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Difensore civico: De Pauli, pratiche su Enti locali, Regione e sanità

14.04.2020
17:17
(ACON) Trieste, 14 apr - Per l'Ufficio del Difensore civico regionale - al contempo organo a tutela dei singoli e strumento auditorio e di stimolo per l'operato della pubblica amministrazione - in Friuli Venezia Giulia si tratta di un ritorno venuto a coprire un vuoto che si era protratto dal 2008 e aggravato dalla parallela abolizione, a livello nazionale, della figura del Difensore civico comunale.

Il titolare dell'incarico, Arrigo De Pauli, lo ha ricordato oggi presentando la relazione dell'attività svolta nel 2019 all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale che, presieduto da Piero Mauro Zanin, l'ha approvata all'unanimità.

"La lunga parentesi temporale di assenza ha reso necessaria una capillare attività di informazione per far conoscere alla collettività ambiti di operatività e modalità di fruizione" - ha ricordato De Pauli soffermandosi sul complesso quadro di disposizioni riguardanti l'intervento del Difensore che può sercitare la sua funzione anche d'ufficio.

Sono in tutto 101 i fascicoli aperti a seguito delle segnalazioni ricevute entro il 31 dicembre 2019, per la maggior parte già archiviati (77) mentre 24 sono tuttora in istruttoria, ma il dato relativo all'evasione - ha avverto il Difensore - può oscillare per la varietà delle materie toccate e la complessità delle richieste.

Quanto agli argomenti, 36 pratiche riguardano gli Enti locali (di cui 7 ancora in istruttoria), 18 la Regione (3 in itinere) e 2 la Regione partecipata; 18 la sanità (6 in istruttoria), 12 lo Stato/Amministrazione periferica (4), 11 l'accesso agli atti (3 in istruttoria), 1 rispettivamente per Ater e per Università e 2 di altra natura. Per quanto riguarda le attività di sportello 13 sono state effettuate a Trieste e 22 a Udine.

"Pur non essendo il Difensore Civico un mediatore, nè un conciliatore, nè un avvocato, nè un consulente - ha evidenziato De Pauli - le modalità di approccio con le questioni prospettate sono state improntate all'elasticità senza preconcette chiusure allo scopo di fornire comunque una risposta e un indirizzo di massima alle istanze prsentate, caratterizzate da una gran varietà di contenuti con incidenza soprattutto nell'area giuridica e in quella sociale, senza trascurare aspetti psicologici".

"Il numero di pratiche inizialmente contenuto va attribuito - ha concluso De Pauli - al lungo periodo di assenza dell'Itituto (che fa parte del coordinamento dei Difensori civici regionali), ma anche alla sostanziale tenuta su livelli decorosi della pubblica amministrazione in Friuli Venezia Giulia". ACON/MPB



Il Difensore civico FVG, Arrigo De Pauli, durante la videoconferenza dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale