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II Comm: audizioni su SviluppoImpresa all'insegna della condivisione

10.02.2020
17:17
(ACON) Trieste, 10 feb - Il disegno di legge 80 predisposto dalla Giunta regionale per lo sviluppo del settore manifatturiero, la riqualificazione dell'offerta turistica e commerciale e la riforma dell'accesso al credito, noto come SviluppoImpresa, è stato approfondito nei suoi aspetti principali attraverso decine di interventi registrati dalla II Commissione consiliare, alla presenza dell'assessore Fvg alle Attività produttive.

Esponenti di ogni settore - dalle cooperative ai sindacati, dall'agroalimentare all'urbanistica, dagli esercenti ai consorzi di sviluppo e all'innovazione scientifica - si sono dati il cambio nel prendere la parola, fornendo indicazioni oltre che sul ddl 80 anche in merito a due stralci abbinati, uno inerente l'istituzione di un Fondo di rotazione in favore delle imprese situate in Friuli Venezia Giulia, l'altro i contributi per realizzare interventi relativi a fabbricati produttivi a destinazione industriale, artigianale o commerciale.

Non aiuti economici ma una regia che affronti la situazione ambigua del momento, è la richiesta dall'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) per un nuovo sviluppo economico.

Positiva la previsione di un Tavolo permanente per il sistema produttivo regionale di analisi delle crisi per Cgil, Cisl e Uil (concordi anche sul tema del welfare aziendale), iniziativa che piace anche a Confindustria (è utile per prevenire le emergenze e analizzare l'evoluzione del sistema produttivo, bisogna però valutarne bene la composizione) e a Confcooperative (per la quale nel testo mancano però disposizioni per le società di gestione degli alberghi diffusi), con l'Associazione bancaria italiana (Abi) che vorrebbe essere uno dei soggetti componenti.

Per Confcommercio Fvg, il ddl 80 rappresenta una riforma strutturale importante dell'accesso al credito, del piccolo e micro commercio e dell'e-commerce; il provvedimento dà finalmente dignità ai Cluster del turismo e, inoltre, è bene mettere mano ad albergo diffuso e formazione del personale.

Confapi ha espresso apprezzamento per la parte inerente il manifatturiero, che resta centrale come già lo è stato nella legge regionale Rilancimpresa, e ha chiesto alcuni approfondimenti sui consorzi di sviluppo. Se per il polo tecnologico di Pordenone la focalizzazione della digitalizzazione delle imprese è imprescindibile, per Confartigianato l'aspetto importante è che si dà dignità ai centri storici.

A detta del Cluster legno, per la prima volta con il ddl 80 si fa una presa d'atto che il legno è un pilastro dell'economia della regione; uno stimolo invece è stato avanzato per i distretti del mobile e la richiesta di adottare un masterplan da scrivere assieme in funzione di un'offerta unitaria.

Non da ultimo, la segnalazione che le risorse non siano solo simboliche ma adeguate agli obiettivi che il disegno di legge si prefigge, e l'esigenza del mondo agricolo che i settori agricoltura, ambiente e turismo lavorino in sinergia per lo sviluppo del territorio e non per compartimenti stagni.

Il progetto ritornerà all'attenzione della II Commissione giovedì prossimo, 13 febbraio, per l'esame e l'approvazione complessiva dell'articolato. ACON/RCM/fc