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ProgFVG/Ar: Di Bert-Morandini, programmazione economica post Covid-19

07.04.2020
13:50
(ACON) Trieste, 7 apr - "La situazione di emergenza che stiamo vivendo ormai da alcune settimane ci porta a ragionare su due distinte direzioni: la prima, più immediata, che mira a mantenere in vita il tessuto economico per preservare la capacità produttiva delle nostre imprese (e non solo) ed evitare una desertificazione del tessuto produttivo; la seconda, di più ampio respiro, per creare un piano di lungo periodo, immaginando quale sarà la nostra regione nei prossimi 10 anni".

A intervenire, con una nota, sono i consiglieri regionali Mauro Di Bert e Edy Morandini di Progetto FVG/Ar.

"In questa prima fase - scrivono dunque i due esponenti di Maggioranza -, la Regione Friuli Venezia Giulia sta svolgendo egregiamente la propria parte, andando a rafforzare quegli strumenti complementari e integrativi a quelli posti in essere dallo Stato. Ricordiamo, tra questi, l'istituzione delle sezioni anticrisi (tramite il Fondo di rotazione Frie) che potranno essere utilizzate anche per il consolidamento finanziario, oppure il sostegno delle esigenze di credito a breve e medio termine, la sospensione del pagamento delle rate sui fondi di rotazione e di Friulia, l'assegnazione di ulteriori fondi al sistema dei Confidi da destinare alla concessione di garanzie per permette un aumento della percentuale di copertura dei finanziamenti, un contributo diretto pari al 20% del canone di locazione. Non da ultimo, il sostegno alla micro finanza sempre tramite Friulia".

"In quella che sarà la seconda fase post emergenza, la Regione dovrà avere un ruolo centrale, a fianco delle imprese, per promuovere un importante piano di ri-patrimonializzazione delle stesse: se, passata l'emergenza, non si agirà in questa direzione, avremo imprese sottocapitalizzate che dovranno combattere la concorrenza di attori economici stranieri, irrobustiti da ingenti aiuti di Stato, con buona pace della parità necessaria per una sana concorrenza, tanto voluta dall'Unione europea", affermano ancora Di Bert e Morandini.

"In questa seconda fase, Friulia potrebbe essere dotata di un fondo ad hoc proprio per sostenere la ri-patrimonializzazione delle imprese, oltre ad avere un ruolo nelle implementazioni di strumenti di finanziamento alternativi al canale bancario, come basket bond o bond di filiera, o altri strumenti legati alla tecno finanza. Anche Finest potrà avere un ruolo fondamentale in questo progetto di sostegno alle aziende".

"Va poi ricordato che il Friuli Venezia Giulia è la Regione con il più basso livello di indebitamento d'Italia - proseguono i due consiglieri -. Non deve esserci paura ad accendere nuovo debito, ma sfruttare questa posizione di vantaggio rispetto a tante altre realtà, non necessariamente puntando a grandi azioni, quanto piuttosto a settori di forte impatto per le comunità locali, pensando alla riqualificazione del territorio e alla sostenibilità, puntando a una politica green per non produrre un sistema vecchio e ritrovarci fra qualche anno a dover affrontare un un'emergenza ambientale".

"Un'attenzione particolare, poi, va data alle infrastrutture e alla logistica, per potenziare il sistema regionale e sfruttare a pieno le enormi potenzialità che si prospetteranno grazie al porto franco".

"Ultimo aspetto - conclude l'analisi dei due consiglieri di Progetto FVG/AR - ma non meno importante e strategico, l'investimento sulle nuove tecnologie e l'intelligenza artificiale". ACON/COM/rcm



I consiglieri regionali Di Bert e Morandini di Progetto FVG/Ar (Acon)