M5S: Dal Zovo, no al Piano industriale per l'aeroporto di Gorizia
(ACON) Trieste, 17 dic - COM/RCM - "Se Comune e Consortile
aprono le porte al piano anglo-americano, noi invece le chiudiamo
e le spranghiamo pure".
Lo afferma la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo,
in merito agli annunciati progetti per l'aeroporto Duca d'Aosta
di Gorizia.
"Abbiamo letto gli interventi proposti da Turin Aviation per
quanto riguarda l'aeroporto di Gorizia e visionato il Piano
industriale che sarebbe alla base del progetto - aggiunge la Dal
Zovo -. Bene, se l'idea è stravolgere l'aeroporto di Gorizia con
pista in cemento armato per voli umanitari, mega hangar in stile
Art Deco assolutamente avulso dal contesto, senza salvaguardare e
riqualificare realmente il polmone verde e gli edifici storici
superstiti, allora noi diciamo no.
"Duecento milioni di euro in investimenti sono una cifra
sovradimensionata per una struttura come quella goriziana, ma
soprattutto prevedere di cementificare la pista di erba
proponendone una in asfalto, per permettere l'atterraggio e il
decollo di Boeing 737, ci sembra veramente una favola - prosegue
la capogruppo del M5S -. Come se non ci fosse a pochi chilometri
Trieste Airport, dove possono atterrare numerose tipologie di
aerei.
"Per fare ciò che viene paventato nell'immaginifico Piano
industriale, sempre che si possa definire tale, bisognerebbe
cambiare la convenzione con l'Ente nazionale per l'aviazione
civile (Enac), il Piano nazionale dei traporti e chiedere alla
Sovrintendenza di rimuovere il vincolo - afferma la Dal Zovo -.
Prima anche solo di pensare a interventi fantasmagorici del
genere, bisognerebbe scendere dalle nuvole e rimanere con i piedi
ben piantati a terra. Quel progetto è irrealizzabile per tutta
una serie di motivi, non ultimo la presenza sul nostro territorio
della bora, che complicherebbe il decollo e atterraggio di ogni
tipo di aereo sulla pista che propongono di fare.
"Mi domando come si possa dare credito a una proposta del genere
che non servirà certo a ridare prestigio all'aeroporto di Gorizia
- conclude l'esponente pentastellata -. Sosteniamo le iniziative
locali, anzichè aprire a società inglesi e americane che
probabilmento altro non vogliono che accaparrarsi un altro
pezzettino del nostro patrimonio. Sia la politica regionale,
insieme agli organi statali preposti, a disciplinare lo sviluppo
dell'intero settore nell'interesse delle popolazioni, dei
produttori, degli operatori e degli appassionati del volo da
diporto e sportivo".