Misto: Zalukar, necessario programmare quiescenze medici di base
(ACON) Trieste, 20 gen - "In merito alle notizie apparse sulla
stampa riguardanti gli oltre 1.300 cittadini del rione triestino
di Servola che, causa pensionamento, si sono trovati senza medico
di famiglia, ho presentato un'interrogazione alla Giunta Fedriga
per conoscere come intenda risolvere questo specifico problema e
come intenda garantire la programmazione per assicurare nel
futuro un accesso agevole per tutti all'assistenza medica di
base".
E' quanto scrive in una nota Walter Zalukar, consigliere
regionale del Gruppo misto, che spiega come il cambio di medico
sarebbe stato a costo zero per la collettività in quanto il
medico aveva "organizzato personalmente e per tempo il subentro
della sua sostituta, a cui cedeva il proprio studio per garantire
una transizione senza rischi e disagi per i pazienti".
Zalukar prosegue asserendo che però l'Azienda sanitaria non ha
consentito tale passaggio "in quanto il rione di Servola non
rientra tra quelli stabiliti per l'assegnazione di un nuovo
medico, mentre lo è quello confinante di Santa Maria Maddalena
Inferiore, a cui era stata assegnata la dottoressa che avrebbe
dovuto subentrare nello studio a Servola".
"Va precisato - così ancora l'esponente di Centrodestra - che lo
studio di Servola dista solo 700 metri dal confine tra i due
rioni, ma pare che tale distanza rappresenti un ostacolo
insormontabile per consentirne la riapertura. Che potrà avvenire
solo dopo che l'Azienda sanitaria avrà stabilito il numero di
incarichi da conferire per il 2020 e avrà individuato le zone
vincolate dove attivare gli studi medici. Tra queste, assicura
l'Azienda sanitaria, sarà senz'altro individuato il rione di
Servola. Verosimilmente - sottolinea Zalukar - tra parecchi mesi,
forse un anno, e nel frattempo 1.340 servolani, di cui molti
anziani e con problemi di salute, subiranno pesanti disagi.
Disagi che si estenderanno alla Guardia medica e al Pronto
soccorso, giacché ogni difficoltà di accesso all'assistenza
medica di base comporta inevitabilmente un maggior ricorso a tali
servizi".
"Nell'area triestina sussistono molte altre situazioni simili con
disagi per ulteriori migliaia di cittadini, quindi servono
soluzioni immediate - conclude Zalukar -, ma serve anche
prevenire il ripetersi di situazioni simili nel futuro e quindi
programmare per tempo, poiché pare agevole prevedere che un
medico a 70 anni vada in quiescenza".
ACON/COM/rcm-mpb