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Misto: Zalukar interroga Giunta su raccomandazioni ECDC uso mascherine

15.04.2020
17:12
(ACON) Trieste, 15 apr - "L'obbligo tassativo per tutti gli abitanti del Fvg di indossare le mascherine per poter uscire di casa e andare all'aria aperta, non trova consenso nella comunità scientifica internazionale che conferma invece come misura cardine anticontagio la distanza interpersonale e quindi l'assoluta necessità di evitare gli assembramenti e gli incontri ravvicinati, sia al chiuso che all'aperto".

A dirlo è il consigliere Walter Zalukar, esponente del Gruppo Misto nell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia che - evidenziando in una nota che queste sono le raccomandazioni dell'European Center for Disease Prevention and Control-ECDC pubblicate l'8 aprile, con richiamo a quelle dell'OMS - fa sapere di aver presentato un'interrogazione alla Giunta regionale per conoscere se ritenga opportuno valutarle per un eventuale adeguamento delle disposizioni regionali in materia, al fine di garantire ai sanitari la disponibilità di un utile presidio antivirus e di risparmiare ai cittadini un disagio inutile e quindi evitabile.

Al proposito Zalukar ricorda che il Covid-19 è un virus respiratorio e di conseguenza la massima parte dei contagi avviene tra persone che hanno un rapporto diretto e quindi un'esposizione ravvicinata in ambienti chiusi, cioè: famiglia, luoghi di lavoro, ospedali, ecc., mentre risulta molto difficile che ci si contagi per strada all'aria aperta, dove il virus non riesce a raggiungere una carica virale sufficiente tale da determinare la malattia.

Ferme restando le misure fondamentali anticontagio (distanza interpersonale e igiene), l'uso delle mascherine chirurgiche, secondo l'ECDC, "potrebbe - sottolinea il consigliere insistendo sul condizionale - servire quale mezzo di controllo al fine di ridurre il diffondersi dell'infezione nella comunità minimizzando l'escrezione di goccioline respiratorie (droplets) da persone infette che non hanno ancora sviluppato sintomi o che sono asintomatiche". Ma - aggiunge - "non è dato sapere se l'uso di maschere nella comunità può contribuire ad una diminuzione nella trasmissione in aggiunta alle altre misure".

Zalukar ricorda che l'ECDC specifica che 'uso di mascherine nella comunità potrebbe essere considerato in particolar modo quando si frequentano spazi chiusi e affollati, come negozi di alimentari, centri commerciali o quando si utilizza il trasporto pubblico, ecc. In sintesi, neppure in ambiente chiuso si sa se le mascherine possano servire, ma deve essere chiarissimo che se realmente servissero, servirebbero a ridurre la diffusione del virus nella comunità. Ma la protezione della singola persona, invece, ammesso che vi sia, è minima.

"Anche all'aperto - sottolinea il consigliere sulla base di queste osservazioni - il contagio si può evitare solo con il distanziamento fisico, per cui la premessa dichiarata su cui poggia l'obbligo di indossare le mascherine in strada ("spesso non risulta possibile il rispetto della distanza interpersonale minima di sicurezza di almeno 1 metro, quale misura principale di contenimento, anche negli spazi aperti") non sembra reggere dal punto di vista scientifico, perché se non fosse possibile il rispetto della distanza all'aperto l'unico modo per eliminare il rischio sarebbe il divieto a tutti di uscire di casa. E, comunque, pur indossando la mascherina se non si rispettano le distanze il contagio può avvenire anche attraverso le congiuntive".

"Il rischio - avverte Zalukar - non è mai neutralizzabile al 100 per cento neppure fermando la nazione, va ridotto il più possibile, ma con misure ragionevoli, validate dalla comunità scientifica, proporzionate al pericolo, valutando costi e benefici. Tanto più che la prima raccomandazione è di 'dare priorità all'uso di mascherine per gli operatori della sanità rispetto all'impiego delle stesse nella comunità', cosa che - commenta - mi pare non stia avvenendo nella nostra regione".

"L'uso delle mascherine nella comunità dovrebbe essere considerato esclusivamente come una misura complementare e non in sostituzione di stabilite misure di prevenzione (quali il distanziamento fisico, l'avvertenza di coprirsi il volto quando si starnutisce o si tossisce, la meticolosa igiene delle mani ed l'astenersi dal toccarsi la faccia, il naso, gli occhi e la bocca);inoltre occorre la rigorosa osservanza delle istruzioni d'uso perchè il loro impiego non si riveli dannoso (considerando che l'umido le rende ricettacolo di microbi) oltre al rischio di dare un senso di sicurezza infondato, distraendo dai comportamenti igienici essenziali, e quindi di favorire paradossalmente il contagio". Osservazioni si dovrebbero fare analogamente per l'uso dei guanti.

In definitiva, sulla base delle indicazioni dell'ECDC, Zalukar, annunciando l'interrogazione in merito, conclude che "l'uso delle mascherine nella comunità dovrebbe tener attentamente conto delle lacune nell'evidenza scientifica sull'utilizzo delle mascherine, della situazione dell'approvvigionamento e dei possibili effetti collaterali negativi".

ACON/COM/mpb



Il consigliere Zalukar (Misto) in videoconferenza