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Ambiente: Scoccimarro, ascolto cittadini su inceneritore Manzano

23.04.2020
18:33
Audizione in IV Commissione: "impegno per ridurre inquinamento" (ACON) Trieste, 23 apr - "Impegno per ridurre l'inquinamento e ascolto della voce dei comitati. Due aspetti da compenetrare nel trovare una soluzione in merito all'impianto di incenerimento rifiuti non pericolosi di via Volta, a Manzano".

Lo ha ribadito l'assessore regionale ad Ambiente ed Energia, Fabio Scoccimarro, al termine dell'audizione in videoconferenza con la IV Commissione consiliare presieduta da Mara Piccin (FI), assicurando di fare sintesi di quanto emerso dalle osservazioni dei consiglieri in questa che è - come sottolineato dalla stessa presidente - solo il primo degli appuntamenti di ascolto di tutte le parti interessate.

L'audizione era stata sollecitata da Mauro Di Bert (ProgettoFvg/Ar), Massimo Moretuzzo (Patto) e Cristian Sergo (M5S), considerata la preoccupazione - hanno spiegato i tre consiglieri - dei cittadini del Comune di Manzano e delle aree limitrofe per la variazione dei rifiuti trattabili nel locale inceneritore e per un ampliamento di quest'ultimo. Ad essere coinvolti, infatti, sono anche i territori di Buttrio, Pavia di Udine, San Giovanni al Natisone, Trivignano Udinese, Corno di Rosazzo e Premariacco. Anche oggi, alla luce delle informazioni ricevute, dai consiglieri un trasversale invito ad ascoltare la voce della gente.

"L'impianto attuale è obsoleto, risale agli anni '70 e l'impatto ambientale, pur rispettando i limiti di legge, segna livelli annuali di emissioni molto più alti dell'impianto proposto pur trattando solo 20mila tonnellate annue contro le 34mila di quello nuovo" ha spiegato l'assessore, ricordando che in base alle prescrizioni imposte dalla Commissione Via l'operatività del vecchio impianto, di riserva a quello nuovo, non potrà superare complessivamente i 30 giorni all'anno, compresi i tempi di avvio e spegnimento, e, in ogni caso, i due impianti non potranno mai funzionare in contemporanea.

Quanto all'iter, sono stati ricordati i vari passaggio da quando il 20 febbraio scorso alla società che intende realizzare la nuova linea e agli enti interessati è stato comunicato l'avvio del procedimento di rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale, mentre i termini per la presentazione di osservazioni da parte del pubblico scadrà il 2 giugno prossimo.

Alla luce dello slittamento delle attuali tempistiche di pubblicazione, la prima riunione della Conferenza dei servizi non avverrà prima della fine di giugno e, in quella sede, saranno valutate anche le osservazioni pervenute.

Quanto al tema della compatibilità urbanistica, Scoccimarro ha ricordato che dovrà essere rilasciata all'interno del procedimento di Aia e, al riguardo, sarà chiamato a esprimersi il Comune di Manzano che dovrà dare il proprio parere in merito alla variante; all'interno del procedimento andrà esaminata anche la questione paesaggistica.

"Il Comune dovrà dare il proprio parere in merito all'aspetto urbanistico che diviene vincolante - ha rimarcato Scoccimarro. "Questi indicati sono aspetti amministrativi e tecnici - ha aggiunto - mentre due sono i temi di valenza politica, innanzitutto quello della generale necessità sul territorio regionale di avere impianti in grado di trattare rifiuti prodotti dagli impianti regionali e derivanti dai rifiuti urbani a seguito, per lo più, della raccolta differenziata e che in gran parte vanno all'estero, e quello delle emissioni".

"Su questo punto sono fortemente impegnato" ha affermato l'assessore, ricordando anche di aver dato avvio al percorso che ha portato allo spegnimento dell'area a caldo della Ferriera di Servola per la sua riconversione industriale decarbonizzata.

"Ma se qui si parla solo di una sorgente emissiva, nel territorio regionale - ha concluso - ho potuto riscontrare come alcune zone abbiano una concentrazione massiva di queste sorgenti: ecco che ho dato mandato e conto di concludere l'iter entro il 2020 per l'aggiornamento del Piano di qualità dell'aria che prevederà anche negli iter autorizzativi di tener conto della sommatoria di queste sorgenti in una determinata area".

Da parte dei consiglieri diversi i punti toccati: Mariagrazia Santoro (Pd) ha chiesto se l'impianto in questione sia da intendersi come uno nuovo o ampliamento di quello esistente e se, con le attuali distanze dalle abitazioni, sarebbe possibile attivare un nuovo impianto se oggi non ne avessimo uno in deroga.

Sul fatto che si tratti di un nuovo impianto, sulla sua utilità e sui maggiori volumi trattati ha insistito anche Cristian Sergo (M5S) che ha anche chiesto perché farlo vicino alle case anziché in una delle zone industriali della regione che hanno aree utilizzabili. Massimo Morettuzzo (Patto per l'Autonomia), ponendo l'accento sulla gestione complessiva ha sollecitato la Regione a essere parte attiva ed ha fatto proprio l'appello del consigliere Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) che, a sua volta, ha sollecitato la Via e ha raccomandato di coniugare l'aspetto imprenditoriale con quello ambientale, prestando attenzione e ascolto alle istanze della gente.

Accanto all'attenzione per le posizioni emerse espressa dal consigliere Giuseppe Sibau di Progetto Fvg/Ar, anche Lorenzo Tosolini (Lega) ha condiviso l'appello di Di Bert per l'importanza di dare sicurezza dal punto di vista tecnico e per quanto concerne la salute, in questo condiviso da Elia Miani (Lega), mentre per Furio Honsell (Open Fvg) costruire inceneritori in zone abitate dovrebbe essere escluso per le correlazioni evidenti tra salute e inquinamento; per Honsell la preoccupazione dei cittadini di Manzano è legittima e il dato economico non è correlato.

Infine, anche da Emanuele Zanon (Progetto Fvg/Ar) l'appello ad ascoltare i cittadini e a rispettare la loro richiesta di avere garanzie di partecipazione, cercando anche di chiarire se il nostro territorio regionale abbia bisogno di altri inceneritori. ACON/MPB-fc



La presidente della IV Commissione, Mara Piccin (FI), durante i lavori della commissione riunita in modalità telematica