Corecom: approvate da Agcom regole par condicio referendum 29/3
(ACON) Trieste, 14 feb - Con una nota, il Comitato regionale
per le comunicazioni (Corecom Fvg) informa che il Consiglio
dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha
approvato la delibera che detta le regole della par condicio per
le elezioni referendarie del 29 marzo prossimo.
L'entrata in vigore della delibera decorre dalla sua
pubblicazione sul sito istituzionale di Agcom, avvenuta ieri.
Entro martedì 18 febbraio, le emittenti radiofoniche e televisive
locali intenzionate a trasmettere messaggi politici autogestiti a
titolo gratuito (Mag) devono rendere pubblico il loro
intendimento mediante un comunicato da trasmettere almeno una
volta nella fascia di maggiore ascolto. Contestualmente, devono
inviare al Corecom l'apposito modello MAG/1/RN a mezzo posta
elettronica certificata (Pec).
I soggetti politici interessati a trasmettere i suddetti messaggi
autogestiti comunicano, anche a mezzo posta elettronica
certificata, alle emittenti locali e al Corecom le proprie
richieste indicando il responsabile elettorale per il referendum
popolare, i relativi recapiti e la durata dei messaggi; a tale
fine, possono essere utilizzati anche i modelli MAG/3/RN resi
disponibili sul sito web dell'Autorità
(https://www.agcom.it/referendum-costituzionale-del-29-marzo-2020)
.
Per quanto riguarda i messaggi politici autogestiti a pagamento
(Map), le emittenti radiofoniche e televisive locali che
intendano diffondere tali messaggi sono tenute a dare notizia
dell'offerta dei relativi spazi mediante un avviso da
trasmettere, almeno una volta al giorno, nella fascia oraria di
maggiore ascolto, per tre giorni consecutivi. La prima messa in
onda dell'avviso costituisce condizione essenziale per la
diffusione dei Map.
In merito ai messaggi politici elettorali su quotidiani e
periodici, entro martedì 18 febbraio gli editori che intendano
diffondere tali messaggi sono tenuti a dare notizia dell'offerta
dei relativi spazi attraverso un apposito comunicato. La
pubblicazione del suddetto comunicato costituisce condizione per
la diffusione dei messaggi politici elettorali durante la
consultazione elettorale. In caso di mancato rispetto del termine
sopra indicato e salvo quanto previsto per le testate periodiche,
la diffusione dei messaggi può avere inizio dal secondo giorno
successivo alla data di pubblicazione del comunicato preventivo.
I programmi di comunicazione politica dedicati alle elezioni
referendarie trasmessi dalle emittenti locali devono consentire
un'effettiva parità di condizioni tra i soggetti politici
competitori; possono partecipare a tali programmi solo le forze
politiche tassativamente elencate all'articolo 2 della richiamata
delibera.
Per quanto riguarda i programmi di informazione, quando vengono
trattate questioni relative al tema oggetto del referendum, le
emittenti radiofoniche e televisive locali devono assicurare
l'equilibrio tra i soggetti politici secondo quanto previsto
della legge 22 febbraio 2000, n. 28 (art 11-quater) in materia di
comunicazione istituzionale e obblighi di informazione e dal
Codice di autoregolamentazione. Come di consueto, in qualunque
trasmissione radiotelevisiva diversa da quelle di comunicazione
politica e dai messaggi politici autogestiti è vietato fornire,
anche in forma indiretta, indicazioni o preferenze di voto
relative al referendum.
Infine, nel periodo elettorale il Corecom vigilerà sulla corretta
e uniforme applicazione della par condicio e accerterà le
eventuali violazioni, ivi comprese quelle relative all'art. 9
della legge 28/2000, ove si afferma che "è fatto divieto a tutte
le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di
comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma
impersonale e indispensabili per l'efficace assolvimento delle
proprie funzioni".
Ulteriori informazioni sono reperibili nella sezione par condicio
del sito www.corecomfvg.it.
ACON/COM/rcm-fc