M5S: su emergenza Coronavirus mancano alcune risposte
(ACON) Trieste, 8 apr - "Ci aspettavamo qualche risposta in più
dall'audizione dell'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi,
sulla gestione dell'emergenza Coronavirus in Friuli Venezia
Giulia. Ci auguriamo che nei prossimi giorni queste risposte
arrivino, pur nella consapevolezza della difficoltà per tutti nel
fronteggiare questa situazione".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del MoVimento 5
Stelle dopo la riunione della III Commissione consiliare,
competente in materia di sanità.
"Innanzitutto c'è stata un'incongruenza nei numeri forniti per
quanto concerne gli operatori sanitari contagiati - ha rilevato
Andrea Ussai -. In una recente riunione con i sindacati si è
parlato di 299 casi, oggi il dato fornito è di 188. Ma
soprattutto, non è stata indicata alcuna motivazione per l'alto
tasso di infezioni nel personale della sanità del Friuli Venezia
Giulia rispetto alle altre Regioni. Evidentemente il problema non
è solo questione di mascherine e camici, ma di mancanza di
protocolli e formazione. Mancanze nella catena di comando, che
hanno portato a una non omogeneità nelle procedure adottate tra
le diverse Aziende sanitarie".
"Siamo arrivati tardi, purtroppo - ha aggiunto Ussai -, anche per
quanto riguarda l'attenzione agli spostamenti del personale e
all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (Dpi)
nelle case di riposo. Alcune segnalazioni di familiari degli
ospiti sostengono che, all'inizio dell'emergenza, le indicazioni
erano di usare mascherine in casi molto limitati o addirittura di
non usarle per non spaventare gli anziani".
Sui fabbisogni di Dpi si è soffermato il consigliere Cristian
Sergo: "La Regione si è mossa fin da gennaio, in anticipo
rispetto allo stato di emergenza dichiarato a livello nazionale e
all'accentramento degli acquisti deciso dalla Protezione civile
il 26 febbraio, ma all'epoca già c'erano campanelli d'allarme
lanciati dagli operatori e, come dimostrano i dati forniti
dall'assessore, la Regione ha potuto continuare
l'approvvigionamento".
"Ci sono state difficoltà nel reperimento dei dispositivi di
protezione a tutti i livelli - ammette il pentastellato -, ma
attendiamo i dati puntuali richiesti che non ci sono stati
forniti. Condividiamo che la scellerata delocalizzazione di
queste produzioni è la principale responsabile di queste
mancanze, ma proprio per questo prendersela con l'attuale Governo
è assolutamente inutile".
"Oggi infine - ha concluso Sergo -, è stato annunciato dalla
Giunta regionale un percorso per arrivare a un protocollo
condiviso con i sindacati per far ripartire le attività
produttive. Viene, però, da chiedersi come alcune fabbriche
vogliano produrre in deroga senza questo protocollo e chi
controlla se le aziende operative stiano facendo rispettare le
procedure di sicurezza per tutelare gli operai".
ACON/COM/rcm