II Comm: audizioni su SviluppoImpresa all'insegna della condivisione
(ACON) Trieste, 10 feb - Il disegno di legge 80 predisposto
dalla Giunta regionale per lo sviluppo del settore
manifatturiero, la riqualificazione dell'offerta turistica e
commerciale e la riforma dell'accesso al credito, noto come
SviluppoImpresa, è stato approfondito nei suoi aspetti principali
attraverso decine di interventi registrati dalla II Commissione
consiliare, alla presenza dell'assessore Fvg alle Attività produttive.
Esponenti di ogni settore - dalle cooperative ai sindacati,
dall'agroalimentare all'urbanistica, dagli esercenti ai consorzi
di sviluppo e all'innovazione scientifica - si sono dati il
cambio nel prendere la parola, fornendo indicazioni oltre che sul
ddl 80 anche in merito a due stralci abbinati, uno inerente
l'istituzione di un Fondo di rotazione in favore delle imprese
situate in Friuli Venezia Giulia, l'altro i contributi per
realizzare interventi relativi a fabbricati produttivi a
destinazione industriale, artigianale o commerciale.
Non aiuti economici ma una regia che affronti la situazione
ambigua del momento, è la richiesta dall'Associazione nazionale
costruttori edili (Ance) per un nuovo sviluppo economico.
Positiva la previsione di un Tavolo permanente per il sistema
produttivo regionale di analisi delle crisi per Cgil, Cisl e Uil
(concordi anche sul tema del welfare aziendale), iniziativa che
piace anche a Confindustria (è utile per prevenire le emergenze e
analizzare l'evoluzione del sistema produttivo, bisogna però
valutarne bene la composizione) e a Confcooperative (per la quale
nel testo mancano però disposizioni per le società di gestione
degli alberghi diffusi), con l'Associazione bancaria italiana
(Abi) che vorrebbe essere uno dei soggetti componenti.
Per Confcommercio Fvg, il ddl 80 rappresenta una riforma
strutturale importante dell'accesso al credito, del piccolo e
micro commercio e dell'e-commerce; il provvedimento dà finalmente
dignità ai Cluster del turismo e, inoltre, è bene mettere mano ad
albergo diffuso e formazione del personale.
Confapi ha espresso apprezzamento per la parte inerente il
manifatturiero, che resta centrale come già lo è stato nella
legge regionale Rilancimpresa, e ha chiesto alcuni
approfondimenti sui consorzi di sviluppo. Se per il polo
tecnologico di Pordenone la focalizzazione della digitalizzazione
delle imprese è imprescindibile, per Confartigianato l'aspetto
importante è che si dà dignità ai centri storici.
A detta del Cluster legno, per la prima volta con il ddl 80 si fa
una presa d'atto che il legno è un pilastro dell'economia della
regione; uno stimolo invece è stato avanzato per i distretti del
mobile e la richiesta di adottare un masterplan da scrivere
assieme in funzione di un'offerta unitaria.
Non da ultimo, la segnalazione che le risorse non siano solo
simboliche ma adeguate agli obiettivi che il disegno di legge si
prefigge, e l'esigenza del mondo agricolo che i settori
agricoltura, ambiente e turismo lavorino in sinergia per lo
sviluppo del territorio e non per compartimenti stagni.
Il progetto ritornerà all'attenzione della II Commissione giovedì
prossimo, 13 febbraio, per l'esame e l'approvazione complessiva
dell'articolato.
ACON/RCM/fc