Misto: Zalukar, interrogazione Medicina urgenza di Cattinara infettata
(ACON) Trieste, 16 apr - "La trasparenza non sembra un punto di
forza dell'Azienda sanitaria triestina. La Medicina d'urgenza
dell'ospedale di Cattinara, che chiuderà questa sera per casi di
contagio, era infetta da una settimana, ma la notizia è arrivata
oggi, quando forse non si poteva più nasconderla. E' stato un
contagio annunciato vista la scelta, per me scellerata, di
mescolare reparti Covid a reparti no Covid nella stessa struttura
ospedaliera, dove non sono possibili percorsi nettamente separati
tra infetti e non".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Gruppo Misto,
Walter Zalukar, che preannuncia una interrogazione alla Giunta
Fedriga sulla questione.
"E' stata una scelta incomprensibile, che non ha neppure tenuto
conto delle indicazioni del ministero della Salute - prosegue
Zalukar -, che sono chiarissime e tassative nell'affermare che è
necessario identificare prioritariamente stabilimenti dedicati
alla gestione esclusiva del paziente affetto da Covid-19.
Prescrizioni che non si sono volute seguire, eppure sembrano
logiche e razionali. E Trieste presenta un'organizzazione
ospedaliera ideale per un assetto organizzativo coerente con le
indicazioni ministeriali, essendo articolata su due stabilimenti,
Cattinara e Maggiore, quest'ultimo sottoutilizzato".
"Il perché lo chiederò con un'interrogazione alla Giunta
regionale, ma questo è il passato e per questo verrà il tempo
delle responsabilità, ma non ora, adesso bisogna rivedere
urgentemente l'organizzazione - sostiene il consigliere -, e
quindi chiederò anche cosa si intenda fare per non rischiare di
avere domani tutta Cattinara infetta. Inoltre desidero sapere se
non sia giunto il tempo della trasparenza: la Medicina d'urgenza
è risultata infetta una settimana fa, eppure ha continuato a
ricoverare malati gravi, degenti vicini l'un l'altro e i
sanitari, alcuni già infettati, hanno continuato a lavorare lì
dentro. E medici specialisti, infermieri, operatori dei servizi,
vi sono andati forse senza sapere che erano in posti infetti".
"In un ospedale - conclude - non si può rinunciare alla
trasparenza e tanto più in tempo di epidemia".
ACON/COM/rcm-mpb