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SviluppoImpresa: relatori Maggioranza, introduce istituti innovativi

03.03.2020
17:00
(ACON) Trieste, 3 mar - Iniziato, da parte del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, il dibattito generale al disegno di legge 80 "Disposizioni per lo sviluppo del settore manifatturiero, per la riqualificazione dell'offerta turistica e commerciale e riforma dell'accesso al credito", il cosiddetto SviluppoImpresa, scelto come testo base a cui sono stati abbinati due stralci, rispettivamente "Istituzione di un fondo di rotazione in favore delle imprese situate nel territorio regionale" e "Contributi per la realizzazione di interventi relativi a fabbricati produttivi a destinazione industriale, artigianale o commerciale".

Come di consueto, la parola è andata innanzitutto ai relatori di maggioranza (due) che si sono espressi in termini di un provvedimento frutto dell'ascolto e del confronto con i portatori di interesse e con le parti sociali, ma non da meno attento al momento di stagnazione economica aggravato dall'emergenza Coronavirus che impone alla Regione l'adozione di interventi di contenimento dei danni. Interventi che sono contenuti in numerosi emendamenti anche aggiuntivi del testo base, come la creazione di un Titolo ad hoc, il II bis "Misure urgenti a sostegno delle imprese per far fronte alla crisi derivante dall'emergenza epidemiologica da Covid-19", voluto dalla Giunta regionale.

Così come dall'Esecutivo regionale - è statO fatto presente - sono stati inseriti emendamenti per il superamento del regime de minimis per sostenere gli aiuti alle aziende, 4 milioni di euro a Confidi per nuove garanzie a favore delle imprese aventi sede legale o operativa nel territorio regionale, sospensione per un anno del pagamento della quota capitale delle rate in scadenza di qualsiasi finanziamento agevolato concesso a valere sui fondi di rotazione amministrati dal Comitato di gestione del Frie e la possibilità, per gli operatori culturali, di modificare progetti già programmati.

SviluppoImpresa è quindi stato definito una manutenzione della precedente riforma delle politiche industriali, nonché un provvedimento di programmazione in quanto introduce istituti innovativi. Le colonne portanti sono molteplici, a cominciare dalla creazione di un tavolo di crisi permanente, di cui faranno parte anche le associazioni di categoria e i sindacati, che avrà il compito di mantenere il focus sui casi regionali per un costante monitoraggio teso a scongiurare in via preventiva le situazioni di crisi.

Basilare la riforma dell'accesso al credito mediante una rivisitazione dei Fondi regionali, riducendo il loro numero, introducendo nuove fattispecie come il Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in crisi, concedendo contribuzioni integrative alle tradizionali misure del credito agevolato e riproponendo il leasing finanziario.

Non manca il favorire la digitalizzazione e l'innovazione delle imprese: sono ampliate le spese ammissibili a contributo, comprendendo anche quelle relative all'acquisto e collaudo di impianti, beni strumentali e attrezzature, hardware, software, nonché per la formazione del personale.

Dopodiché è prevista la concessione di contributi a fondo perduto per i soggetti in grado di creare dei centri di co-working, con laboratori di fabbricazione digitale diretti alla nascita e allo sviluppo delle start-up. Si rafforza il ruolo dei Consorzi di sviluppo economico e locale introducendo forme di collaborazione per sviluppare sinergie di sistema e ulteriori fusioni tra gli stessi, ma anche riducendo la documentazione da presentare.

Altri caposaldi, l'economia circolare e l'efficientamento energetico per una limitazione al consumo delle materie prime e, al contempo, l'aumento della capacità produttiva e competitiva delle imprese. Sempre nel contesto dell'economia circolare, si punta a favorire la crescita competitiva sul mercato del settore del legno mediante la realizzazione di un apposito Piano regionale e l'elargizione di incentivi alle imprese.

A questi, si aggiungono gli interventi per la rigenerazione del patrimonio edilizio promuovendo la collaborazione dei soggetti interessati con i Consorzi di sviluppo economico e locale, con le autonomie locali e con gli altri enti pubblici titolari di competenze afferenti la materia, attingendo alle risorse del Fondo per gli interventi di riqualificazione.

La parte finale del ddl 80 detta disposizioni concernenti il turismo e il commercio.

Anzitutto, si individua PromoTurismoFvg quale soggetto per una riorganizzazione del sistema degli alberghi diffusi e inserirà le strutture in appositi circuiti promozionali. Si punta al miglioramento degli standard qualitativi degli appartamenti ad uso turistico istituendo una banca dati a cui i proprietari delle strutture potranno iscriversi per il monitoraggio, mettendo in rete anche le agenzie turistiche e sostenendo i privati che riqualificano le abitazioni.

Per quanto riguarda il commercio, si introducono specifiche misure a sostegno degli imprenditori che svolgono la loro attività nei centri cittadini a rischio di indebolimento socioeconomico, prevedendo la possibilità, per i Comuni, di applicare una riduzione sull'ammontare dei tributi locali per l'occupazione e per l'utilizzo degli spazi commerciali.

Infine, alcune richieste: una generale sburocratizzazione su più fronti del sistema regionale; lo status di zona economica speciale e la detassazione degli straordinari per ritornare velocemente attrattivi appena l'economia ripartirà; una sospensione più lunga di tutte le scadenze fiscali. ACON/RCM/fc