M5S:Capozzella, deludono affermazioni Rosolen a ministro Azzolina
(ACON) Trieste, 8 apr - "In un momento di incertezza, dove più
che mai serve tenere la barra dritta e fidarsi delle istituzioni,
dichiarazioni superficiali sono dannose e dispiace sentire da
parte dell'assessore Rosolen, che reputo una donna preparata,
certe parole".
Così la nota di Mauro Capozzella (M5S) in merito alle
affermazioni che la titolare regionale di Formazione e Lavoro,
Alessia Rosolen, ha rilasciato dopo l'incontro in videoconferenza
tra le Regioni e il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina.
"Riguardo la validità dell'anno formativo 2019/2020 per percorsi
di istruzione e formazione professionale, per percorsi di
istruzione e formazione professionale e istituti tecnici
superiori, anche in mancanza del raggiungimento del numero minimo
di ore previste dalle normative, si era già provveduto a normare
nel decreto Cura Italia - ricorda Capozzella -. Un subemendamento
all'articolo 5, infatti, stabilisce la validità, anche in deroga,
dell'anno formativo 2019/2020 per i percorsi di istruzione e
formazione professionale, nonché dei percorsi formativi di
istruzione e formazione tecnica superiore e dei percorsi degli
istituti tecnici superiori. Il problema posto, quindi, era già
stato rilevato e risolto a marzo".
"Per quanto riguarda le domande a cui, secondo Rosolen, non
sarebbe stata data risposta, in alcuni casi avebbero dovuto
essere rivolte al ministro dell'Università e Ricerca, Gaetano
Manfredi - continua il consigliere pentastellato -. Il tirocinio
dei neolaureati in medicina, evidentemente, viene meno con la
laurea abilitante, anche se i tre mesi tra un reparto chirurgico
e uno di medicina sono, a mio avviso, un'ottima palestra prima di
entrare in specialità e frequentare, da medici, una corsia".
"Piuttosto che polemizzare su un problema inesistente - agginge
Capozzella -, l'assessore si occupi di ampliare le borse di
specializzazione in Friuli Venezia Giulia, vero problema dei
nostri giovani dottori che finiscono in un collo di bottiglia".
"Venendo alla detraibilità dei libri di scuola, ricordo che fino
all'età dell'obbligo scolastico sono in comodato d'uso gratuito e
quelli universitari riguardano nuovamente un altro ministero. Le
quote delle scuole paritarie e private non sono appannaggio di
chi si occupa di pubblica istruzione, mi sembra evidente -
sottolinea ancora l'esponente del M5S -. E quanto ai nidi e alle
scuole dell'infanzia, l'assessore sa, o dovrebbe sapere, che deve
rivolgersi ai Comuni e non al Governo".
Capozzella conclude commentando che "se le domande poste sono
state queste, c'è da essere amareggiati", in un momento in cui
"il mondo della scuola torna centrale e protagonista di un grande
processo di rinnovamento, attraverso una spinta non voluta ma
efficace verso il digitale".
ACON/COM/rcm