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Coronavirus: ok I Comm a ddl Emergenza Covid-19, pronti 20 mln euro

22.04.2020
17:01
Opposizioni criticano Giunta: troppe scelte ideologiche (ACON) Trieste, 22 apr - Via libera della I Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Basso(FdI), al ddl 86 contenente Misure tecnico-contabili urgenti per fare fronte all'emergenza epidemiologica da Covid-19 e norme urgenti in materia di corregionali all'estero e lingue minoritarie.

Il provvedimento assegna in primis 20 milioni di euro al Fondo di riserva per le spese impreviste, recuperandoli da svariati capitoli del bilancio regionale, con l'obiettivo di garantire copertura alle eventuali, quanti probabili, necessità della Protezione civile in questa fase emergenziale.

Composto da quattro articoli e illustrato dagli assessori Barbara Zilli (Finanze) e Pierpaolo Roberti (Autonomie locali, Corregionali all'estero e Lingue minoritarie), il ddl è stato approvato in videoconferenza con i voti favorevoli della Maggioranza e con l'astensione di Pd, M5S, Patto per l'Autonomia e Cittadini, unico contrario Furio Honsell di Open Fvg.

Come già calendarizzato in sede di conferenza dei Capigruppo, il documento proposto dalla Giunta approderà in Aula mercoledì 29 aprile, con esame e voto previsto sempre in modalità telematica. I relatori saranno Mauro Bordin (Lega) per la Maggioranza, Roberto Cosolini (Pd), Cristian Sergo (M5S) e Honsell per le Opposizioni.

Oltre allo stanziamento straordinario, viene anche ripartita la somma di 1.418.800 euro prevista per le attività dei Corregionali all'estero, "ben consapevoli - ha evidenziato Roberti - che molte attività potranno subire cancellazioni o modifiche e conseguenti risparmi di spesa". Sempre in considerazione dell'emergenza sanitaria, si stabilisce di prorogare alla fine del 2021 i termini per la realizzazione di alcuni programmi della minoranza slovena finanziati con risorse statali.

Nel corso di un dibattito durato oltre tre ore e caratterizzato da un confronto quasi sempre equilibrato tra Maggioranza e Opposizione, la I Commissione ha preso atto di una previsione di mancato introito di risorse tributarie regionali che Zilli ha quantificato in 700 milioni di euro in un contesto nazionale, sempre evidenziato dall'assessore, a cui il Fmi assegna una diminuzione del Pil pari al 9,1%. A questo proposito, Zilli ha ribadito quanto richiesto dal governatore Massimiliano Fedriga al Governo, ovvero l'annullamento del contributo di 723 milioni di euro da versare allo Stato nell'ambito della partecipazione al risanamento della finanza pubblica, ma anche la reintroduzione di misure di riequilibrio dei bilanci dei Comuni, l'autorizzazione alle Regioni di contrarre nuovo debito per sostenere il sistema economico con misure innovative e sostanziali e, infine, la possibilità di ripianare l'eventuale disavanzo maturato in questo periodo nell'arco dei prossimi 20 anni.

Zilli ha inoltre confermato come sia rientrata nel maxi-emendamento approvato dal Senato la richiesta, formulata in sede di Conferenza unificata, di potere utilizzare l'avanzo di bilancio per la spesa corrente emergenziale da parte di Regioni ed enti locali.

Se, per quanto riguarda il rapporto Stato-Regione sulle compartecipazioni, l'invito alla Giunta - formulato in particolare dai dem Cosolini e Diego Moretti e da Massimo Morettuzzo (Patto per l'Autonomia) - è stato quello di approfondire la questione in sede di sottocommissione dedicata, le principali divergenze si sono consumate sulle pieghe di bilancio da cui l'Esecutivo ha attinto i 20 milioni di euro per il fondo emergenziale che, in fase di replica, Zilli e Roberti hanno precisato non trattarsi di un mini-assestamento ma di un'azione-tampone che viene valutata adeguata alle attuali esigenze.

Mancanza di un criterio per l'articolazione della raccolta (Cosolini e Honsell), scelte ideologiche (Sergo) in un momento che, al contrario, richiede larghe intese (Moretti), necessità di maggiore rastrellamento di risorse (Tiziano Centis dei Cittadini e Sergio Bolzonello del Pd) e più apertura al confronto sulle scelte importanti (Andrea Ussai, M5S) sono stati i temi sollevati dalle Opposizioni.

Soprattutto l'insistenza su poste non intaccate quali, ad esempio, i 16 milioni di euro (smentiti da Roberti che ha spiegato trattasi di fondi pluriennali) destinati ai Comuni per la sicurezza e quanto allocato per il rimpatrio dei migranti, ha indotto Mauro Bordin (Lega) a parlare di "strumentalizzazioni" a fronte di priorità immediatamente affrontate in maniera concreta dalla Giunta Fedriga. Secca la replica di Bolzonello ("servirà ben altro ma ci limitiamo a fare notare che sono stati toccati solo certi capitoli e non altri") con Bordin che ha rilanciato l'auspicio di lavorare compatti sull'obiettivo comune ("come chiede la gente alla politica"), consci che "la direzione intrapresa è quella corretta".

Di "clima disteso e dibattito proficuo", anche a fronte di "responsabilità e disponibilità" da parte delle Opposizioni hanno quindi parlato Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) e Basso, mentre in conclusione Zilli ha spiegato a Sergo che i 5,5 milioni di euro temporaneamente distolti dal fondo ristoro per i soci Coop a favore dell'emergenza saranno reintegrati in fase di assestamento, anche perché non potrebbero essere utilizzati per la finalità originaria a vicenda giudiziaria ancora in corso. ACON/FC



Il presidente della I Commissione consiliare, Alessandro Basso(FdI), durante i lavori della Commissione in videoconferenza sul DDL 86
L'assessore alle Finanze, Barbara Zilli, in videoconferenza con la I Commissione durante la discussione del DDL 86
La videoconferenza della I Commissione consiliare durante la discussione del DDL 86