Questura Trieste: Calligaris, nuovi uffici per aumentare sicurezza
(ACON) Trieste, 3 feb - "Realizzare, all'interno dell'area
individuata e messa a disposizione dall'Agenzia del demanio i
nuovi locali della Questura di Trieste che saranno destinati a
ospitare l'Ufficio immigrazione è una iniziativa che risponde
alla duplice logica di potenziare la struttura, migliorandone il
funzionamento, e di garantire in tempi rapidi sicurezza e spazi
adeguati agli agenti che lavorano e ai cittadini che accedono ai
servizi della Questura".
Il consigliere Antonio Calligaris (Lega) riassume così gli
obiettivi del disegno di legge 78 di cui è relatore di
Maggioranza all'Aula, contenente le disposizioni normative che in
quattro articoli stabiliscono le finalità (1), l'accordo
operativo (2) con i criteri e le modalità di partecipazione dei
soggetti alla realizzazione dell'intervento e la previsione, tra
l'altro, che la Regione svolga il ruolo di stazione appaltante e
le norme finanziarie (3) che autorizzano la spesa di 1,5 milioni
di euro per l'anno 2019, mentre l'articolo 4 abroga le previsioni
della legge regionale 14/2018 che concedeva un contributo di
500mila euro, ponendo in capo alla Prefettura di Trieste la
realizzazione dell'immobile destinato a ospitare l'Ufficio
immigrazione.
"Più volte la Questura di Trieste ha segnalato la necessità di
alleggerire la presenza di persone all'interno dell'attuale
edificio e di poter svolgere le pratiche dell'Ufficio
immigrazione in spazi adeguati e sicuri", ha ricordato
Calligaris, sottolineando che "gli attuali locali non sono più
ritenuti idonei a contenere tutto il volume di lavoro da svolgere
poiché, da quando è stato chiuso l'Ufficio di Gorizia, il flusso
di migranti della cosiddetta rotta balcanica e la massa di
richieste sono ricaduti sul capoluogo giuliano. È stato quindi
scelto di non procedere con una mera revisione finanziaria,
preferendo introdurre un autonomo corpus normativo per dare
attuazione ad accordi con il Ministero competente che, per ora,
hanno ad oggetto esclusivamente la sede di Trieste e non anche
altre strutture sul suolo regionale".
"La necessità del provvedimento legislativo autonomo - ha
precisato il relatore - è dettata anche dal fatto che le azioni e
i fondi regionali destinati a questa iniziativa si riferiscono a
un bene immobile che è sede di uffici governativi non rientrante
nel patrimonio della Regione, né in altro modo gestito da essa".
ACON/MPB/fc