Comuni: sostegno Cr a sindaci contro carenze servizi postali
(ACON) Udine, 6 feb - Novanta sindaci di Comuni medio-piccoli,
rappresentativi del territorio friulano, dell'isontino e del
pordenonese, lamentato le forti criticità che si registrano da
qualche anno nel servizio postale, per i ritardi nel recapito
della corrispondenza, nelle modalità di consegna delle
"raccomandate" e per gli orari di apertura degli sportelli che,
soprattutto in zona montana, sono chiusi a giorni alterni.
Le preoccupazioni dei primi cittadini sono state riportate in una
lettera indirizzata al presidente e all'amministratore delegato
di Poste italiane spa, ai parlamentari, ai presidenti del
Consiglio regionale e della Regione Fvg, nella quale si chiede di
assicurare il servizio in modo omogeneo in tutti i Comuni,
l'installazione di sportelli banco-postamat in ogni recapito,
l'eliminazione delle barriere architettoniche per garantire una
migliore accessibilità e una maggior attenzione alla dotazione
del personale nelle giornate di pagamento delle pensioni o di
altre scadenze significative.
Una delegazione dei sindaci firmatari, guidata dal primo
cittadino di Valvasone-Arzene, questo pomeriggio a Udine, nella
sede della Regione, ha illustrato al presidente del Consiglio le
richieste fatte a Poste Italiane ribadendo che, a fronte dei
tagli fatti dal Governo nel 2015, i margini operativi della
Società sono altissimi e il peggioramento della qualità del
servizio non può ricadere soltanto sui piccoli Comuni.
E' stato altresì sottolineato che il progressivo aumento delle
tariffe della corrispondenza provoca un corto circuito che
allontana l'utenza dai servizi postali e che la progressiva
chiusura degli sportelli bancari assegna alle Poste una mission
di unico sportello "bancario" al quale i sindaci chiedono di
poter affidare la tesoreria comunale, possibilmente senza oneri
per le amministrazioni.
Il presidente del Consiglio ha dato piena disponibilità a
coinvolgere l'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia nel
sostegno alle istanze degli enti locali che, per contare
adeguatamente nel confronto con Poste, devono fare massa critica
per rivendicare azioni e servizi di prossimità.
Poste italiane deve essere più vicina ai cittadini e alle
comunità, tanto più se queste si trovano in territori periferici
e marginali dove si sta registrando anche una marcata denatalità,
correlata proprio alla mancanza di servizi primari.
Il presidente ha concluso annunciando che il prossimo 11 febbraio
ci sarà a Pordenone un primo incontro dei Sindaci firmatari con
una delegazione di Poste italiane al massimo livello.
ACON/GB/mpb