Meduno: pres. Zanin a ottavo premio Trivelli Pitina prodotto culturale
(ACON) Navarons di Meduno, 14 dic - RCM - "Dobbiamo
salvaguardare questo che è un patrimonio non solo culturale, ma
sociale e di riscoperta, di economia, di turismo, alla cui base
ci sono tradizione, capacità, pervicacia e legame con le proprie
radici e la propria terra da tradurre in speranza di futuro".
Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Piero
Mauro Zanin, a Navarons di Meduno in occasione dell'ottava
edizione del premio Mattia Trivelli "Pitina prodotto culturale",
dedicato a colui che per primo, negli anni '80, fece della
polpetta di carne ovicaprina o di selvaggina ungulata, avvolta in
uno strato di farina di mais e originaria della Val Tramontina,
una scommessa economica facendola conoscere al più vasto mercato
dei salumi.
Di fatto - ha detto ancora Zanin complimentandosi con le
amministrazioni locali presenti all'incontro - con questo premio
si sugella un percorso che è innovativo perché, con il suo essere
itinerante, consente di riscoprire paesi molte volte segnati da
difficoltà e che senza un'idea non convenzionale non potrebbero
essere rilanciati, oltre a garantire una speranza alle
generazioni più giovani.
Prima presidio Slow Food, poi, lo scorso luglio, il
riconoscimento da parte dell'Unione europea di prodotto Igp
(Indicazione geografica protetta) per un premio che è già
tradizione e che è partito quasi come una sfida - ha spiegato il
consigliere regionale Giampaolo Bidoli, a Navarons in veste di
presidente dell'Ecomuseo Lis Aganis - perché "quando abbiamo
presentato, la prima volta, la pitina abbinata alla cultura ci
hanno detto che avevamo sbagliato, invece avevamo fatto centro.
Infatti oggi anche i ristoratori, nella presentazione dei loro
piatti, raccontano la storia di questo prodotto che ha origini
molto antiche. E così facendo, l'avventore è spinto ad andare
alla ricerca di altri luoghi e tradizioni della nostra regione
che vanno oltre l'assaggio della pitina. Anche come Ecomuseo
stiamo crescendo e sono certo che proprio in piccole realtà come
la nostra ci sia un'opportunità di futuro lavorativo. Oltre
all'aspetto imprenditoriale: in Val Tramontina, infatti, hanno
aperto nuove aziende".
Complimenti a chi ha immaginato questo premio e a chi, con fatica
ma tenacia, ha fatto ottenere al prodotto il marchio Igp,
facendolo così diventare parte della famiglia delle grandi
eccellenze della produzione - ha avuto modo di aggiungere il
presidente Zanin -. Il riconoscimento Igp è la via per entrare
nel mercato internazionale e non restare a un mercato "di casa".
E che si tratti di una produzione importante, che deve mantenere
la caratteristica di essere unica, lo ha detto anche il
consigliere regionale Emanuele Zanon, che ritiene che la pitina
rappresenti "l'identità del territorio, dove magari ogni paese o
anche ogni famiglia custodisce una propria variante culinaria ma
proprio questo la rende tipica. Un esempio di tradizione,
insomma, che deve essere valorizzato per il rilancio del turismo,
della cultura, dell'economia di una Regione speciale quale è il
Friuli Venezia Giulia, speciale proprio anche per la diversità
dei suoi prodotti tipici".
Il presidente Zanin ha quindi consegnato a Giuseppe Damiani che, come funzionario di enti pubblici del territorio, è stato tra i primi fautori del riconoscimento Igp, il sigillo della Presidenza del
Consiglio regionale. Damiani ha sottolineato l'importanza dei
valori della tradizione a della salvaguardia del territorio.
"Prima siamo consapevoli dei beni che possediamo a casa nostra -
ha rimarcato - e prima riusciamo a promuoverli e a valorizzarli".
Da parte sua, Zanin è stato omaggiato non solo con la pitina ma
anche con un coltello quale prodotto tipico del Maniaghese.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)