Invecchiamento attivo: Fvg regione attenta a esigenze anziani
(ACON) Trieste, 23 gen - Il Friuli Venezia Giulia, in base ai
dati del 2018, è la Regione italiana dove l'età media dei suoi
abitanti supera di poco i 47 anni, a fronte dei 45 della media
nazionale. La crescita demografica è in sensibile calo. Il 33,4%
ha più di 65 anni (erano il 25,9% l'anno prima), di cui il 15,4%
ne ha più di 80 (7,8% nel 2017). Tre gli elementi caratterizzanti
la situazione regionale: invecchiamento della società, calo
demografico, spopolamento della montagna.
È quanto si è appreso dalle direzioni regionali Salute e
Famiglia, attraverso Gianna Zamaro ed Elena Canciani, nell'ambito
della conferenza "Invecchiamento attivo, uno strumento per
promuovere l'innovazione sociale".
Le linee strategiche rilevanti in tema di invecchiamento in
salute, per la Regione sono prevenire le malattie promuovendo
politiche multi e intersettoriali per l'intero corso della vita
ma anche creare luoghi sani e comunità resilienti e non lasciare
nessuno indietro.
Inoltre, dal 2002 la Regione lavora per tradurre la sfida
dell'invecchiamento in azioni pratiche, volte a promuovere nuovi
modelli di welfare partecipativo, per far sì che le persone
anziane, ma anche quelle disabili, possano vedere riconosciuto il
loro diritto a partecipare alla vita di comunità.
Con la legge regionale 22/2014 dedicata all'invecchiamento
attivo, approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, il
Friuli Venezia Giulia ha adottato una politica innovativa che
cerca di andare oltre l'approccio tradizionale nei confronti
degli anziani, stabilendo un rafforzamento delle politiche e
degli interventi che ne migliorano la presenza attiva e
l'inclusione sociale. Il passo ulteriore che si sta facendo
proprio in questi giorni è di prevedere disposizioni di legge
dedicate anche alla solitudine.
Negli ultimi 20 anni, la Regione Fvg ha lavorato su iniziative a
sostegno dell'invecchiamento attivo, diventando componente di
diverse reti europee per l'invecchiamento in buona salute.
Guardando ai principali programmi regionali, si vede che, nel
2017, è stato creato un portale web sull'invecchiamento attivo
per rispondere alle richieste di associazioni ed enti che hanno
partecipato alla stesura del programma triennale per l'attuazione
della legge del 2014 e alla promozione dell'invecchiamento in
buona salute.
Nel 2018, è stato lanciato lo screening per l'individuazione
della fragilità nelle persone anziane (Prisma7). Iniziato in
sordina a Udine nel 2001, il telefono per gli anziani maltrattati
(0432-205735) oggi riceve chiamate da tutto il territorio, ma
anche da altre aree d'Italia e non mancano quelle dall'estero.
Non da ultimo, è stato menzionato il fatto che il Fvg fa parte di
quelle Regioni dell'Unione europea che, attraverso i progetto
Ithaca, condividono esperienze e buone pratiche in materia di
innovazione intelligente, relativamente a salute e assistenza,
per migliorare l'invecchiamento attivo e in buona salute della
popolazione.
"Trieste ha un indice di vecchiaia tra più alti in Europa - ha
invece sottolineato il sindaco della città capoluogo, Roberto
Dipiazza - ma siamo quinti per qualità della vita perché poniamo
un'attenzione particolare a salute e sociale: infatti siamo
primi, in Italia, per spesa pro capite in questi settori e nei
focus sugli anziani. La nostra popolazione è attiva grazie a
servizi adeguati, nonché iniziative sportive e culturali, formula
vincente per ogni età".
Durante il convegno, è poi stata ricordata la definizione che la
Commissione europea dà dell'innovazione sociale, ovvero di
"sviluppo e implementazione di nuove idee (prodotti, servizi e
modelli) per soddisfare le esigenze e creare nuove relazioni o
collaborazioni. Le innovazioni sociali fanno bene alla società e
migliorano la capacità di agire degli individui".
"Le persone, nelle fasi vulnerabili della loro vita, hanno
esigenze sanitarie specifiche, che richiedono una migliore
comprensione e delle soluzioni su misura", ha detto Vera Fehnle,
funzionaria della Commissione europea.
Gianluca Tell, responsabile del gruppo multidisciplinare
dell'Università di Udine per la promozione e lo sviluppo di
politiche di invecchiamento attivo rivolte al bene comune, ha
spiegato come il gruppo sia nato dall'esigenza di aggregare
interessi e competenze di ricerca afferenti a diverse discipline
del sapere.
Andrea Di Lenarda, del Centro cardiovascolare di Trieste, ha
parlato del programma 2020 di telemedicina e telemonitoraggio
elettronico per malattie croniche in Fvg, il cui scopo è attuare
un programma di assistenza sociale e sanitaria attraverso
strumenti di informazione e comunicazione tecnologica per
implementare un modello di assistenza domiciliare efficace,
integrato e sostenibile per anziani ricoverati in ospedale, ad
esempio per insufficienza cardiaca piuttosto che diabetici.
Nicola Scomparin ha raccontato le attività e le azioni del
programma Mattone Internazionale Salute (ProMis), struttura
permanente di dialogo tra il ministero della Salute, le Regioni e
le Province autonome di Trento e Bolzano.
ACON/RCM/fc