II Comm: pdl su AgriNido trova buoni riscontri nei portatori interesse
(ACON) Trieste, 21 gen - È per aprire nuove prospettive,
coinvolgendo bambini, famiglie, insegnanti e operatori del
settore agricolo e zootecnico, che i consiglieri regionali del
Gruppo Lega, con primo firmatario Alberto Budai, hanno presentato
la proposta di legge 64 sugli AgriNido (sviluppata in 9 articoli)
per la promozione di servizi educativi, didattici e aggregativi
nel settore dell'agricoltura sociale.
AgriNido è stata illustrata oggi da Budai in sede di II
Commissione consiliare, presieduta dallo stesso consigliere
leghista e allargata ai componenti della VI, alla presenza
dell'assessore alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier,
dando spazio anche all'audizione di numerosi soggetti interessati
al tema.
Budai ha parlato delle "tante esperienze positive che hanno
saputo avvicinare l'ambiente naturale e il mondo agricolo e
zootecnico alle realtà dell'apprendimento, esperienze che qui si
fanno modello per riscoprire il contatto con la realtà
circostante e offrire ai bambini la possibilità di imparare e
acquisire consapevolezza in un ambiente naturale, protetto, a
contatto con gli animali, dove essere alimentati con prodotti
sani e genuini".
"Quella degli agrinido - ha proseguito il consigliere della Lega
- è, nel panorama dei servizi educativi, una prospettiva
innovativa che risponde anche alla carenza di un numero adeguato
di asili nido, tanto che può contribuire a frenare l'abbandono di
zone che più di altre hanno sofferto di marginalizzazione, dando
spazio a modelli aziendali come quelli delle fattorie didattiche
e delle fattorie sociali".
"L'obiettivo - ha riassunto Budai - è riuscire a produrre una
legge organicain grado di dare risposte concrete al mondo
educativo e imprenditoriale".
Molti i contributi raccolti, a partire dalla Coldiretti,
rappresentata da Gianna Di Danieli, secondo la quale sviluppare
il tema degli agrinidi è la strada per allargare l'attenzione a
tutto il settore dell'agricoltura sociale, mentre Milan Krizman
della consulta regionale dei disabili e loro famiglie ha chiesto
che l'attenzione sia rivolta anche alle persone con disabilità
di ogni età, premiando le aziende agricole che prevedano percorsi
di integrazione in maniera continuativa.
Da Bruno Forte, della Fism (Federazione delle scuole
dell'infanzia) l'indicazione a rafforzare il raccordo tra le
agenzie formative esistenti e a sviluppare itinerari formativi
per gli operatori. Confcooperative, per voce del direttore Nicola
Galvà, ha espresso parere positivo sulla pdl, soffermandosi poi
sugli aspetti autorizzativi che consentirebbero alle cooperative
agricolo-sociali di iscriversi all'albo delle fattorie didattiche
e sociali.
Condivisione della pdl anche da Paola Davià del Comitato
pedagogico previsto dalla Lr 20/05, che ha chiesto una più
precisa definizione del profilo professionale degli operatori,
trovando riscontro anche in Matteo Cornacchia, docente di Scienze
della Formazione all'Università di Trieste, dove si tiene l'unico
corso per la formazione degli operatori sociopedagogici.
Confagricoltura, con Umberto Daneluzzi, ha evidenziato
l'opportunità di allargare l'inclusione alle persone con disagio
sociale, mentre Francesca Tonon dell'Aiab (Associazione italiana
agricoltura biologica) ha auspicato l'applicazione di metodi di
agricoltura biologica, esprimendo parere favorevole
sull'iniziativa legislativa, così come affermato poi da Domenico
Damato della Cia (Confederazione italiana agricoltori).
Sul ruolo cruciale che le attività extraagricole possono svolgere
all'interno dell'agricoltura si è espresso Giosuè Casasola della
cooperativa sociale Frut di bosc di Santa Maria la Longa che ha
sottolineato la necessità di azioni positive per affrontare il
disagio giovanile. Da Livio Semolic della Skgz, Edi Bukavec della
Kmecka Zveza e Julian Cavdek della Svet Slovenskih Organizacij
plauso per l'inizitiva legislativa e l'auspicio, come
associazioni del mondo agricolo sloveno, di una attenzione anche
per la specificità linguistica legata al territorio.
Infine, per Annalisa Casali, del Gruppo nidi d'infanzia del
Friuli Venezia Giulia che dal 1996 si occupa di formazione,
informazione e ricerca educativa, è necessario che anche il
servizio educativo di agrinido faccia parte del servizio
integrato.
"È stata colta la sfida per una azione legislativa di ampio
respiro", ha commentato in chiusura Zannier, sottolineando
l'opportunità di applicare un'interdisciplinarietà tesa a trovare
la condivisione di quanti concorrono su una determinata materia.
ACON/MPB/fc