Giorno Memoria: Zanin, impegno comune a difesa giustizia e convivenza
(ACON) Trieste, 27 gen - "Tutte le Istituzioni devono operare
per tenere viva la Memoria dell'Olocausto, dello sterminio del
popolo ebraico, che va coltivata sempre e non può essere ridotta
al Giorno del 27 gennaio. Solo così impediremo che le tragedie
del secolo passato possano ripetersi e minare il futuro delle
nuove generazioni".
Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, che oggi - prima al Tempio
Ossario di Udine e poi alla Risiera di San Sabba a Trieste - ha
preso parte alle commemorazioni per il 75esimo anniversario
dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ricorrenza che sarà
celebrata anche dall'Assemblea legislativa regionale in apertura
della seduta di giovedì prossimo, 30 gennaio.
"Sottolineando il nostro impegno per la giustizia e per la
solidarietà, ribadiamo - ha continuato Zanin - il compito
irrinunciabile a lottare contro ogni violazione dei diritti e
della dignità delle persone e per il rispetto delle minoranze.
Sono princìpi su cui si fonda la Costituzione italiana e il
trattato dell'Unione europea, approvati sulla scorta delle
tragedie del secondo conflitto mondiale che hanno lacerato e
contrapposto Paesi che oggi cooperano insieme".
"Mantenendo viva la memoria della Shoah, della morte di milioni
di innocenti, possiamo consegnare ai giovani - ha proseguito il
presidente del Cr Fvg - i valori della tolleranza, della pacifica
convivenza, della libertà politica e religiosa che sono stati
calpestati con l'immane tragedia dei campi di sterminio".
Zanin ha quindi evidenziato la necessità di non sottovalutare
l'indifferenza che circonda il ripetersi di episodi antisemiti di
stampo razzista, "perché la difesa dei valori fondanti di un
popolo e del diritto di Israele di vivere in sicurezza devono
essere patrimonio condiviso da tutti".
"Il Giorno della Memoria, come omaggio al sacrificio alla
resistenza e alla rinascita del popolo ebraico, ci offre
l'occasione - ha concluso il presidente - per ribadire che le
diversità e le discriminazioni razziali e religiose non devono
essere tollerate perché trasmettono convincimenti errati che
possono degenerare in violenza morale e fisica".
ACON/GB/fc