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Misto: Zalukar, interrogazione su tempi attesa visite specialistiche

02.01.2020
17:30
(ACON) Trieste, 2 gen - Il consigliere regionale Walter Zalukar (Gruppo misto), prendendo spunto da un episodio riportato nei giorni scorsi dalla stampa in merito all'attesa di cinque mesi per una visita urgente post aneurisma, ha presentato un'interrogazione alla Giunta Fedriga per conoscere come intenda affrontare il problema dei lunghissimi tempi di attesa per visite specialistiche e prestazioni diagnostiche.

"L'episodio - afferma Zalukar in una nota - è emblematico e riguarda l'attesa di un paziente per ottenere una visita neurochirurgica, prescritta dal medico curante il 28 agosto 2019 con codice D, che avrebbe dovuto effettuarsi entro 30 giorni, quindi entro settembre, e che è stata invece fissata dal Cup per il 10 gennaio 2020 presso l'ospedale di Udine".

"Questo ritardo - spiega il consigliere - riguarda un uomo di 45 anni che aveva subito un aneurisma nel 2018 e che lamentava forti cefalee, per cui si imponeva un controllo in tempi ragionevoli. L'utente aveva quindi richiesto all'Aas 2 Bassa Friulana Isontina, competente per territorio, l'autorizzazione a fare la visita in forma privata entro i 30 giorni prescritti e di ottenere il rimborso dell'importo".

"Invece - interviene ancora Zalukar - l'Azienda aveva condizionato la risposta all'esito di un'istruttoria e successivamente la stessa Azienda aveva comunicato che la prestazione non era tra quelle erogate da Aas 2, essendo stata la visita fissata dal Cup presso altra Azienda, e che perciò non poteva rispondere né al quesito sui tempi né alla richiesta di autorizzazione ad effettuarla in libera professione, invitando il paziente a richiedere le motivazioni sulle tempistiche all'Azienda in cui aveva prenotato la prestazione, quindi a Udine".

"L'utente - aggiunge il consigliere del Misto - ha quindi contattato l'Azienda udinese da cui è giunta la risposta che l'azienda sanitaria di riferimento per la problematica esposta risultava essere l'Aas 2, struttura a cui lo invitava a rivolgersi".

"Così - prosegue Zalukar - si è arrivati al 2 dicembre e sono passati oltre 3 mesi senza poter ottenere la visita specialistica nonostante esistano precisi obblighi normativi a tutela dei malati che, in questo caso come in molti altri, non sono stati rispettati".

"È risultata inutile - evidenzia il consigliere - anche la richiesta di aiuto rivolta all'Amministrazione regionale, coinvolta dalla presidente dell'associazione di tutela diritti del malato di Udine che, per segnalare il caso, aveva spedito tre lettere via pec all'assessore Riccardi, l'ultima il 6 dicembre, ottenendo come unica risposta gli auguri di Natale da parte dell'assessore".

"Oltre il danno - scrive Zalukar - c'è anche la beffa derivante dall'ottusa burocrazia delle aziende sanitarie, che sono sembrate ambedue interessate più che alla salute del paziente a scaricare il problema, e neppure l'una sull'altra, ma sullo stesso malato, in quanto la conclusione del carteggio burocratico è stata che nessuna Azienda avrebbe avuto competenza a rispondere, cosa che appare una sorta di riedizione nostrana del comma 22".

Sottolineando che neppure l'assessore ha ritenuto meritevoli di risposta appropriata le tre segnalazioni dall'associazione di tutela diritti del malato, Zalukar interroga la Giunta su quali provvedimenti intenda assumere per evitare ai cittadini, oltre al danno derivante dalle attese bibliche per prestazioni specialistiche, la beffa derivante dall'ottusità delle burocrazie aziendali e dal disinteresse dell'Amministrazione regionale. ACON/COM/mpb-fc



Walter Zalukar (Gruppo misto del Consiglio regionale)