M5S: Fedriga racconta solo una parte della realtà
(ACON) Trieste, 27 dic - COM/RCM - "Fedriga racconta soltanto
una parte di ciò che è accaduto durante quest'anno, il primo
guidato interamente dalla maggioranza di centrodestra": si può
sintetizzare così il pensiero dei consiglieri regionali del
MoVimento 5 Stelle nel commentare le parole del presidente della
Regione durante la conferenza stampa di fine 2019.
"Il presidente Fedriga ha posto l'accento sulla famiglia e sul
rilancio della natalità - sottolinea la capogruppo, Ilaria Dal
Zovo -. Valuteremo il disegno di legge annunciato ma, al di là
delle belle parole, è difficile pensare che una piccola Regione
possa colmare il gap generazionale con alcuni interventi. E per
l'ambiente, non si possono coprire con i dragaggi o con 20
milioni di euro per il rinnovo del parco-vetture della pubblica
amministrazione le continue autorizzazioni di impianti che
impattano in maniera pesante sulla salute dei cittadini".
"Per quanto riguarda la sanità - aggiunge il consigliere
regionale Andrea Ussai -, nemmeno una parola è stata detta sulla
nomina dei direttori generali e sulle criticità del Numero unico
e dell'emergenza-urgenza, su cui si è lavorato in continuità con
la precedente Giunta. Fedriga parla di politica fuori dalle
scelte, ma dimentica i reparti definiti per legge. Chiederemo
inoltre conto sulle scelte che hanno portato alla nomina dei
manager delle Aziende per l'assistenza sanitaria, per sapere se
c'è stata soltanto una valutazione tecnica sui meriti dei
candidati o se sono intervenute anche logiche politiche.
"Il presidente - conclude Ussai - vanta una crescita dei
finanziamenti per la sanità ed è vero, ma sarebbe interessante
capire in quale modo vengono garantiti i livelli essenziali di
assistenza. L'obiettivo dovrebbe essere quello di controllare la
spesa, ma dubito che si andrà verso questa direzione".
"Fedriga racconta una realtà tutta sua che però non corrisponde
ai fatti - sostiene il collega Cristian Sergo -. Parla di
riduzione fiscale, ma chieda alla Safilo perchè chiude lo
stabilimento di Martignacco mentre tiene aperto in Veneto.
Pontifica su ambiente e dragaggi, mentre ci sono cantieri
bloccati sotto sequestro. Magnifica una terza corsia finita in
primavera, quando si parla soltanto di un lotto. Sui rifiuti si
bea di una realtà su cui non ha messo mano, mentre prefigura il
Friuli Venezia Giulia del domani senza dirci quanti metri di
fibra ottica ha posato o quante case, industrie o scuole ha
collegato".
"Non è un caso se gli assessori citati come i più attivi e
innovativi sono stati coloro con i quali collaboriamo meglio,
ovvero Alessia Rosolen e Tiziana Gibelli - conclude il
consigliere Mauro Capozzella -. Laddove c'è sintonia e apertura
nei confronti delle tematiche da noi portate avanti c'è una
maggiore visione del futuro, penso ad esempio all'importanza di
potenziare i Centri per l'impiego nell'ambito del lavoro. Sul
fronte dell'istruzione, attendiamo che il nuovo ministro, anche
grazie alle sollecitazioni del M5S del Friuli Venezia Giulia, dia
risposte chiare alle istanze di un territorio di confine".