FI: Nicoli, tavolo permanente per potenziare infrastrutture traffico
(ACON) Trieste, 16 dic - COM/RCM - "L'attuale rete di strade,
ferrovie, aeroporto, porti e centri intermodali del Friuli
Venezia Giulia presenta delle carenze o necessita di migliorie,
in alcuni casi attese da anni: soltanto una costante
concertazione tra la Regione e tutti i soggetti interessati
presenti sul territorio potrà garantire un passo avanti alle
nostre infrastrutture, a beneficio soprattutto del mondo delle
imprese e del lavoro e della mobilità delle persone".
Lo afferma il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia,
Giuseppe Nicoli, il cui ordine del giorno collegato alla legge di
stabilità 2020 è stato accolto dalla Giunta regionale, che in tal
modo si è impegnata "a valutare l'opportunità di procedere alla
revisione del Piano regionale delle infrastrutture e di trasporto
e di costituire un tavolo permanente, coordinato dalla Regione,
per il lavoro di un Comitato con soggetti quali sindaci del
territorio, Rete ferroviaria italiana (Rfi), Autorità di sistema
portuale del mare Adriatico orientale ed enti di decentramento
regionale".
È necessaria - dice Nicoli - una svolta per la competitività
della nostra Regione, considerando soprattutto la sua posizione
geografica centrale per l'Europa. Ci sono varie problematiche da
risolvere. Continuano a emergere quelle relative alle
infrastrutture ferroviarie, tra passaggi a livello da superare,
barriere antirumore ancora assenti in aree densamente abitate,
scali in aree produttive o logistiche ancora poco utilizzati (e
che, rilanciati, potrebbero sgravare di una parte del traffico
pesante le nostre strade) e collegamenti con il resto d'Italia da
potenziare. Sarebbe imperdonabile non completare l'ammodernamento
della linea Trieste-Mestre e continuare a dover raggiungere il
Veneto per molte delle principali coincidenze di corse nazionali.
"Per quanto riguarda le strade - aggiunge l'esponente forzista -,
bene la terza corsia dell'A4, ma non basta. Abbiamo delle
infrastrutture progettate decenni fa, adatte a un volume di
traffico ben inferiore all'attuale. Strade da allargare o
realizzare e incroci da mettere in sicurezza non mancano. Da non
dimenticare le vie d'acqua e i canali dei nostri porti, dove la
manutenzione deve essere costante. È necessaria una
pianificazione che guardi al contesto complessivo della rete
infrastrutturale FVG".
Nicoli fa, quindi, riferimento ai ruoli di pianificazione e
monitoraggio assegnati alla Regione in materia attraverso la
legge regionale n. 23 del 2007 e al Piano regionale delle
infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della
logistica approvato nel 2011: "Il potenziamento dei collegamenti
è irrinunciabile per garantire il trasporto di persone e merci,
consentire l'interconnessione con l'esterno e l'integrazione
interna. Non può essere realizzato senza la partecipazione, sotto
il ruolo guida della Regione, di sindaci e soggetti quali Rfi,
Autorità di sistema e i nuovi enti di decentramento regionale".