Coronavirus: III Commissione, più attenzione a Case di riposo e lavoro
(ACON) Trieste, 8 apr - "Questa è un'emergenza che non ha un
profilo statico, è una macchina in movimento che produce effetti
continui. Anche con il Governo nazionale la discussione è stata
franca sui problemi da affrontare: noi abbiamo avanzato ipotesi,
alcune sono state accettate, su altre ci è stata lasciata libertà
di azione. C'è una dialettica aperta".
Ha concluso così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, il suo
intervento in videoconferenza nella III Commissione consiliare,
presieduta da Ivo Moras (Lega), convocata con urgenza sulla base
della richiesta avanzata dai consiglieri del Pd, Mariagrazia
Santoro, Nicola Conficoni e Roberto Cosolini, e dagli altri
consiglieri di opposizione per una corretta informazione su
quanto le istituzioni stiano facendo in un momento di emergenza
sanitaria senza precedenti come quella determinata dall'epidemia
Covid-19.
Molti gli aspetti portati sul tavolo relativi alla gestione
emergenziale, con particolare attenzione alla realtà della
popolazione anziana e delle Case di riposo, ma anche riguardo la
disponibilità di dispositivi di protezione, l'esecuzione dei
tamponi, i servizi per la salute negli altri settori sanitari non
connessi all'epidemia, l'avvio della cosiddetta Fase 2 e le
istanze del mondo del lavoro: tutti da affrontare - l'auspicio
emerso dagli interventi - in uno spirito di reciproca
collaborazione, considerando che un vero bilancio sarà possibile
quando tutti i dati nazionali e locali saranno allineati.
Domande anche di dettaglio, alle quali "i consiglieri riceveranno
puntuali risposte scritte", ha assicurato Riccardi, che dagli
intervenuti ha raccolto anche unanime ringraziamento per
l'impegno e il lavoro svolto; gratitudine rivolta all'intero
staff regionale che sta lavorando assiduamente e a tutti gli
operatori e volontari che si stanno spendendo con dedizione negli
ospedali, nelle strutture e sul territorio, dando prova di
efficienza non ordinaria.
A sottolinearlo per prima è stata Mariagrazia Santoro (Pd) che,
evidenziando l'opportunità di ulteriori sessioni di lavoro della
Commissione su questa emergenza, ha posto i temi inerenti la
medicina territoriale, le modalità di coinvolgimento dei medici
di base e l'attività ambulatoriale, citando anche l'opportunità
di una rimodulazione della normativa sulla salute alla luce della
inevitabile convivenza con il Coronavirus cui ci dovremo
abituare. "Ci sarà bisogno di ascoltare anche altre voci - ha
detto - comprese quella dei lavoratori delle Case di riposo".
Da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) la raccomandazione a
rivolgere l'attenzione a una serie di attività non direttamente
connesse al Covid-19, con riferimento al mondo del lavoro che va
tutelato "per evitare di fare un deserto", invitando in proposito
a un monitoraggio attento e chiedendo quali prospettive ci siano
per i contratti a chiamata, ma anche indicando il ruolo
propositivo che la Regione può svolgere in forza della sua
autonomia.
Sulla possibilità di ipotizzare la ripresa delle visite da parte
dei parenti agli anziani ricoverati nelle case di riposo si è
soffermato Antonio Lippolis (Lega,) mentre Nicola Conficoni (Pd)
ha chiesto chiarimenti e dati circa l'esecuzione dei tamponi,
anche alla luce delle scelte operate nel vicino Veneto,
auspicando un focus specifico sull'argomento, informandosi anche
sul modello di assistenza nelle Case di riposo con o senza ospiti
positivi al Coronavirus e sugli aspetti aspetti gestionali che
riguardano i disabili e i servizi alle loro famiglie: situazioni,
ha rilevato, che più l'emergenza si prolunga più si aggravano e
pertanto vanno monitorate attentamente.
Non numeri relativi alle Case di riposo ma l'ordine delle
priorità è quanto ha chiesto Roberto Cosolini (Pd) in una regione
come il Fvg non grave ma con focolai significativi. "È importante
indicare cosa serve fare e cosa no, come ad esempio la
sanificazione delle strade" ha detto, sottolineando l'importanza
di lavorare alla normalizazione dei servizi (come esami
radiografici e specialisti) legati ad altri ambiti della salute.
I pentastellati Cristian Sergo e Andrea Ussai si sono soffermati
sul funzionamento della catena di comando e sulla stima dei
fabbisogni riferiti all'insieme delle strutture (ospedali, case
di riposo), ponendo anche l'attenzione sul controllo circa il
rispetto delle indicazioni da parte delle aziende che riapriranno
l'attività. In particolare, Ussai, plaudendo il fatto che i
tamponi saranno estesi agli operatori sanitari, ha chiesto una
comparazione con le altre regioni in merito agli indicatori sui
casi osservati e chiarimento sull'impegno degli operatori in
reparti Covid e non Covid.
Ospedali Covid e non è stato l'argomento trattato da Walter
Zalukar del Gruppo Misto, facendo riferimento alla situazione di
Trieste e considerando rischiosa una tale scelta per il nosocomio
di Cattinara. Dal consigliere anche la considerazione che il
problema delle Case di riposo andasse affrontato prima.
Simona Liguori (Cittadini), ricordando anche le richieste del
capogruppo Centis inerenti i ragazzi frequentanti La Nostra
Famiglia, ha posto l'accento sulla presa in carico territoriale
e domiciliare delle persone positive e sulle procedure relative
la quarantena dei loro familiari.
Dell'esigenza di un monitoraggio alla base delle strategie per
affrontare la fase 2 ha infine parlato Mara Piccin (Forza
Italia), infine da Alfondo Singh (Lega) è giunto un rinnovato
ringraziamento a quanti nelle istituzioni e sul campo stanno
lavorando.
ACON/MPB-fc