Citt: Liguori, 7/2 a Udine incontro su violenza a operatori sanità
(ACON) Trieste, 9 gen - "Medici e infermieri sono costretti
ogni giorno a difendersi da aggressioni, a volte non soltanto
verbali, rispetto alle quali è giunto il momento di dire basta.
Quello che in altre zone d'Italia è ormai un problema conclamato
e frequente, pare stia purtroppo diventando una questione da
affrontare con attenzione e tempestività anche in Friuli Venezia
Giulia".
Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del Gruppo dei
Cittadini che, attraverso una nota di Simona Liguori, hanno
annunciato l'organizzazione di un incontro pubblico per
illustrare e discutere il tema.
L'appuntamento è per venerdì 7 febbraio a Udine (ore 17), nella
sede della Regione in via Sabbadini 31, dove si terrà una tavola
rotonda aperta a esperti, professionisti e cittadinanza dal
titolo "Violenza sui medici e sugli operatori sanitari. Quali i
motivi di questo fenomeno sociale, quali le possibili soluzioni".
"Un servizio della giornalista Isabella Gregoratto - spiega
Liguori - ha messo in evidenza il fatto che anche nella nostra
regione sono stati registrati episodi di violenza ai danni dei
professionisti della salute, coloro i quali ogni giorno sono
impegnati a salvare vite umane a prestare cure e assistenza negli
ospedali e sul territorio".
"Il fenomeno della violenza sui medici - evidenzia la consigliera
- appare sempre più frequente in forma grave nelle cronache. La
violenza, specialmente quella fisica, esplode più frequentemente
in ambienti come Pronto soccorso, ambulatori convenzionati,
reparti di degenza del Ssn e Guardia medica. Fatti dai drammatici
contorni a livello nazionale - fa presente ancora l'esponente dei
civici - che hanno spinto il ministro degli Interni a disporre
l'installazione di telecamere sulle ambulanze".
"Anche in questa occasione - sottolinea la Liguori - i Cittadini si
schierano al fianco dei rappresentanti degli Ordini dei medici,
degli infermieri e delle professioni sanitarie, ritenendo sia
importante contribuire alla cultura del rispetto e della coesione
sociale. Ecco il perché della nostra iniziativa, un modo utile e
concreto - conclude la consigliera - di affrontare un problema
che richiede uno sforzo in più da parte di tutti".
ACON/COM/rcm-fc