Ssk: Gabrovec, futuro Burgo di Duino, pensare a soluzioni serie
(ACON) Trieste, 18 dic - COM/MPB - "Mi sento vicino ai tanti
operai e alle loro famiglie che in questi giorni, come già da
molti Natali, stanno vivendo con palpabile apprensione la
situazione di incertezza in relazione al futuro dell'impianto
industriale Burgo di Duino. A fronte di una disponibilità
pressoché totale di Ministero e Regione in attesa di veder
chiarire un progetto di riconversione aziendale, appare tanto più
incomprensibile l'uscita di scena con toni altezzosi
dell'imprenditore Spinoglio".
Esprime solidarietà con i lavoratori il consigliere regionale e
comunale della Slovenska skupnost Igor Gabrovec, che allo stesso
tempo chiede all'amministrazione regionale di chiarire la propria
posizione in relazione alle pesanti dichiarazioni a mezzo stampa
dell'investitore di Ferrara.
"La riconversione dell'attuale linea 2 alla produzione di
cartoncino poteva significare il riassorbimento di almeno buona
parte degli esuberi ed un nuovo futuro industriale per l'impianto
di Duino. Non andava sottovalutata nemmeno la preoccupazione dei
residenti nel caso l'investitore Spinoglio avesse confermato il
progetto con annesso pirogassificatore-inceneritore. Gli uffici
regionali preposti hanno escluso, com'è noto, l'assoggettamento
del progetto alla Valutazione di impatto ambientale, pur
assicurando e richiedendo uno scrupoloso e continuo monitoraggio
circa il rispetto di tutte le norme in materia di tutela della
salute dei cittadini e salvaguardia dell'ambiente. Leggere oggi
la dichiarazione di Spinoglio che senza aver presentato uno
straccio di progetto concreto continua a sventolare presunti
milioni di euro e la loro migrazione da Duino altrove apparirebbe
ridicola se non fossero in gioco il destino di un'importante
realtà industriale ed il futuro di tantissime famiglie del nostro
territorio. La verità è che con ogni probabilità non c'era nessun
serio progetto imprenditoriale e men che meno la garanzia e
disponibilità dei flussi finanziari da parte dell'investitore
privato, nonostante la più volte confermata disponibilità del
partner pubblico", sostiene Gabrovec.
"È per questo che chiedo sia alla Regione che al Comune di
valutare congiuntamente la nuova situazione per capire se la
cartiera Burgo di Duino può ancora significare un'opportunità
oppure se dobbiamo invece ripensarla come un serio problema da
risolvere con le minori conseguenze sociali negative possibili",
conclude il consigliere.