Lega: Ghersinich, una legge per conoscere la storia degli Esuli
(ACON) Trieste, 3 feb - "Le vicende a cui questo progetto di
legge si riferisce toccano personalmente la mia storia e quella
della mia famiglia, una storia comune a tante storie. Quelle di
un popolo di confine che si è trovato suo malgrado a subire
scelte calate dall'alto e a pagarne le conseguenze. Noi istriani,
insieme ai fiumani e ai dalmati, per tanto tempo siamo stati in
silenzio. Abbiamo accettato, abbiamo patito, ma non abbiamo mai
dimenticato il torto che ci era stato fatto. Una diaspora che ha
portato gli istriani, i fiumani e i dalmati che erano scappati
dalle persecuzioni del comunismo jugoslavo a disperdersi in tutta
la penisola e in tutto il mondo".
Il consigliere della Lega, Giuseppe Ghersinich, sottolinea in una
nota quanto riportato nel suo intervento in Aula nel dibattito
sulla proposta di legge 21 per interventi volti a promuovere la
conoscenza e la diffusione del ricordo del dramma delle foibe e
dell'esodo istriano-fiumano-dalmata.
"Furono scelte difficili che divisero per sempre le famiglie e
sconvolsero la vita delle comunità. Chi scelse di rimanere
dovette accettare il nuovo stato di cose, chi scelse di partire -
ricorda Ghersinich - dovette abbandonare le certezze di quel
territorio rurale e antico per avventurarsi nel mondo, spesso
senza avere la possibilità di tornare".
"Su questa storia - prosegue - pareva essere calato per sempre un
silenzio assordante. Il nostro Paese tornato libero ed
indipendente dopo le distruzioni della guerra ebbe fretta nel
dimenticare lasciandoci troppo spesso soli. Al danno si unì anche
la beffa nel momento in cui abbiamo visto conferire onorificenze
a dittatori che ci avevano perseguitato. Abbiamo assistito con
sgomento a un Paese prono ad accettare trattati internazionali
iniqui che hanno spento per sempre le nostre speranze".
"Se l'Italia del dopoguerra ci ha dimenticati - auspica
Ghersinich - quella di questo nuovo secolo spero non lo faccia.
Voterò convintamente a favore di questo progetto di legge perché
i nostri figli e i nostri nipoti devono conoscere la storia di
quelle tante persone che come la mia famiglia per vivere libere
furono costrette ad abbandonare la loro terra".
Il consigliere leghista, si legge nella nota, conclude con un
messaggio di speranza, ricordando che "dalle sofferenze ne siamo
usciti e tanti di noi sono riusciti a farsi strada nella nuova
repubblica e nel mondo. Io stesso nel mio piccolo sono un esempio
di questo. La giustizia e la verità hanno vinto sull'odio".
ACON/COM/mpb-fc