Lega: Cpr Gradisca ottima struttura, operato Forze Ordine ineccepibile
(ACON) Trieste, 24 gen - I consiglieri regionali pordenonesi
della Lega intervengono in merito alla morte del migrante
avvenuta nel Cpr di Gradisca, difendendo in una nota diramata dal
Gruppo l'operato delle Forze di Polizia e ribadendo la validità
della struttura quale Centro permanente di rimpatrio.
Dichiarandosi stupiti per quello che definiscono "l'ennesimo
attacco del consigliere Pd, Shaurli, all'Amministrazione
regionale sulla questione Cpr", gli esponenti leghisti
ribadiscono che "il tema non è di diretta competenza della Giunta
Fedriga" considerando che i Cpr vennero istituiti dall'allora
ministro dell'Interno, Minniti, con la legge 46/2017, "approvata
dal Partito democratico con - secondo il consigliere leghista
Stefano Turchet - il silenzioso benestare dello stesso Shaurli".
"Nei Cpr - evidenzia un consigliere della Lega, Simone Polesello
- vengono accolti coloro i quali devono essere espulsi e non
hanno alcun diritto di rimanere su territorio italiano. Inoltre,
nella stragrande maggioranza dei casi, sono soggetti con
precedenti penali che minano la sicurezza dei cittadini".
Sono quindi altri due consiglieri leghisti, Ivo Moras e Alfonso
Singh, a parlare di "presa di distanze di Shaurli dal suo stesso
partito", ribadendo però "preoccupazione" per la presunta volontà
attribuita al Pd Fvg "di vedere distribuiti gli attuali ospiti
del Cpr su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia,
lasciandoli liberi di circolare".
"La Giunta Fedriga - concludono insieme Polesello, Turchet, Moras
e Singh - governa la Regione per renderla più sicura a tutto
vantaggio dei cittadini. È quindi corretto che coloro i quali non
hanno alcun titolo per restare nel nostro Paese rimangano
all'interno dei Cpr".
ACON/COM/fc
Primi a sinistra, i consigleri Turchet, Moras e Polesello (Acon)
Il consigliere Singh tra i colleghi della Lega Bordin e Tosolini (Acon)