Misto: Zalukar, interrogazione su tempi attesa visite specialistiche
(ACON) Trieste, 2 gen - Il consigliere regionale Walter Zalukar
(Gruppo misto), prendendo spunto da un episodio riportato nei
giorni scorsi dalla stampa in merito all'attesa di cinque mesi
per una visita urgente post aneurisma, ha presentato
un'interrogazione alla Giunta Fedriga per conoscere come intenda
affrontare il problema dei lunghissimi tempi di attesa per visite
specialistiche e prestazioni diagnostiche.
"L'episodio - afferma Zalukar in una nota - è emblematico e
riguarda l'attesa di un paziente per ottenere una visita
neurochirurgica, prescritta dal medico curante il 28 agosto 2019
con codice D, che avrebbe dovuto effettuarsi entro 30 giorni,
quindi entro settembre, e che è stata invece fissata dal Cup per
il 10 gennaio 2020 presso l'ospedale di Udine".
"Questo ritardo - spiega il consigliere - riguarda un uomo di 45
anni che aveva subito un aneurisma nel 2018 e che lamentava forti
cefalee, per cui si imponeva un controllo in tempi ragionevoli.
L'utente aveva quindi richiesto all'Aas 2 Bassa Friulana
Isontina, competente per territorio, l'autorizzazione a fare la
visita in forma privata entro i 30 giorni prescritti e di
ottenere il rimborso dell'importo".
"Invece - interviene ancora Zalukar - l'Azienda aveva
condizionato la risposta all'esito di un'istruttoria e
successivamente la stessa Azienda aveva comunicato che la
prestazione non era tra quelle erogate da Aas 2, essendo stata la
visita fissata dal Cup presso altra Azienda, e che perciò non
poteva rispondere né al quesito sui tempi né alla richiesta di
autorizzazione ad effettuarla in libera professione, invitando il
paziente a richiedere le motivazioni sulle tempistiche
all'Azienda in cui aveva prenotato la prestazione, quindi a
Udine".
"L'utente - aggiunge il consigliere del Misto - ha quindi
contattato l'Azienda udinese da cui è giunta la risposta che
l'azienda sanitaria di riferimento per la problematica esposta
risultava essere l'Aas 2, struttura a cui lo invitava a
rivolgersi".
"Così - prosegue Zalukar - si è arrivati al 2 dicembre e sono
passati oltre 3 mesi senza poter ottenere la visita specialistica
nonostante esistano precisi obblighi normativi a tutela dei
malati che, in questo caso come in molti altri, non sono stati
rispettati".
"È risultata inutile - evidenzia il consigliere - anche la
richiesta di aiuto rivolta all'Amministrazione regionale,
coinvolta dalla presidente dell'associazione di tutela diritti
del malato di Udine che, per segnalare il caso, aveva spedito tre
lettere via pec all'assessore Riccardi, l'ultima il 6 dicembre,
ottenendo come unica risposta gli auguri di Natale da parte
dell'assessore".
"Oltre il danno - scrive Zalukar - c'è anche la beffa derivante
dall'ottusa burocrazia delle aziende sanitarie, che sono sembrate
ambedue interessate più che alla salute del paziente a scaricare
il problema, e neppure l'una sull'altra, ma sullo stesso malato,
in quanto la conclusione del carteggio burocratico è stata che
nessuna Azienda avrebbe avuto competenza a rispondere, cosa che
appare una sorta di riedizione nostrana del comma 22".
Sottolineando che neppure l'assessore ha ritenuto meritevoli di
risposta appropriata le tre segnalazioni dall'associazione di
tutela diritti del malato, Zalukar interroga la Giunta su quali
provvedimenti intenda assumere per evitare ai cittadini, oltre al
danno derivante dalle attese bibliche per prestazioni
specialistiche, la beffa derivante dall'ottusità delle burocrazie
aziendali e dal disinteresse dell'Amministrazione regionale.
ACON/COM/mpb-fc