V Comm: visita ad Aquileia, sito Unesco da salvaguardare
(ACON) Trieste, 17 dic - RCM - Il sito Unesco di Aquileia è a
rischio se non si interviene al più presto, e lo è per vari
motivi. E' quanto è emerso dal sopralluogo della V Commissione
consiliare presieduta da Diego Bernardis (Lega), effettuato
assieme al sindaco della cittadina udinese, Emanuele Zorino, che
ha sollecitato l'incontro a cui si è unita l'assessore regionale
alla Cultura, Tiziana Gibelli.
I consiglieri hanno, così, appreso che gli aspetti legati alla
promozione del sito passano in secondo piano rispetto ad altri
più pratici. Innanzitutto la viabilità, con gli scavi tagliati in
due dalla strada principale di Aquileia, per altro molto
trafficata e per la quale è già previsto da una ventina d'anni un
passaggio alternativo tramite bretella da costruire a Est della
sede municipale, utilizzando fondi regionali che attendono solo
di essere sbloccati dagli intoppi burocratici. Un problema,
quello della viabilità, che preoccupa non poco il sindaco in
quanto già segnalato come nota negativa dagli ispettori
dell'Unesco che effettuano i periodici controlli al sito di
verifica delle caratteristiche necessarie per il riconoscimento
di patrimonio mondiale dell'umanità.
E' importante intervenire prima che questo aspetto possa essere
pretesto per il ritiro del riconoscimento - ha commentato
Bernardis - a quello che è il primo dei 5 siti Unesco della
nostra regione, nonché il più grande sito romano dopo la capitale
e il meglio conservato d'Italia.
Altra pecca, la mancanza di connettività: Aquileia non rientra
tra i luoghi previsti nel Piano regionale per i collegamenti a
banda larga, perciò non si può creare una rete di cooperazione
con le ditte che forniscono connessioni virtuali e servizi
altamente tecnologici, oggi invece vero volano per la cultura.
Terzo aspetto, la messa in sicurezza del sito, minacciato anche
di recente dall'esondazione del fiume Natissa che ha sommerso gli
scavi. Sebbene per ora la basilica sia salvaguardata, sono
necessarie opere di bonifica dei canali e del fiume se non se ne
vuole compromettere il futuro. Dal sindaco Zorino, infatti, si è
appreso che, da uno studio del 2018 sui siti Unesco del
Mediterraneo europeo, Aquileia è stata classificata il secondo
più a rischio di essere completamente sommerso entro 50 anni.
"Si tratta di una notizia che deve mettere in allerta tutti i
soggetti coinvolti - ha commentato ancora il presidente Bernardis
-. Non solo il Comune, ma anche la Fondazione Aquileia, di cui la
Regione fa parte, e la Curia arcivescovile. Non dobbiamo
dimenticare che stiamo parlando di un luogo che crea interesse ed
economia per tutto il territorio. Perciò è mia intenzione portare
all'attenzione della Giunta intera e del presidente Fedriga le
problematiche emerse da questo incontro, perché Aquileia è
patrimonio di tutti".
Non da ultimo, i consiglieri sono stati informati dal tenente
colonnello Norbert Zorzitto, direttore del Sacrario di
Redipuglia, di un progetto che riguarderà la riqualificazione
della vecchia stazione ferroviaria di Aquileia, oggi dismessa,
per farne un museo perché nel 2021 ricorreranno i 100 anni da che
una delle 11 bare disposte nella navata centrale proprio della
basilica aquileiese, contenenti altrettanti soldati deceduti
durante la Prima Guerra Mondiale e a cui non era possibile dare
un nome, fu scelta da Maria Bergamas, madre di un disperso, quale
bara contenente la salma da inumare all'Altare della Patria, a
Roma.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)