Cr: rinviata a 5/3 pdln Foibe, ritirata mozione contrasto inquinamento
(ACON) Trieste, 20 feb - Discussa e poi ritirata per una
trattazione più articolata in Commissione. La mozione presentata
per sollecitare la predisposizione di misure più efficaci per il
contrasto all'inquinamento atmosferico, durante la discussione in
Aula ha raccolto l'adesione di tutte le forze di Opposizione, ma
proprio per l'importanza dei temi affrontati da parte della
Maggioranza e dello stesso assessore regionale competente per la
materia è venuto l'invito, accolto, a un ritiro finalizzato a una
formulazione dei temi e a una loro trattazione più partecipate in
sede di Commissione.
Il provvedimento, facendo riferimento a una serie di documenti,
tra i quali il Rapporto Legamabiente "Mal'aria di citta", secondo
il quale nel 2019 le città capoluogo di Udine e Pordenone hanno
superato rispettivamente 31 e 29 volte i limiti previsti per
l'ozono, e il Piano regionale di miglioramento della qualità
dell'aria (Prmqa), impegnava la Giunta ad aggiornare il vigente
Prmqa e a produrre una normativa regionale anti-inquinamento che
sviluppi linee guida sull'utilizzo di stufe a legna o a pellet,
affrontando la tematica anche in termini di emissioni di polveri
sottili da parte della combustione delle biomasse legnose.
Inoltre, indicava la necessità di migliorare l'efficientamento
degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici; istituire
incentivi per la sostituzione delle caldaie a gasolio con sistemi
più efficienti e maggiormente rispettosi dell'ambiente e della
salute dei cittadini; implementare le agevolazioni per l'acquisto
di vetture e ciclomotori, preferibilmente a emissioni zero;
potenziare sia la rete di trasporto pubblico regionale e locale
con mezzi non inquinanti, sia i trasporti ferroviari anche
mediante la creazione di un avanzato sistema metropolitano di
superficie integrato con la restante rete regionale di trasporti.
La seduta del Consiglio regionale, che prima di questo punto
aveva visto l'Aula impegnata nel Question Time con la risposta
immediata degli assessori alle interrogazioni dei consiglieri, si
è così conclusa.
Rinviati al 5 marzo, in coda all'esame del ddl SviluppoImpresa
(previsto nelle sedute dal 3 al 5/3), il voto alle Camere per
l'introduzione dell'aggravante di negazionismo per coloro che
negano la tragedia dell'Esodo giuliano-dalmata e delle Foibe,
così come la proposta di legge nazionale per la modifica
dell'articolo del codice penale in materia di negazione o
apologia dei massacri delle Foibe.
ACON/MPB/fc