Misto: Zalukar, i RAU non riducono tempi attesa ai PS per le urgenze
(ACON) Trieste, 2 feb - In merito alla possibile prossima
attivazione degli ambulatori dei codici bianchi e verdi, chiamati
RAU (Rapid assessment unit), a Gorizia e a Pordenone, che
avrebbero l'obiettivo di ridurre i tempi di attesa in Pronto
Soccorso il consigliere regionale del Gruppo Misto Walter
Zalukar, in una nota, pone una serie di osservazioni circa le
possibilità di concreto funzionamento.
"I RAU - spiega Zalukar - sono operativi da diversi mesi a
Trieste e Monfalcone e i dati finora rilevati ci dicono che
sembrano effettivamente diminuiti i tempi di attesa per i malati
in codice bianco, quindi non urgenti, ma che sono aumentati i
tempi di attesa per i codici gialli, le urgenze.
"Rallentare le cure ai malati urgenti e accelerare le stesse ai
non urgenti non sembra una buona soluzione - sottolinea
l'esponente regionale del Gruppo Misto facendo riferimento ai
campioni medi di attesa raccolti nell'ultimo mese e riportati nel
sito ufficiale della Regione con l'indicazione "Situazione nei
Pronto Soccorso" -; in molte giornate i tempi di attesa dei
codici bianchi risultavano di poche decine di minuti, mentre per
i gialli si superava spesso l'ora di attesa".
A titolo di esempio Zalukar cita alcuni dati rilevati a
Monfalcone: la sera del 28 gennaio 7 minuti di attesa per i
codici bianchi e 38 minuti per i gialli; il primo pomeriggio del
25 gennaio 32 minuti per i bianchi, un'ora per i gialli; la sera
del 17 gennaio un'ora e mezza per i gialli, 20 minuti per i
bianchi; il pomeriggio del 3 gennaio l'attesa media per i quattro
pazienti in codice giallo risultava di 1 ora e 22 minuti, mentre
era di mezz'ora per l'unico utente in codice bianco.
"Potremmo continuare a lungo - osserva il consigliere
sottolineando che i campioni relativi al Pronto Soccorso di
Trieste sono più o meno sovrapponibili e confermano che dove sono
attive le RAU aumentano i tempi medi di attesa per i codici
gialli, quindi per le urgenze, mentre i malati non urgenti
attendono molto meno -. Pare quindi evidente che tali risultati
dovrebbero indurre ad una riflessione sull'opportunità di
mantenere tali strutture a Trieste e a Monfalcone, piuttosto che
aprirne di nuove - conclude Zalukar che auspica dalla Giunta
regionale idonee azioni correttive.
ACON/COM/mpb