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M5S: mozione per equa distribuzione di gas in montagna

16.01.2020
15:49
(ACON) Trieste, 16 gen - Una mozione affinché la Regione si attivi per garantire, in fatto di fornitura di gas, "un servizio equo, di prossimità e di qualità nelle zone montane del Friuli Venezia Giulia, nel rispetto degli impegni originariamente assunti con i Comuni attraverso la convenzione 5124 del 19 marzo 1990" è stata depositata dal Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.

"Abbiamo deciso, dopo molte interrogazioni fatte anche da altre forze politiche, che fosse l'ora di chiedere alla Regione di battere i pugni e far rispettare la convenzione vigente", spiegano i quattro pentastellati in una nota.

"A confermare la validità di quel documento, è stata una sentenza del Tar e anche l'Eni stessa che ha utilizzato un articolo della convenzione per non rimborsare il mancato servizio dopo la tempesta Vaia - proseguono i consiglieri del M5S -. La Regione, quindi, da che parte vuole stare? Dalla parte di Eni o da quella dei cittadini e delle imprese che ancora resistono in montagna? I Comuni gestiti da Eni sono tanti e a gran voce stanno chiedendo da anni il rispetto di quella convenzione".

"Non è chiaro - aggiungono i pentastellati - perchè, il 27 novembre 2018, sia stato pubblicato un bando per la gestione delle reti canalizzate di gas Gpl che prevede, fra gli altri, servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, lavori per nuovi allacci e ampliamenti, attività di pronto intervento su impianti (centrale Gpl e rete di distribuzione) e gestione amministrativa della clientela in provincia di Udine (nei Comuni di Paularo, Forni di Sopra, Forni di Sotto) e servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, lavori per nuovi allacci e ampliamenti, attività di pronto intervento su impianti (centrale Gpl e rete di distribuzione) e gestione amministrativa della clientela in provincia di Pordenone (nei Comuni di Andreis, Barcis, Cimolais, Claut), essendoci una convenzione tuttora vigente che scadrà a maggio 2029".

"È assolutamente comprensibile, quindi, la preoccupazione dei cittadini e degli amministratori locali per questa ennesima decisione unilaterale di Eni che - sottolineano in consiglieri del M5S non rispetta la ratio della convenzione originaria che intendeva garantire ai cittadini interessati un servizio di prossimità e di qualità".

"È interesse della Regione - concludono - garantire il rispetto degli impegni sanciti da quella convenzione, sia in ragione delle rilevanti quote di proprietà pubblica di tale servizio, sia per gli interventi finanziari garantiti negli anni". ACON/COM/rcm-fc



  • Il Gruppo del M5S in Aula (foto Acon)
    Il Gruppo del M5S in Aula (foto Acon)