Misto: Zalukar, presentazione Asugi a Monfalcone segnale preoccupante
(ACON) Trieste, 11 gen - "La Asugi, la nuova Azienda sanitaria
universitaria Giuliano-Isontina, ha scelto Monfalcone per il suo
primo atto ufficiale, l'illustrazione del Pal 2020, il Piano
attuativo locale, ai sindaci e agli assessori dell'area di
riferimento della nuova realtà. L'esclusione del capoluogo per la
presentazione di questo evento è un ulteriore segnale che
alimenta le preoccupazioni sul ruolo di Trieste nel panorama
della sanità regionale, ruolo che sembra diventare sempre più
marginale".
A sottolineralo, in una nota, è il consigliere del Gruppo misto
Walter Zalukar.
"A fine 2018 - spiega Zalukar - la prima legge di riforma di
questa amministrazione, la 27/2018, aveva stabilito che l'Arcs,
la nuova Azienda di coordinamento sanitario, di fatto il cervello
del sistema, fosse collocata a Udine piuttosto che nel capoluogo
regionale. Una decisione politica presa contro ogni logica
organizzativa in quanto, dal punto di vista tecnico, tale
collocazione portava a inefficienze e incongruenze, come peraltro
dimostrato nel primo anno di attività".
"Le Linee di gestione 2019, di cui alla delibera della Giunta
regionale 2514/2018, hanno - secondo il consigliere del Misto -
di fatto mantenuto tutti i tagli di posti letto e di strutture
operative di Trieste attuati dalla riforma Serracchiani".
"Anche sul fronte del personale - prosegue Zalokar - il 2019 è
stato un anno orribile per Trieste che ha visto aggravarsi le già
pesantissime carenze anche in settori vitali, come l'oncologia e
la terapia del dolore, con effetti devastanti sui tempi di attesa
in situazioni delicatissime".
"Da non trascurare - sottolinea il consigliere - la selezione per
108 incarichi di funzione indetta da Poggiana solo per il
personale dell'Azienda sanitaria isontina e non per quello di
Trieste".
"Ecco infine - evidenzia Zalukar - che con il secondo atto della
riforma, la LR 22/2019, la gestione delle strutture operative
regionali operanti nell'ambito dell'emergenza passa all'Arcs. Ciò
significa che i mezzi di soccorso di Trieste verranno gestiti
direttamente da Udine e, vista l'esperienza del trasferimento
della Centrale operativa 118 a Palmanova, non c'è da stare troppo
tranquilli".
"Quello di Monfalcone è solo un segnale - conclude il consigliere
regionale - ma dopo un anno e mezzo di fatti concreti, di cui
hanno fatto le spese i cittadini di Trieste, qualche
preoccupazione sembra legittima".
ACON/COM/mpb-fc