Alpini: Zanin, valori che impongono riflessione su leva obbligatoria
(ACON) Cividale (Ud), 12 gen - "La partecipazione all'annuale
raduno di quanti hanno fatto parte del glorioso Battaglione
Cividale, nonostante sia stato sciolto 25 anni fa, è la
testimonianza di un legame forte e di un senso di appartenenza
che riguarda il corpo militare e la comunità in cui è radicato,
alla quale, finita la leva, dedicare impegno solidale e
volontaristico. Una cifra distintiva che ovunque fa degli alpini
un elemento fondamentale di riferimento per la gente e per le
amministrazioni locali che, in essi, trovano uno straordinario e
generoso sostegno".
Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
Piero Mauro Zanin, lo ha sottolineato a margine della cerimonia
svoltasi nella piazza Duomo di Cividale (Udine) in occasione del
24. raduno del Battaglione che orgogliosamente porta il nome
della città, partecipando all'alzabandiera solenne, alla Santa
Messa e alla sfilata per le vie cittadine. In precedenza, una
corona d'alloro era stata deposta al Monumento dedicato ai
Battaglioni Cividale, Val Natisone e Monte Matajur.
Per Zanin, "il cameratismo e la coesione che caratterizzano gli
alpini e il loro impegno, così ben espresso nel raduno
cividalese, spingono a riflettere sul valore della leva
obbligatoria e sulla possibilità di una sua reintroduzione,
valutandone opportunamente gli aspetti organizzativi in quanto
occasione di formazione dei giovani cittadini di domani e
condizione per dare continuità a quella tradizione di valori
fondati su senso civico, amore per la Patria e capacità di
lavorare insieme a servizio della comunità".
Durante la manifestazione è stata ricordata l'impresa compiuta
dal Battaglione Cividale nei tre giorni dal 4 al 6 gennaio del
1943, quando tenne in presidio una piccola montagna nella distesa
ghiacciata della steppa russa, conquistandola, perdendola e
riconquistandola più volte, mantenendola poi fino al 16 gennaio
quando giunse l'ordine di ritirata. Un episodio - è stato oggi
ricordato dal generale Gianfranco Beraldo, presidente
dell'Associazione Fuarce Cividat - che ha scritto l'epopea del
battaglione che, nato trent'anni prima, si era distinto già
durante la I Guerra Mondiale e, successivamente, nella Seconda
pure in Grecia e Albania. Anche dopo la guerra - ha aggiunto
Beraldo - ha operato come perla delle truppe alpine del nostro
esercito fino al 1995, anno in cui fu sciolto".
ACON/MPB/fc