Patto: Moretuzzo, rinegoziare i rapporti finanziari con lo Stato
(ACON) Trieste, 16 apr - "Un riaccentramento delle competenze
in capo al Governo sarebbe un passo falso, assolutamente da
evitare".
È il commento, in una nota, del capogruppo in Consiglio regionale
del Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, dopo le
dichiarazioni di alcuni politici italiani sulla base delle quali
"è lecito aspettarsi una ripresa degli attacchi alla competenza
delle Regioni rispetto ad alcune questioni centrali, a partire da
quella sulla sanità".
"Questo non significa, in particolare proprio sul versante
sanitario, che non sia necessario trovare maggiori e più efficaci
forme di coordinamento a livello statale e nel rapporto fra Stato
e Regioni. Significa, per la nostra Regione - spiega il
consigliere -, rivendicare con forza il lavoro che è stato fatto
nella gestione dell'emergenza Covid-19 dal Sistema sanitario
regionale, la straordinaria risposta che le donne e gli uomini
che lavorano nei nostri presidi sanitari hanno dato nonostante
tutte le difficoltà e gli errori commessi nelle cosiddette
riforme che si sono recentemente susseguite con forse troppa
frequenza".
"Bene ha fatto, quindi, il presidente Fedriga a porre nell'agenda
politica il tema della rinegoziazione dei rapporti finanziari con
lo Stato - sostiene ancora Moretuzzo -, un passo indispensabile
sia per gestire l'emergenza sanitaria sia per affrontare uno
scenario economico che era difficile prima della crisi e che
rischia di diventare drammatico".
L'esponente del Patto per l'Autonomia, assieme al collega
Giampaolo Bidoli, ha "sollecitato più volte, fin dall'inizio
della legislatura, la rinegoziazione degli accordi finanziari
chiedendo una revisione complessiva delle trattative con Roma,
nei contenuti e nelle modalità. Ma se le forze politiche presenti
in Consiglio regionale pensano di giocare questa partita con le
solite dinamiche del Governo amico/Governo nemico, non abbiamo
molte speranze".
"È il momento della coesione istituzionale, sociale e politica di
una terra che deve essere capace di parlare con una voce sola su
questioni che sono vitali per il suo stesso futuro. Il pallino ce
l'ha in mano il presidente Fedriga: può decidere di seguire
l'onda dei governatori leghisti e farne una battaglia di parte,
in modo più o meno strumentale, oppure - è la conclusione di
Moretuzzo - può decidere di salire il gradino istituzionale e
coinvolgere l'intera comunità politica regionale in una partita
che non ha nulla di ordinario. Come successe nel 1976".
ACON/COM/rcm-mpb