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Coronavirus: Zanin, Europa colga ultima occasione per salvare Unione

31.03.2020
15:25
(ACON) Trieste, 31 mar - "L'Europa si trova dinanzi alla crisi più grave, ma anche alla più grande opportunità dalla sua fondazione. Questa è l'ultima occasione per salvarla".

È il messaggio contenuto nell'appello indirizzato al presidente del Comitato delle Regioni Apostolos Tzitzikostas e al presidente del Gruppo PPE-EPP del Comitato, Olgierd Geblewicz, che il presidente del Consiglio regionale Fvg, Piero Mauro Zanin, membro del CdR, ha sottoscritto insieme ai colleghi Alberto Ancarani, Gaetano Armao, Vito Bardi, Sergio Caci, Alberto Cirio, Alessandro Fermi, Mariadele Girolami, Arno Kompatscher, Giorgio Magliocca, Roberto Pella , Alessandro Romoli, e Donato Toma, per sollecitare Ue a governi a scegliere e concordare con coraggio e determinazione un nuovo percorso.

Un percorso che i firmatari scandiscono in cinque passaggi: il pareggio di bilancio deve valere solo per le spese correnti, liberando quelle per investimenti; devono essere varati senza condizionalità i bond europei per la ripresa; la politica fiscale deve poter essere utilizzata in funzione anticongiunturale, anche a costo di aumentare il deficit pubblico; va archiviato il modello di sorveglianza fondato su paramenti inaffidabili e dannosi come il Pil potenziale e l'output gap; vanno consolidate e rafforzate le scelte operate in materia di aiuti di stato per sostenere la ripresa.

"Indicazioni che nascono dall'esperienza e dalla voce dei territori, le sole per un futuro di pace e progresso, per non offrire il fianco a nazionalismi e sovranismi alimentati dalla crescente delusione dei cittadini europei, e che il documento - sottolinea Zanin - coglie con una analisi stringente degli effetti determinati dalla pandemia del Covid-19 sulla realtà europea già presente".

"Da qui può emergere un'Europa più egoista e più frammentata, oppure un'Unione più forte e più simile a quell'Europa dei popoli, naturale evoluzione del progetto originario scaturito dalle idee dei fondatori": lo scriviamo, ribadisce il presidente del Consiglio Fvg - perché è indispensabile "ripensare alla politica economica europea le cui linee, davanti alle drammatiche condizioni nelle quali riapriranno le attività economiche e sociali dopo la paralisi determinata dalla pandemia Covid-19, sono divenute incompatibili con i bisogni e le ansie dei cittadini europei che chiedono all'Istituzione europea di essere solidale e capace di ricostruire un futuro di coesione e crescita".

"L'Europa dei diritti e della democrazia non può essere uguale a quella che oggi tarda persino a trovare la convergenza per darsi un bilancio comune", è la constatazione.

"Per preparare e disegnare la ripresa dobbiamo ritrovare le ragioni di un'Europa dei popoli, dei loro territori e delle loro culture e non dei governi e delle burocrazie, assumendoci la responsabilità e il coraggio di superare in modo definitivo un'idea europea incentrata sugli Stati, per partire invece dalle Regioni e dalle Autonomie locali" - ribadisce Zanin con le parole del documento che "sottolineano - dice - il mio pensiero di sempre".

Revisione definitiva del patto di stabilità e dei rigorismi di bilancio, attuazione dell'unione fiscale e bancaria, dello strumento di bilancio per la convergenza e la competitività, ripensamento del Fondo salva Stati, il varo dei bond europei e una BCE che diventa 'banca di ultima istanza' con programmi di acquisto di titoli pubblici statali rinnovati indefinitivamente, riassumono i passi di una strada la cui indicazione è che "per ogni istituzione il whatever it takes deve divenire modello di governo per la ripresa e il rilancio dell'economia europea". ACON/ COM/mpb



Il presidente del Consiglio regionale FVG, Piero Mauro Zanin, con Giorgio Magliocca, pres. della provincia di Caserta e Alberto Cirio, pres. della regione Piemonte