Coronavirus: Riccardi, situazione Fvg migliore di altre regioni
Audizione vicegovernatore in III Commissione consiliare
"350mila mascherine distribuite entro venerdì"
(ACON) Trieste, 8 apr - "Nonostante una forte presenza di
anziani, la situazione del Friuli Venezia Giulia rispetto alle
altre regioni maggiormente colpite dall'emergenza Covid-19 è la
migliore in assoluto. Adesso dobbiamo però già pensare a come
affronteremo il dopo, consapevoli della necessità di un cambio
radicale delle nostre abitudini di vita che determinerà la
capacità di contrasto al Coronavirus. Ci dovranno essere nuove
regole comportamentali, tarate pure su fasce di età, perché non
sarà sufficiente creare condizioni ideali sul lavoro".
Lo ha affermato oggi il vicegovernatore con delega a Salute e
Protezione civile, Riccardo Riccardi, nel corso della sua
audizione in sede di III Commissione consiliare, presieduta da
Ivo Moras (Lega), svoltasi come ormai consueto in modalità
telematica con il sistema Cisco Webex Events.
A supporto della valutazione sulla situazione in regione, il
vicegovernatore ha illustrato una serie di dati relativi a
indicatori di contagio e mortalità, tra i quali il rapporto tra
infettati osservati sul territorio rispetto a quelli attesi a
livello nazionale in base alla popolazione (Sir), con il Fvg
prima del 28 marzo a 0,92 (sceso a 0,52 tra 28/3 e 2/4) rispetto
ai valori più alti di Piemonte (1,39,) Lombardia (3,27), Liguria
(1,36), Emilia-Romagna (2,24), Veneto (1,33) e Trentino Alto
Adige (2,35). Tendenza confermata anche nel rapporto che riguarda
i deceduti, dove il Fvg si pone in coda con 0,52 (prima del 28/3)
e 0,32 (tra 28/3 e 274), con l'età media pari a 84,3 anni.
"Il fenomeno Covid-19 ha coinvolto il Fvg dopo altre regioni - ha
sottolineato Riccardi - ma è stato fondamentale la scelta del
governatore Fedriga di attivare immediatamente la fase di
contenimento, ben prima della dichiarazione di stato emergenza
nazionale".
Proseguendo con il punto della situazione, il vicegovernatore ha
annunciato che, nonostante le note difficoltà nel reperirle
attraverso la struttura emergenziale nazionale o autonomamente,
in Fvg sono già state distribuite alla popolazione 230mila
mascherine lavabili e utilizzabili fino a 20 volte, un numero che
dovrebbe arrivare a 350mila entro la settimana. Nel frattempo, il
Fvg ha raggiunto una capacità produttiva diretta di 32.400
dispositivi al giorno.
Sui dispositivi di protezione, Riccardi ha chiarito di evitare
polemiche anche se andrebbe fatta una riflessione sulle troppe
delocalizzazioni produttive del passato. "Non siamo in sofferenza
sulle strutture ma sui prodotti", ha confermato, precisando che
il Fvg ha reperito in autonomia l'85% dei dispositivi di
protezione distribuiti, comprese 200mila mascherine ffp2 già
arrivate e un altro milione ordinato. Delta pesantemente negativo
per i camici medici impermeabili: su un fabbisogno accertato di
1.050.000, il Fvg ne ha reperiti 44.090 da solo a fronte di zero
arrivi dalla gestione commissariale.
Sulla questione tamponi, Riccardi ha ribadito "che spesso si fa
molta confusione in quanto, se non ripetuti più volte, non
garantiscono risposte certe e affidabili". Ad ogni modo, in Fvg
ne sono stati effettuati 22.272 al 7 aprile, con una copertura
del 2% della popolazione molto vicina a quella del Veneto (3%).
Al momento, il Fvg è comunque in grado di eseguire circa 3mila
test al giorno.
Quanto agli operatori sanitari del territorio infettati, anche in
questo caso il Fvg si posiziona meglio rispetto alle altre
regioni più colpite, con 188 casi accertati al 6 aprile (63
infermieri, 43 medici e 37 oss), pari al 1,38% del personale in
carico al sistema sanitario regionale (0,83% degli infermieri,
1,48% dei medici e 1,24% degli oss). Di questi, 117 sono stati
contagiati sul lavoro, 15 in altri luoghi e di 56 non si ha
contezza. In merito alle assunzioni, sono stati perfezionati 250
nuovi contratti tra medici, infermieri e oss.
Riccardi ha inoltre insistito sulla grande importanza
dell'apporto fornito dai volontari della Protezione civile, con
10mila ore/uomo fornite da 476 addetti che si sono occupati del
montaggio di tende pre-triage nei 16 ospedali Covid e nelle
cliniche infettivologiche, oltre a 5 postazioni negli istituti
penitenziari di Trieste, Udine, Pordenone, Gorizia e Tolmezzo.
Numeri elevati di volontari (3179) per il supporto ad anziani,
persone sole e consegna di mascherine.
Il numero verde, ha quindi spiegato il vicegovernatore, ha
gestito oltre 55mila chiamate per Covid-19, con una punta di 4065
in un solo giorno, mentre 81.174 sono pervenute al 112 (max 4102).
Affrontando il capitolo ospedali nell'ambito del piano di
emergenza attuato dalla Regione, Riccardi ha fornito indicazioni
aggiornate partendo dai 479 posti letto Covid e dai 76
contumaciali (totale 555) abilitati in breve tempo in Fvg. Al
Maggiore di Trieste, ospedale Covid di riferimento, su un totale
di 94 postazioni ne sono state ricavate 24 in geriatria, 23 in
rsa, 24 in riabilitazione e 23 in day surgery. Complessivamente,
disponibili 99 terapie intensive (44 occupate) e 32 (25)
sub-intensive.
Importante focus anche sul fuori ospedale, in particolare sulle
Case di riposo ma anche sulle strutture isolamento monitorato che
a Muggia (Trieste) registra 13 presenze su 32 disponibili, a
Tricesimo (Udine) 0 su 24 e a Campoformido (Udine) 17 su 20.
Nel dettaglio delle Case di riposo, alla polifunzionale La
Primula di Trieste (39 contagiati su 40 ospiti) avviata
l'evacuazione sanitaria tra Salus e Sanatorio triestino, ma c'è
generale grande attenzione soprattutto sul capoluogo regionale in
quanto, Primula a parte, si era già a conoscenza di 87 positivi
su 3820 fra anziani e disabili e 86 operatori dell'assistenza,
"quest'ultimi comprensibilmente sempre più in apprensione".
"Se l'elemento ospedaliero viaggia sempre più a regime a fronte
di una reazione forte del sistema - ha commentato il
vicegovernatore - ora dobbiamo garantire la stessa condizione sul
territorio perché in queste strutture servono presenze sanitarie
competenti e più dispositivi di protezione. Ringrazio i medici in
pensione - ha aggiunto - che si sono offerti di operare nelle
Case di riposo, mostrando così elevata sensibilità rispetto alle
esigenze della collettività".
ACON/FC