M5S: Sergo, ancora odori nauseabondi in Laguna
(ACON) Trieste, 15 gen - "In Laguna finisce soltanto acqua
piovana o anche quella delle fognature di Lignano?"
La domanda è contenuta in un comunicato del consigliere regionale
del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che dal 2017 ha cercato
"insistentemente risposta dal 2017, a seguito di ripetute
segnalazioni pervenute dai cittadini sui cattivi odori percepiti
sul lungo-laguna. Le ultime riguardano la giornata di oggi e sono
corredate da foto che attestano la situazione delle idrovore del
depuratore di Lignano".
"Nel gennaio 2017, Arpa Fvg ritenne improbabile che la causa
degli odori fosse attribuibile allo scarico del depuratore che
sversa esclusivamente acque di pioggia, senza dare un'indicazioni
sulla loro possibile origine - ricorda il pentastellato -. Una
risposta più chiara è arrivata dalla società Adriacos, impegnata
nella sistemazione di alcune delle tubazioni che scaricano in
Laguna. Secondo quanto riportato sul sito della ditta di
Latisana, le condotte oggetto delle lavorazioni sono utilizzate
per lo sversamento in Laguna di liquidi provenienti dalle
condotte fognarie del Comune di Lignano non completamente
trattate dal depuratore, solo ed esclusivamente in caso di forti
eventi piovosi".
"Finalmente, dopo tre anni, qualcuno ci dice con chiarezza che in
Laguna non finiscono solo le acque di pioggia, ma anche quelle di
fogna in caso di forti eventi piovosi. Queste infatti, come
autorizzazione regionale vuole, nel caso in cui vi sia una
portata 6 volte superiore a quella per cui è stato autorizzato il
depuratore - spiega ancora Sergo - possono esser scaricati in
Laguna. Ma solo in questo caso".
"Definito quindi che in Laguna non vengono scaricate
esclusivamente acque piovane come sostenuto da Arpa, il dubbio
che ci si pone è un altro - rimarca l'esponente del M5S -. I
documenti ufficiali in possesso della Regione dicono che, in un
anno, ci sono stati anche più di 70 giorni in cui sono avvenuti
gli scarichi in Laguna della fognatura mista non completamente
depurata e non sempre in corrispondenza di eventi piovosi
rilevanti". La stessa cosa che, secondo Sergo che cita un verbale
di Arpa Fvg, "sarebbe successa lo scorso 7 maggio, pur in assenza
di piogge abbondanti nelle ore del controllo e in quelle
precedenti".
"Ora - prosegue Sergo - capiamo meglio perché, già nel 2013,
l'Azienda per l'assistenza sanitaria Bassa Friulana manifestasse
preoccupazioni riguardo gli scaricatori di piena in corpo
lagunare in prossimità di acque destinate alla molluschicoltura,
dove qualche settimana fa è ricomparsa la salmonella nel consueto
silenzio mediatico. Aggiungiamo noi: senza nemmeno la necessaria
Valutazione di impatto ambientale (Via) considerato che trattasi
di Sito di interesse comunitario (Sic)".
Il consigliere si chiede quindi perché, se a maggio al depuratore
è arrivata una portata tale da attivare lo sfioratore in Laguna,
pari almeno a 4.200 metri cubi all'ora, l'impianto - a quanto
risulterebbe dai verbali dell'Agenzia - ne depurasse solo 1.200
mc/h. "È inspiegabile che, con una portata tale, l'impianto non
trattasse la sua capacità massima autorizzata (1.800 mc/h)".
Citando il gestore del servizio idrico Cafc, Sergo asserisce che
"dopo la sostituzione del precedente progettista, sancita come
illegittima dal Tribunale di Udine e che è costata qualche
centinaia di migliaia di euro tra consulenze, risarcimenti e
spese legali, il nuovo direttore dei lavori abbia fatto sì che si
superassero tutte le problematiche".
A detta del consigliere M5S, "anche secondo l'assessore
Scoccimarro l'impianto funziona correttamente, rispettando le
norme, ma i rapporti di prova di Arpa Fvg non conformi ci sono
stati per tutti i mesi estivi del 2019. Ma quando entra in atto
lo sfioratore, l'impianto dovrebbe trattare 1.800mc l'ora di
reflui e non 1.200 o addirittura meno".
"Considerato che nel 2015 si sono realizzati solo due dei quattro
lotti previsti originariamente, l'impianto è idoneo o no a
depurare adeguatamente le acque della fognatura mista della
località turistica?", si chiede ancora il rappresentante di
opposizione.
"L'altra curiosità che emerge dai verbali di Arpa - secondo il
consigliere regionale - riguarda le portate trattate nel 2019. Da
anni, il Cafc sostiene che i continui sforamenti dei limiti di
legge dell'impianto siano dovuti agli utenti in aumento durante
le stagioni turistiche. Ma i verbali - così riporta Sergo nella
nota - attestano che solo il 7 maggio l'impianto trattasse oltre
i 1.000 mc/h, mentre a stagione avviata, quindi a giugno, ne
trattava 700, per tornare a 1.000 a luglio, agosto e ottobre.
Difficile ritenere che le maggiori portate estive siano la causa
degli sforamenti, se poi le sanzioni arrivano quando il
depuratore tratta meno reflui (nello scorso giugno) e ha la
stessa portata in autunno come in estate".
ACON/COM/rcm-fc