Lega: Boschetti, emendamento su obbligo fornitura energia a Regione
(ACON) Trieste, 9 mar - "Con l'emendamento che ho presentato
con i colleghi del Gruppo consiliare della Lega, si introducono
alcune disposizioni iniziali in materia di grandi derivazioni a
uso idroelettrico. Nello specifico viene introdotto l'obbligo, in
capo ai titolari e agli operatori che eserciscono e conducono
grandi derivazioni idroelettriche, di fornire annualmente alla
Regione Friuli Venezia Giulia energia elettrica in forma
gratuita, con le modalità previste dalla legge".
Così il consigliere regionale Luca Boschetti (Lega), che in una
nota illustra il proprio emendamento al disegno di legge n. 80
"Sviluppoimpresa" e ricorda come "il decreto legge n. 135/2018
abbia apportato profonde modifiche alla disciplina relativa alle
concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, disponendo la
regionalizzazione della proprietà delle opere idroelettriche alla
scadenza delle concessioni e nei casi di decadenza o rinuncia
alle stesse. Alle Regioni è demandata la disciplina con legge,
entro il 13 febbraio 2020, e comunque non oltre il 31 marzo 2020,
delle modalità e delle procedure di assegnazione".
"Infatti - scrive ancora l'esponente di Centrodestra -, nelle
concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico, le
Regioni possono imporre con legge l'obbligo ai concessionari di
fornire loro annualmente e gratuitamente 220 chilowattora (kWh)
per ogni chilowatt (kW) di potenza nominale media di concessione,
di cui almeno il 50% destinata a servizi pubblici e categorie di
utenti dislocati sui territori comunali interessati dalle
derivazioni".
In particolare, Boschetti fa sapere che "i soggetti titolari
delle grandi derivazioni idroelettriche esistenti sul territorio
regionale sono tenuti, a decorrere dall'annualità 2020, a fornire
alla Regione del Friuli Venezia Giulia annualmente e
gratuitamente energia elettrica, nella misura di 220 kWh per ogni
kW di potenza nominale media di concessione, destinati ai servizi
pubblici e alle categorie di utenti individuati dalla Giunta
regionale con successivo regolamento. Fermo restando che la
fornitura di energia è destinata per almeno il 50% ai servizi
pubblici e alle categorie di utenti dei territori dei Comuni
interessati dalle derivazioni, pertanto alle zone montane in
particolare".
"In alternativa alla fornitura di energia, è previsto che la
Giunta regionale, con propria deliberazione, possa disporre la
monetizzazione, anche integrale, dell'energia da fornire. È un
passo importante e di enorme rilevanza economica - afferma
Boschetti - a favore dei territori montani e non solo: la
possibilità di usufruire di energia gratis, non solo per
l'illuminazione pubblica ma anche per tutti gli edifici di
proprietà comunale o addirittura per le case di riposo, per gli
ospedali, per gli istituti scolastici. In sintesi, energia
gratuita o parzialmente gratuita destinata ai servizi pubblici e
alle categorie di utenti ubicati nei territori comunali
interessati dalle derivazioni".
"Dopo tanto tempo i territori montani della nostra regione
potrebbero finalmente dare inizio a un percorso - sostiene ancora
il leghista - che permetterebbe loro di usufruire delle proprie
risorse naturali in modo responsabile e sostenibile a vantaggio
di tutta la collettività; uno sfruttamento intelligente di un
bene comune che avrebbe indubbiamente un riscontro importante sia
dal punto di vista economico che di immagine. Altre Regioni del
Nord Italia si sono già attivate in questo senso e altre lo
stanno facendo. Ribadisco la rilevanza di tale azione politica e
strategica e la necessità di aprire un tavolo di lavoro e di
confronto, coinvolgendo la Regione, i Bim del nostro territorio e
i Comuni montani per elaborare una proposta di legge dettagliata
ed esaustiva".
"Sottolineo che la prossima sfida, come riportato dal Dl 135/2018
relativamente alla disciplina delle concessioni di grandi
derivazioni idroelettriche - conclude Boschetti -, è quella della
regionalizzazione della proprietà delle opere idroelettriche alla
scadenza delle concessioni e nei casi di decadenza o rinuncia
alle stesse".
ACON/COM/rcm/mpb