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II Comm: crisi in Fvg, da Opposizioni critiche e richieste chiarimenti

14.01.2020
17:04
(ACON) Trieste, 14 gen - All'audizione, svoltasi nella II Commissione consiliare e dedicata alle crisi aziendali in Friuli Venezia Giulia, a definire il quadro della situazione hanno contribuito anche le organizzazioni sindacali e le categorie economiche.

Massimiliano Bertossi di Rsu Leonardo Fim Cisl, che ha invitato la Commissione a visitare lo stabilimento di Ronchi dei Legionari, ha sottolineato che al momento non ci sono dati di crisi per le 227 unità che vi operano e per l'altro centinaio impiegato nell'indotto, anche se più che di assunzioni si debba parlare di sostituzione di personale; la preoccupazione però riguarda le prospettive, non essendoci alcun contratto acquisito circa la produzione del prototipo del velivolo che interessa la Difesa e non avendo avuto ancora da Roma carichi di lavoro per il 2020.

Da Arturo Pellizzon, Ust-Cisl Fvg, l'invito alla Commissione regionale a esercitare una azione di politica industriale anche facendo una giusta lobby per presentare le imprese che fanno prodotti apprezzati e per porle nella condizione di continuare a operare qui. Quanto a Leonardo e alle aspettative per la collocazione del suo prodotto, ha ricordato l'importante tributo che la nostra regione ha dato alla politica di difesa, con numerose installazioni militari ancora presenti sul territorio, dato per il quale al Ministero dobbiamo essere opportunamente considerati. C'è poi un aspetto territoriale che interviene nella competizione non solo internazionale ma anche fra sistemi regionali.

Il riferimento alla Safilo ha così richiamato la vicenda dello stabilimento dell'Ideal Standard di Pordenone che venne chiuso a favore di quello di Belluno. Un aspetto ripreso anche da Villiam Pezzetta, segretario regionale Cgil che ha posto la questione di un'imprenditorialità veneta presente in Friuli Venezia Giulia che al momento in cui si realizza una situazione di crisi privilegia le sedi del proprio territorio di origine. Così, dai due esponenti sindacali che hanno ricordato i contratti di solidarietà difensivi finanziati dalla Regione Fvg, la domanda se questa strada per Safilo sia possibile, considerando anche il dato della ricollocazione, sempre inferiore a quello delle persone espulse dal mondo del lavoro, e quello, molto basso, dell'inserimento lavorativo dei giovani e della qualità del lavoro a cui essi possono accedere.

Sulla situazione di Mercatone Uno in Fvg è intervento Giuseppe Mazzotta, segretario generale Filcam Cgil Gorizia: solo 60 i lavoratori occupati nel nostro territorio dove sorgono tre punti vendita (Reana del Rojale, Monfalcone e Sacile) con alle spalle, però, cinque anni di crisi e al momento senza chiarezza circa manifestazioni di interesse per essere rilevati e le condizioni alle quali i lavoratori passeranno a nuovo soggetto.

Massimiliano Ciarocchi, di Confindustria Fvg, ha sottolineato il valore e le aspettative dell'impresa Leonardo, che ha investito 50 milioni di euro su questo sito produttivo e che ha un prodotto riconosciuto valido e che ora - ha aggiunto - ha bisogno del supporto di tutto il sistema regionale; ma ha anche ribadito l'importanza di distinguere le vere crisi industriali da altre situazioni, rilevando che la questione dal punto di vista produttivo è di filiere e distretti oltre che di competitività di un sistema; pertanto occorre puntare sulle vocazioni produttive dei territori, puntando sulla formazione mirata e non generica per i giovani e per le persone che perdono il lavoro, mappando i bisogni contingenti delle imprese.

Su Wartsila, è intervenuto Matteo Zorno di Uil-Tux per evidenziare il considerevole numero di 21 esuberi su 38 e tutto l'indotto in difficoltà: sono lavoratori invisibili, fanno meno rumore di altre crisi ma sono famiglie, lavoratori e posti di lavoro che impongono un approccio di sito per capire tutti insieme - azienda, appaltatori, sindacati e istituzioni - che energie mettere in campo per ridurre gli esuberi o far sì quando ci sarà la ripresa possano rimanere agganciati all'attività.

Federica Tessitori, Piccole e Medie industrie Confapi Fvg, ha sottolineato come a un tavolo generale come quello oggi rappresentato non possano enucleare in maniera netta singole situazioni di crisi perchè diverso è il contesto in cui si trovano a muoversi.

Ad intervenire sono stati anche i consiglieri. Da Copozzella (M5S) la sollecitazione di una riflessione sulla qualità e la natura del capitalismo in questa regione e nel nostro Paese per capire quanto capitalismo sia nelle mani dei proprietari qui residenti e, pertanto, attenti al territorio, e quanto sia in mano a fondi che per loro natura sono più attenti ai numeri con una visione più predatoria che territoriale. Capire quale è il tessuto imprenditoriale è fondamentale per capire anche il ruolo dei corpi intermendi e della politica; da Sergo (M5S) la richiesta di chiarimenti sulle possibilità di intervento della finanziaria regionale, il rammarico dell'assenza di rappresentanti del settore commercio e grande distribuzione, l'indicazione di intervenire sulla formazione per far fronte agli esuberi; Honsell (Open Sinistra FVG), infine, si è soffermato sulla debolezza e la fragilità imprenditoriale del nostro territorio individuOposizioniando l'importanza di un brand regionale.

Da canto suo, l'assessore Bini, circa la necessità di gestire e anticipare eventuali crisi, ha annunciato che nel disegno di legge SviluppoImpresa è prevista l'istituzione una commissione permanente per il monitoraggio dell'economia regionale di cui, oltre le direzioni regionali Attività produttive e Lavoro, faranno parte associazioni di categoria e rappresentanze sindacali per una concertazione continua sulle esigenze dei territori secondo una regia unica che oggi manca.

A Bini, infine, e a tutti gli auditi il ringraziamento del consigliere Moretti e dello stesso presidente della II Commissione, Budai, per quanto emerso e per la qualità degli spunti utili a tutto il Consiglio e di cui, hanno detto, si farà tesoro. ACON/MPB/fc



II Commissione consiliare durante audizioni