Viabilità: nel ddl 83 contributi ai Comuni Fvg per rifacimento strade
IV Commissione: assessore Pizzimenti illustra provvedimento
Giunta
(ACON) Trieste, 9 apr - Contributi per interventi di manutenzione
delle reti stradali comunali: questo il contenuto dei sette
articoli che vanno a formare il disegno di legge 83 che
l'assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Graziano
Pizzimenti, ha illustrato in videoconferenza alla IV Commissione
consiliare presieduta da Mara Piccin (FI).
Parlando delle finalità del provvedimento, Pizzimenti, dopo aver
ricordato che "si tratta di strade praticamente lasciate a se
stesse dopo la chiusura delle Province", ha spiegato che si
tratta di un testo volutamente settoriale, relativo alla
manutenzione delle infrastrutture della viabilità che appartiene
agli enti locali e che accoglie anche alcune delle richieste
giunte dal Consiglio delle autonomie locali (Cal). "Interessante
- ha aggiunto - è che abbiamo previsto che ogni due anni si possa
accedere ai contributi, però non prima di aver speso tutta la
somma ricevuta".
Nel dettaglio, la Regione finanzia gli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria della viabilità comunale con
l'obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, mantenere la
qualità delle infrastrutture viarie comunali adeguata, consentire
una loro manutenzione programmata. La finalità è anche quella di
rendere omogenei i livelli di manutenzione delle pavimentazioni
stradali, delle pertinenze, dei dispositivi associati
all'esercizio lungo tutte le reti stradali, privilegiando la
sistemazione dei tratti degradati e dissestati.
Le opere oggetto di contributo, effettuati esclusivamente sulle
strade comunali e loro strette pertinenze, consistono nella
sistemazione di piani viabili, marciapiedi, attraversamenti
pedonali, illuminazione, segnaletica verticale, e parcheggi.
Quanto ai destinatari, priorità ai Comuni con popolazione
inferiore ai 3.000 abitanti, a quelli montani e ai Comuni che
sono interessati in modo sistematico ai transiti dei trasporti
eccezionali). I finanziamenti previsti dal ddl variano dai 50mila
euro per le spese di parte corrente ai 200mila euro per le spese
in conto capitale per il 2020, prevedendo la stessa cifra per il
2021 e un milione per il 2022.
Da parte dei consiglieri sono giunte le prime preoccupazioni,
dove quella più sentita è la possibilità che la cifra messa a
disposizione sia insufficiente per coprire tutte le richieste che
arriveranno, "frustrando così - ha detto per primo Massimo
Moretuzzo (Patto) - le aspettative dei Comuni". Furio Honsell
(Open Fvg) ha quindi posto l'accento sui massimali degli
interventi, ma anche sulla possibilità che la Regione affianchi i
Comuni piccoli con proprio personale di consulenza.
Se Giuseppe Nicoli (FI) ha chiesto se nel riparto dei fondi si
terrà conto del maggiore numero di passaggi di mezzi pesanti in
alcuni Comuni rispetto ad altri, passaggi che dunque mettono
l'asfalto a dura prova, Giuseppe Sibau (ProgettoFvg/Ar) ha fatto
presente il medesimo calcolo per quei tracciati che consentono di
raggiungere attività ricettive spesso penalizzate proprio per il
cattivo manto stradale.
Cristian Sergo (M5S) ha suggerito di evitare di finanziare opere
che, solo dopo poco tempo, verrebbero smantellate ad esempio da
altri enti che devono posare tubature o quant'altro. A tal
proposito, Antonio Calligaris (Lega) ha proposto di prevedere che
il Comune che realizza un'opera in accordo con un altro soggetto
ottenga un punteggio maggiore, ai fini dell'assegnazione del
contributo, proprio perché l'intervento sarebbe più ampio e
permetterebbe di non dover vanificare i lavori già eseguiti.
Mariagrazia Santoro (Pd) ha chiesto delle differenze tra i
contributi previsti dal nuovo provvedimento e quanto già
finanziato, per le manutenzioni, con la legge regionale 25/2015
che dispone in materia di infrastrutture, mobilità,
pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia.
Su che basi si è deciso di dividere la somma di 1,4 milioni di
euro nelle tre tranche è stata, poi, la domanda di Tiziano Centis
(Citt), mentre Elia Miani (Lega) si è preoccupato di quei Comuni
che resteranno esclusi dal riparto in quanto contano poco più di
3.000 abitanti. Emanuele Zanon (ProgettoFVG/Ar) ha invece fatto
presente che spesso ci sono ritardi, tra presentazione della
domanda e realizzazione dell'opera, che non sono imputabili a
inefficienza dei Comuni ma a pesantimenti burocratici di cui si
dovrebbe tenere conto.
Da parte di Pizzimenti non sono mancate alcune rassicurazioni,
come il fatto che sarà valutato il numero di domande che
arriveranno dai Comuni e, soprattutto, la portata degli
interventi per non rischiare di utilizzare tutto il plafond in un
colpo solo. Inoltre, il fondo che si intende creare non è
generico come quanto previsto dalla Lr 25/2015, ma è indirizzato
solo alla viabilità. Quanto alla possibile consulenza ai Comuni
in difficoltà, l'assessore ha assicurato sta già venendo fornita.
In merito al criterio del numero di abitanti, va da sé che ci
sarebbe sempre qualche Comune escluso, qualunque fosse la soglia
stabilita.
ACON/RCM-fc