M5S: mozione per equa distribuzione di gas in montagna
(ACON) Trieste, 16 gen - Una mozione affinché la Regione si
attivi per garantire, in fatto di fornitura di gas, "un servizio
equo, di prossimità e di qualità nelle zone montane del Friuli
Venezia Giulia, nel rispetto degli impegni originariamente
assunti con i Comuni attraverso la convenzione 5124 del 19 marzo
1990" è stata depositata dal Movimento 5 Stelle in Consiglio
regionale.
"Abbiamo deciso, dopo molte interrogazioni fatte anche da altre
forze politiche, che fosse l'ora di chiedere alla Regione di
battere i pugni e far rispettare la convenzione vigente",
spiegano i quattro pentastellati in una nota.
"A confermare la validità di quel documento, è stata una sentenza
del Tar e anche l'Eni stessa che ha utilizzato un articolo della
convenzione per non rimborsare il mancato servizio dopo la
tempesta Vaia - proseguono i consiglieri del M5S -. La Regione,
quindi, da che parte vuole stare? Dalla parte di Eni o da quella
dei cittadini e delle imprese che ancora resistono in montagna? I
Comuni gestiti da Eni sono tanti e a gran voce stanno chiedendo
da anni il rispetto di quella convenzione".
"Non è chiaro - aggiungono i pentastellati - perchè, il 27
novembre 2018, sia stato pubblicato un bando per la gestione
delle reti canalizzate di gas Gpl che prevede, fra gli altri,
servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, lavori per
nuovi allacci e ampliamenti, attività di pronto intervento su
impianti (centrale Gpl e rete di distribuzione) e gestione
amministrativa della clientela in provincia di Udine (nei Comuni
di Paularo, Forni di Sopra, Forni di Sotto) e servizi di
manutenzione ordinaria e straordinaria, lavori per nuovi allacci
e ampliamenti, attività di pronto intervento su impianti
(centrale Gpl e rete di distribuzione) e gestione amministrativa
della clientela in provincia di Pordenone (nei Comuni di Andreis,
Barcis, Cimolais, Claut), essendoci una convenzione tuttora
vigente che scadrà a maggio 2029".
"È assolutamente comprensibile, quindi, la preoccupazione dei
cittadini e degli amministratori locali per questa ennesima
decisione unilaterale di Eni che - sottolineano in consiglieri
del M5S non rispetta la ratio della convenzione originaria che
intendeva garantire ai cittadini interessati un servizio di
prossimità e di qualità".
"È interesse della Regione - concludono - garantire il rispetto
degli impegni sanciti da quella convenzione, sia in ragione delle
rilevanti quote di proprietà pubblica di tale servizio, sia per
gli interventi finanziari garantiti negli anni".
ACON/COM/rcm-fc