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Viabilità: nel ddl 83 contributi ai Comuni Fvg per rifacimento strade

09.04.2020
17:25
IV Commissione: assessore Pizzimenti illustra provvedimento Giunta

(ACON) Trieste, 9 apr - Contributi per interventi di manutenzione delle reti stradali comunali: questo il contenuto dei sette articoli che vanno a formare il disegno di legge 83 che l'assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, ha illustrato in videoconferenza alla IV Commissione consiliare presieduta da Mara Piccin (FI).

Parlando delle finalità del provvedimento, Pizzimenti, dopo aver ricordato che "si tratta di strade praticamente lasciate a se stesse dopo la chiusura delle Province", ha spiegato che si tratta di un testo volutamente settoriale, relativo alla manutenzione delle infrastrutture della viabilità che appartiene agli enti locali e che accoglie anche alcune delle richieste giunte dal Consiglio delle autonomie locali (Cal). "Interessante - ha aggiunto - è che abbiamo previsto che ogni due anni si possa accedere ai contributi, però non prima di aver speso tutta la somma ricevuta".

Nel dettaglio, la Regione finanzia gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità comunale con l'obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, mantenere la qualità delle infrastrutture viarie comunali adeguata, consentire una loro manutenzione programmata. La finalità è anche quella di rendere omogenei i livelli di manutenzione delle pavimentazioni stradali, delle pertinenze, dei dispositivi associati all'esercizio lungo tutte le reti stradali, privilegiando la sistemazione dei tratti degradati e dissestati.

Le opere oggetto di contributo, effettuati esclusivamente sulle strade comunali e loro strette pertinenze, consistono nella sistemazione di piani viabili, marciapiedi, attraversamenti pedonali, illuminazione, segnaletica verticale, e parcheggi. Quanto ai destinatari, priorità ai Comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, a quelli montani e ai Comuni che sono interessati in modo sistematico ai transiti dei trasporti eccezionali). I finanziamenti previsti dal ddl variano dai 50mila euro per le spese di parte corrente ai 200mila euro per le spese in conto capitale per il 2020, prevedendo la stessa cifra per il 2021 e un milione per il 2022.

Da parte dei consiglieri sono giunte le prime preoccupazioni, dove quella più sentita è la possibilità che la cifra messa a disposizione sia insufficiente per coprire tutte le richieste che arriveranno, "frustrando così - ha detto per primo Massimo Moretuzzo (Patto) - le aspettative dei Comuni". Furio Honsell (Open Fvg) ha quindi posto l'accento sui massimali degli interventi, ma anche sulla possibilità che la Regione affianchi i Comuni piccoli con proprio personale di consulenza.

Se Giuseppe Nicoli (FI) ha chiesto se nel riparto dei fondi si terrà conto del maggiore numero di passaggi di mezzi pesanti in alcuni Comuni rispetto ad altri, passaggi che dunque mettono l'asfalto a dura prova, Giuseppe Sibau (ProgettoFvg/Ar) ha fatto presente il medesimo calcolo per quei tracciati che consentono di raggiungere attività ricettive spesso penalizzate proprio per il cattivo manto stradale.

Cristian Sergo (M5S) ha suggerito di evitare di finanziare opere che, solo dopo poco tempo, verrebbero smantellate ad esempio da altri enti che devono posare tubature o quant'altro. A tal proposito, Antonio Calligaris (Lega) ha proposto di prevedere che il Comune che realizza un'opera in accordo con un altro soggetto ottenga un punteggio maggiore, ai fini dell'assegnazione del contributo, proprio perché l'intervento sarebbe più ampio e permetterebbe di non dover vanificare i lavori già eseguiti.

Mariagrazia Santoro (Pd) ha chiesto delle differenze tra i contributi previsti dal nuovo provvedimento e quanto già finanziato, per le manutenzioni, con la legge regionale 25/2015 che dispone in materia di infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia.

Su che basi si è deciso di dividere la somma di 1,4 milioni di euro nelle tre tranche è stata, poi, la domanda di Tiziano Centis (Citt), mentre Elia Miani (Lega) si è preoccupato di quei Comuni che resteranno esclusi dal riparto in quanto contano poco più di 3.000 abitanti. Emanuele Zanon (ProgettoFVG/Ar) ha invece fatto presente che spesso ci sono ritardi, tra presentazione della domanda e realizzazione dell'opera, che non sono imputabili a inefficienza dei Comuni ma a pesantimenti burocratici di cui si dovrebbe tenere conto.

Da parte di Pizzimenti non sono mancate alcune rassicurazioni, come il fatto che sarà valutato il numero di domande che arriveranno dai Comuni e, soprattutto, la portata degli interventi per non rischiare di utilizzare tutto il plafond in un colpo solo. Inoltre, il fondo che si intende creare non è generico come quanto previsto dalla Lr 25/2015, ma è indirizzato solo alla viabilità. Quanto alla possibile consulenza ai Comuni in difficoltà, l'assessore ha assicurato sta già venendo fornita. In merito al criterio del numero di abitanti, va da sé che ci sarebbe sempre qualche Comune escluso, qualunque fosse la soglia stabilita. ACON/RCM-fc



L'assessore regionale Graziano Pizzimenti durante i lavori della IV Commissione consiliare riunita in modalità telematica