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Patto: Moretuzzo, minoranze, dare spazi adeguati al friulano in Rai

17.12.2019
12:16
(ACON) Trieste, 17 dic - COM/MPB - "Dare piena attuazione alla legge 482/1999, sollecitando la Commissione Paritetica Stato-Regione affinché agisca subito attraverso una norma di attuazione dello Statuto capace di declinare con maggiore efficacia la legge statale per consentire una valorizzazione più ampia della lingua friulana".

È l'appello lanciato ieri (lunedì 16 dicembre, ndr) a Palazzo Belgrado a Udine dal capogruppo del Patto per l'Autonomia in Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo, a conclusione del convegno "Un incuintri par doi inovâi di memoreâ" promosso dal Gruppo Consiliare del Patto per l'Autonomia per ricordare e celebrare il ventennale dell'approvazione e della promulgazione della legge 482 - il primo, storico, provvedimento statale dedicato alla tutela delle minoranze linguistiche (tra cui quelle friulana, slovena e tedesca), in attuazione dell'articolo 6 della Costituzione, e, a oggi, ancora parzialmente inapplicato - e il cinquantennale della prima Conferenza regionale dell'emigrazione (CRE) del Friuli-Venezia Giulia. Le due ricorrenze sono diventate l'occasione per fare il punto della situazione su due questioni chiave che, oggi come ieri, riguardano l'intera comunità regionale (e in particolare le componenti friulana e slovena) e hanno diverse connessioni l'una con l'altra. Fare memoria, dunque, per capire meglio l'oggi e soprattutto per guardare avanti individuando azioni concrete per affrontare le criticità esistenti.

"In materia di minoranze linguistiche - ha detto Moretuzzo -, rivendichiamo per la minoranza linguistica friulana spazi adeguati, in particolare nella programmazione della radiotelevisione pubblica, così come accade per altre minoranze linguistiche, nel rispetto della legge 482".

Sul tema delle migrazioni - a 50 anni dalla prima conferenza organizzata a Udine su iniziativa degli emigranti friulani e sloveni nel mondo, che chiedevano alle istituzioni risposte sui loro diritti di migranti, ma anche su questioni linguistiche, identitarie, di sviluppo economico del territorio che avevano lasciato -, dal convegno è emersa l'esigenza di capire e affrontare il tema della "nuova emigrazione", quella che soltanto nel 2018 ha visto 2.800 giovani lasciare la nostra regione per andare a cercare opportunità di lavoro all'estero.

"È quanto mai urgente - ha sollecitato Moretuzzo - mettere in atto politiche economiche e misure concrete per dare prospettive e futuro a questi giovani".

Al convegno hanno portato il loro contributo, tra memoria storica, attualità e prospettive future, numerosi esponenti del mondo della cultura e che si occupano di tutela delle minoranze ed emigrazione, in particolare Carli Pup del Comitât/Odbor/Komitat/Comitato 482, lo storico Angelo Floramo, il giornalista Gianfranco Ellero, Renzo Mattelig, dell'Unione emigranti sloveni/Slovenci po Svetu, moderati da Marco Stolfo dell'Università di Udine.



Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia ) con i relatori al convegno su minoranze linguistiche ed emigrazione a Udine
Il pubblico intervenuto al convegno organizzato dal Patto per l'Autonomia a Palazzo Belgrado a Udine