M5S: Sergo, treni in ritardo emblema fallimento politica grandi opere
(ACON) Trieste, 29 gen - "Ennesimi ritardi dei treni causati da
problemi legati ai passaggi a livello in Friuli Venezia Giulia. È
inutile cercare le responsabilità in Rfi, Trenitalia o enti di
natura soprannaturale quando tutti sappiamo qual è la vera causa
di questi guasti".
Lo afferma in una nota Cristian Sergo, consigliere regionale del
Movimento 5 Stelle, evidenziando che "soprattutto quando sentiamo
di guasti sulla linea Udine-Cervignano, non possiamo che
esprimere tutto il nostro dissenso per un modo scellerato di
considerare inutili le grandi opere in questa regione".
"Sentire parlare di guasti al passaggio di livello di Risano nel
2020 ha dell'incredibile - continua Sergo-. Trattasi di strade
per lo più campestri e strette. Il superamento di alcuni di
questi passaggi, che causano spesso e volentieri i ritardi nei
treni della tratta, è previsto nel progetto del raddoppio della
Udine-Cervignano presentato da Rfi nell'ottobre 2016".
"Fermo nei cassetti della Regione da quasi tre anni, non se ne sa
nulla nemmeno dopo il nostro intervento di un anno fa che lo ha
portato a conoscenza di sindaci e cittadini. Basterebbe
stralciare da lì - è opinione del pentastellato regionale - i
progetti che prevedono la realizzazione dei sottopassaggi, opere
che costerebbero davvero poche centinaia di migliaia di euro eche
non prevedono neppure la demolizione di edifici o l'esproprio di
chissà quali terreni, cosa invece necessaria per raddoppiare la
linea con tutte le lungaggini burocratiche necessarie".
"Tutto questo - aggiunge Sergo - viene tenuto in ostaggio dal
raddoppio dell'intera tratta Udine-Cervignano, un'opera che si
sarebbe potuta realizzare da tantissimo tempo ma che viene
bloccata dalle manie di protagonismo di pochi. Pere realizzarla,
servirebbero infatti circa 300 milioni, una cifra assurda se
consideriamo che i binari da raddoppiare saranno lunghi qualche
decina di chilometri e non stiamo certamente parlando di una
tratta ad alta velocità: massimo 180 chilometri orari tra
Cargnacco e Palmanova e addirittura 120 km/h tra la città
stellata e Strassoldo, il resto fino a Cervignano è già a doppio
binario. Il raddoppio progettato si ferma alla frazione di
Cortello del Comune di Pavia di Udine; quanto ci costerà il
raddoppio fino alla Zona industriale udinese (Ziu) non è dato
saperlo".
"Il tutto - commenta Sergo - per il piacere di costruire gallerie
che attraverseranno Santa Maria La Longa e Sevegliano, senza
prevedere stazioni di fermata, pertanto senza necessità alcuna di
attraversare per i centri abitati, ipotizzando comunque la
demolizione di alcuni edifici e i forti disagi per quelli
rimanenti. Follie progettuali a cui ormai siamo tristemente
abituati".
"Essendo tutto fermo - incalza il consigliere M5S - sono però
ferme anche le opere veramente necessarie, come la soppressione,
o almeno la sistemazione, dei passaggi a livello. Se Regione e
Rfi non decidono di intervenire subito, le difficoltà
continueranno a crescere e il traffico di automobili pure, perché
prendere il treno continuerà ad essere una scommessa quotidiana e
gli unici voli pindarici saranno quelli che i passeggeri
continueranno a perdere per raggiungere Trieste Airport con 40
minuti di ritardo, quando va bene".
"Non vorremmo che, archiviato il Treno ad alta velocità (Tav),
ora la fantasia sia l'hyperloop (che anche approvando domani un
ipotetico progetto, non entrerebbe in funzione prima di una
decina di anni), altrimenti - conclude Sergo - queste opere non
verranno mai realizzate".
ACON/COM/rcm-fc