Patto: Bidoli, su campeggio Val Tramontina la maggioranza decida
(ACON) Trieste, 19 dic - COM/CMC - "Il Comune di Tramonti di
Sotto ha realizzato internamente, senza aver ottenuto neppure un
euro per la progettazione, una bozza preliminare per spostare in
area sicura il campeggio Val Tramontina valorizzando e cercando
di dare nuova vita agli spazi attrezzati, che possono così
acquisire una nuova destinazione d'uso e determinare un valore
aggiunto all'intera zona Sottoriva, dove si trova il camping. Noi
abbiamo fatto il primo passo: ora vediamo se davvero la Regione
intende sostenerlo".
Il consigliere regionale del Patto per l'Autonomia Giampaolo
Bidoli, ex sindaco di Tramonti di Sotto di cui ora è consigliere
comunale, interviene nuovamente sull'annosa questione del
campeggio Val Tramontina - oggi chiuso, poiché l'area nella quale
sorge è a rischio idrogeologico, come rilevato dall'Autorità di
Bacino - e lo fa dopo che il consigliere regionale di Fratelli
d'Italia Alessandro Basso ha annunciato che la Regione sta
valutando provvedimenti a sostegno di uno studio di fattibilità
per stimare costi e impatti delle opere necessarie
all'adeguamento dell'area del campeggio o al ricollocamento in
altro sito.
"Se la Regione vuole davvero intervenire per mettere in sicurezza
l'area lo faccia attraverso la Direzione competente come più
volte affermato (con fondi propri o dello Stato), altrimenti
sostenga direttamente il progetto che il Comune intende
realizzare", incalza Bidoli, che ricostruisce gli ultimi sviluppi
della questione sulle quali la maggioranza regionale non manca di
contraddizioni.
"In occasione dell'assestamento di bilancio di luglio avevo
presentato un emendamento affinché venissero messi a disposizione
20 mila euro per uno studio utile a comparare due possibili
soluzioni: la riduzione del rischio idrogeologico con interventi
di salvaguardia dell'area o il ricollocamento del campeggio in
altra zona sicura. L'istanza - ricorda Bidoli - è stata bocciata
dall'intera maggioranza regionale, anche dal consigliere Basso,
che - e siamo alla finanziaria di fine anno - ha quindi
presentato un emendamento che riprende il mio, salvo ritirarlo
prima della discussione in aula per poi farlo diventare un ordine
del giorno che impegna la Regione ad agire con misure concrete a
sostegno di uno studio di fattibilità per valutare i costi e gli
impatti delle opere".
"Basta con le prese in giro!", tuona Bidoli, che invita al
rispetto di una comunità "che si sta aggrappando ai propri
amministratori affinché possano rovesciare una situazione di
grave difficoltà, che si somma ad anni di inefficaci politiche
per la montagna, ormai spopolata, all'interno di una regione che
primeggia per la fuga di giovani cervelli: montagna che qualcuno
vuole riempire di sbarramenti e viadotti in cemento per paura di
soffocare dentro i propri errori".