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FI: Nicoli, SemplificaFVG chiarirà applicazione disciplina edilizia

13.12.2019
12:49
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/MPB - "Sono soddisfatto che la Giunta regionale, come ha annunciato, inserisca nel ddl 66 (legge Semplifica FVG) un'importante norma chiarificatrice per il settore edilizio, che Forza Italia ha indicato con un emendamento all'articolo 5 del ddl 73 (legge di Stabilità), che ho ritirato a fronte dell'impegno che la Giunta stessa si è assunta".

Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Giuseppe Nicoli, che spiega l'importanza della norma in questione.

"Con l'attuale disciplina - osserva Nicoli - si corre il concreto rischio che interventi previsti nel rispetto dell'allora disciplina edilizia, già da tempo deliberati dal Comune con la convenzione urbanistica, ma non ancora avviati, non possano essere realizzati per una recente modifica legislativa. Con l'emendamento che ho proposto e ritirato, a fronte dell'annuncio della Giunta regionale che la norma farà parte di Semplifica FVG, a integrazione delle norme transitorie della legge regionale 19/2009 si chiarirà che, nell'ipotesi di pianificazione attuativa con convenzione già deliberata, viene applicata, analogamente agli interventi singoli, la disciplina edilizia vigente al momento della delibera.

"Nel Codice regionale dell'edilizia - il consigliere entra nel dettaglio della problematica creatasi - erano state introdotte, due anni fa, importanti misure per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente a destinazione residenziale e direzionale, ammettendo interventi in ampliamento anche in deroga alle distanze, alle altezze, alle superfici o ai volumi previsti dagli strumenti urbanistici e da regolamenti edilizi comunali nei limiti del 50 per cento delle superfici utili e accessorie, ovvero in alternativa, nel limite di 200 metri cubi di volume utile e accessorio, purché in collegamento fisico o funzionale e alle condizioni puntualmente previste dalla legge.

"La norma è stata oggetto di più modifiche, da ultimo con l'articolo 6, comma 16, della legge regionale 6 del 2019, con la quale è stato escluso per il futuro, tra l'altro, l'ampliamento in corpo distaccato, ed è stato previsto che le domande per il rilascio del permesso di costruire depositate in Comune prima dell'entrata in vigore delle varie leggi di modifica introdotte nel tempo siano concluse secondo la normativa previgente, salvo la più favorevole applicazione delle nuove disposizioni". "Ci si è dimenticati - sottolinea Nicoli - di considerare la fattispecie degli interventi su aree assoggettate a pianificazione attuativa (in particolare i Piani particolareggiati di iniziativa pubblica), che vengono attuati sulla base di un programma di interventi definito dal Comune con il privato e recepito in una convenzione urbanistica deliberata dal consiglio comunale. Nella sostanza, prima si definisce il programma degli interventi da attuarsi in 10 anni, sulla base di una convenzione, e poi vengono presentati i permessi di costruire nel rispetto del cronoprogramma della delibera di approvazione della convenzione. Ora si chiarirà la materia".



Il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Nicoli