastare non solo le conseguenze della crisi ma anche quei passaggi normativi sovraordinati che contribuiscono ad aumentare l'impatto della crisi economica; né, a proposito di cambiamenti climatici, pare che la manovra ponga i termini di come contribuire a reinventare un modello produttivo capace di tenere assieme produzione e rispetto dell'ambiente, innovazione e sostenibilità.

Una visione forte e coraggiosa del futuro economico di questa Regione dovrebbe collocare territorio, imprese, ambiente al centro di ogni progettazione: "facciamo fatica a individuare questa visione in questi disegni di legge" ha sottolineato citando il caso del sostegno all'Università di Udine, che rappresenta un motore per lo sviluppo dell'area friulana e di tutto il territorio regionale: l'attività di eccellenza dell'ateneo - ha ricordato - da troppi anni è frenata da un pesante sottofinanziamento da parte dello Stato (13 milioni in meno l'anno rispetto all'ateneo di Trieste a parità di studenti ), "questione - ha sottolineato Moretuzzo - gestita dalla maggioranza con modalità che definire confuse è riduttivo", con l'azzeramento in Commissione, del capitolo creato nella bozza di stabilità a compensazione dei fondi perequativi, salvo poi annunciare la presentazione di un ulteriore emendamento volto, in questo caso, a ripristinare la situazione ante Commissione.

Atteggiamento di scarsa coerenza che trova altri esempi anche nel rapporto con il mondo delle autonomie locali, come nel caso del finanziamento-tampone destinato al Comune di Flaibano per la copertura di sofferenze di bilancio, senza prendere coscienza delpercorso che ha portato a tali problematiche. E la necessità di riattivare il capitale territoriale della Regione, gli investimenti privati e il settore delle costruzioni, sono aspettative deluse ritrovando solo, come "nuova misura", i contributi riconosciuti ai privati per il rinnovo dei serramenti negli immobili ad uso abitativo, finanziati per un totale di 500.000 euro, troppo pochi per pensare di avere un'influenza sul tessuto economico regionale e rispetto alla possibile platea di beneficiari.

Moretuzzo non trascura però di citare spunti positivi nella manovra, dalle iniziative in materia di ambiente, foreste e territorio montano, con le misure introdotte per l'abbattimento dell'utilizzo della plastica da parte di enti locali e microimprese e per stimolare intermodalità e mobilità ciclistica, purtroppo anche qui, avverte il consigliere, con troppo poco slancio per produrre un vero cambiamento degli stili di vita e del modello di sviluppo economico regionale.

"Ulteriormente apprezziamo - afferma Moretuzzo - l'introduzione di finanziamenti per il recupero dei terreni incolti che contribuiscono alla conservazione e manutenzione del territorio montano; l'ampliamento dell'iniziativa destinata ai piccoli esercizi commerciali che per le comunità che abitano quello stesso territorio rappresentano un aiuto concreto; le previsioni riguardanti gli ulteriori fondi destinati alla predisposizione di un progetto di fattibilità per l'istituzione - auspicabilmente in tempi brevi - di una Società pubblica regionale per la gestione delle centrali idroelettriche presenti sul nostro territorio montano".

"Queste misure condivisibili - aggiunge - potrebbero sembrare dei semi di percorsi virtuosi, ma temiamo che invece discendano quasi casualmente da valutazioni settoriali e paventiamo il rischio una polverizzazione delle risorse". I nostri cittadini e le nostre imprese ci chiedono risposte vere, capaci di cambiare verso rispetto al terreno perso negli ultimi dieci anni, ciò che ricevono in cambio è, invece, una manovra di bilancio debole, priva di uno sguardo critico sul contesto socio-economico attuale di questa regione. Una legge in cui si stanziano 32 milioni di euro nel settore della "sicurezza", per acquistare sempre più telecamere o servizi di vigilanza privata, decidendo coscientemente, di fronte ad una situazione di criminalità sostanzialmente in calo come certificato dai dati forniti dalle Prefetture, di alimentare le paure delle persone invece di lavorare per rassicurarle e creare vera pace sociale, quale dovrebbe essere il compito di chi è chiamato a governare".

Pertanto - conclude Moretuzzo - "quello che si profila è uno scenario in cui protagonista, purtroppo, non è la visione di quello che vogliamo sia la nostra Regione fra 15 o 20 anni, ma un insieme di piccole misure - alcune valide pur nella loro limitatezza, altre assolutamente inefficaci se non potenzialmente dannose - che, nate singolarmente, non sapranno dettare alcun orientamento per le nostre comunità, non sapranno risolvere le criticità delle nostre piccole imprese e non offriranno sostegno concreto ai cittadini in un momento che continua ad essere socialmente ed economicamente complicato".

(immagini alle tv; foto su www.consiglio.regione.fvg.it)



Il capogruppo di Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo