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Lega: Cpr Gradisca ottima struttura, operato Forze Ordine ineccepibile

24.01.2020
14:44
(ACON) Trieste, 24 gen - I consiglieri regionali pordenonesi della Lega intervengono in merito alla morte del migrante avvenuta nel Cpr di Gradisca, difendendo in una nota diramata dal Gruppo l'operato delle Forze di Polizia e ribadendo la validità della struttura quale Centro permanente di rimpatrio.

Dichiarandosi stupiti per quello che definiscono "l'ennesimo attacco del consigliere Pd, Shaurli, all'Amministrazione regionale sulla questione Cpr", gli esponenti leghisti ribadiscono che "il tema non è di diretta competenza della Giunta Fedriga" considerando che i Cpr vennero istituiti dall'allora ministro dell'Interno, Minniti, con la legge 46/2017, "approvata dal Partito democratico con - secondo il consigliere leghista Stefano Turchet - il silenzioso benestare dello stesso Shaurli".

"Nei Cpr - evidenzia un consigliere della Lega, Simone Polesello - vengono accolti coloro i quali devono essere espulsi e non hanno alcun diritto di rimanere su territorio italiano. Inoltre, nella stragrande maggioranza dei casi, sono soggetti con precedenti penali che minano la sicurezza dei cittadini".

Sono quindi altri due consiglieri leghisti, Ivo Moras e Alfonso Singh, a parlare di "presa di distanze di Shaurli dal suo stesso partito", ribadendo però "preoccupazione" per la presunta volontà attribuita al Pd Fvg "di vedere distribuiti gli attuali ospiti del Cpr su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, lasciandoli liberi di circolare".

"La Giunta Fedriga - concludono insieme Polesello, Turchet, Moras e Singh - governa la Regione per renderla più sicura a tutto vantaggio dei cittadini. È quindi corretto che coloro i quali non hanno alcun titolo per restare nel nostro Paese rimangano all'interno dei Cpr". ACON/COM/fc



Primi a sinistra, i consigleri Turchet, Moras e Polesello (Acon)
Il consigliere Singh tra i colleghi della Lega Bordin e Tosolini (Acon)