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Patto: Moretuzzo, domani protesta per maggiore tutela acque montane

24.01.2020
17:36
(ACON) Trieste, 24 gen - Il Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia condivide e sostiene in una nota la protesta dei pesci di fiume, una serie di manifestazioni, sit-in e flash mob promossi da associazioni ambientaliste, sportive, di tutela della montagna e da numerosi comitati locali di cittadini che si svolgerà domani, 25 gennaio, in tutto l'arco alpino, per chiedere il rispetto delle condizioni di maggiore tutela delle acque montane, nell'ambito dell'attuazione della direttiva europea Acque, e ribadire la contrarietà a incentivare il mini idroelettrico.

"Come spiegano gli organizzatori - riporta il comunicato del Patto - il motivo contingente della giornata di mobilitazione è il conflitto di disposizioni e di interpretazioni amministrative tra il ministero dell'Ambiente, gli enti territoriali competenti per l'applicazione e le lobby dei proprietari delle centraline che ne ricavano significativi contributi pubblici. Con il decreto sulle energie rinnovabili del luglio 2019, pur non essendo stati eliminati gli incentivi agli impianti idroelettrici nei corsi d'acqua naturali, questi venivano condizionati al rispetto di prescrizioni che ora non si vorrebbero più adottare".

"Reintrodurre gli incentivi - spiegano gli esponenti del Patto per l'Autonomia, Giampaolo Bidoli, che parteciperà all'iniziativa, e Massimo Moretuzzo - significa mettere in pericolo gli ultimi corsi d'acqua naturali del territorio in nome di interessi privati e a fronte di una produzione energetica trascurabile".

"Il Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, il 31 gennaio 2019, ha approvato la mozione del Patto per l'Autonomia - ricordano i consiglieri - che impegna la Regione a monitorare in modo puntuale e stringente il rilascio di nuove concessioni di derivazione a uso idroelettrico sui corsi d'acqua naturale del territorio regionale e a verificare il rispetto dei requisiti previsti, dimostrando sensibilità sul tema".

"Si continui su questa strada - concludono Moretuzzo e Bidoli - per bloccare una iniziativa che, se attuata, ripristinerebbe quello che alcuni non hanno esitato a definire il Far West delle centraline, con centinaia di nuovi progetti pronti su tutte le Alpi e gli Appennini". ACON/COM/fc



Il consigliere del Patto per l'autonomia, Massimo Moretuzzo (ACON)