Ambiente: Scoccimarro, ascolto cittadini su inceneritore Manzano
Audizione in IV Commissione: "impegno per ridurre inquinamento"
(ACON) Trieste, 23 apr - "Impegno per ridurre l'inquinamento e
ascolto della voce dei comitati. Due aspetti da compenetrare nel
trovare una soluzione in merito all'impianto di incenerimento
rifiuti non pericolosi di via Volta, a Manzano".
Lo ha ribadito l'assessore regionale ad Ambiente ed Energia,
Fabio Scoccimarro, al termine dell'audizione in videoconferenza
con la IV Commissione consiliare presieduta da Mara Piccin (FI),
assicurando di fare sintesi di quanto emerso dalle osservazioni
dei consiglieri in questa che è - come sottolineato dalla stessa
presidente - solo il primo degli appuntamenti di ascolto di tutte
le parti interessate.
L'audizione era stata sollecitata da Mauro Di Bert
(ProgettoFvg/Ar), Massimo Moretuzzo (Patto) e Cristian Sergo
(M5S), considerata la preoccupazione - hanno spiegato i tre
consiglieri - dei cittadini del Comune di Manzano e delle aree
limitrofe per la variazione dei rifiuti trattabili nel locale
inceneritore e per un ampliamento di quest'ultimo. Ad essere
coinvolti, infatti, sono anche i territori di Buttrio, Pavia di
Udine, San Giovanni al Natisone, Trivignano Udinese, Corno di
Rosazzo e Premariacco. Anche oggi, alla luce delle informazioni
ricevute, dai consiglieri un trasversale invito ad ascoltare la
voce della gente.
"L'impianto attuale è obsoleto, risale agli anni '70 e l'impatto
ambientale, pur rispettando i limiti di legge, segna livelli
annuali di emissioni molto più alti dell'impianto proposto pur
trattando solo 20mila tonnellate annue contro le 34mila di quello
nuovo" ha spiegato l'assessore, ricordando che in base alle
prescrizioni imposte dalla Commissione Via l'operatività del
vecchio impianto, di riserva a quello nuovo, non potrà superare
complessivamente i 30 giorni all'anno, compresi i tempi di avvio
e spegnimento, e, in ogni caso, i due impianti non potranno mai
funzionare in contemporanea.
Quanto all'iter, sono stati ricordati i vari passaggio da quando
il 20 febbraio scorso alla società che intende realizzare la
nuova linea e agli enti interessati è stato comunicato l'avvio
del procedimento di rilascio dell'Autorizzazione integrata
ambientale, mentre i termini per la presentazione di
osservazioni da parte del pubblico scadrà il 2 giugno prossimo.
Alla luce dello slittamento delle attuali tempistiche di
pubblicazione, la prima riunione della Conferenza dei servizi non
avverrà prima della fine di giugno e, in quella sede, saranno
valutate anche le osservazioni pervenute.
Quanto al tema della compatibilità urbanistica, Scoccimarro ha
ricordato che dovrà essere rilasciata all'interno del
procedimento di Aia e, al riguardo, sarà chiamato a esprimersi il
Comune di Manzano che dovrà dare il proprio parere in merito alla
variante; all'interno del procedimento andrà esaminata anche la
questione paesaggistica.
"Il Comune dovrà dare il proprio parere in merito all'aspetto
urbanistico che diviene vincolante - ha rimarcato Scoccimarro.
"Questi indicati sono aspetti amministrativi e tecnici - ha
aggiunto - mentre due sono i temi di valenza politica,
innanzitutto quello della generale necessità sul territorio
regionale di avere impianti in grado di trattare rifiuti prodotti
dagli impianti regionali e derivanti dai rifiuti urbani a
seguito, per lo più, della raccolta differenziata e che in gran
parte vanno all'estero, e quello delle emissioni".
"Su questo punto sono fortemente impegnato" ha affermato
l'assessore, ricordando anche di aver dato avvio al percorso che
ha portato allo spegnimento dell'area a caldo della Ferriera di
Servola per la sua riconversione industriale decarbonizzata.
"Ma se qui si parla solo di una sorgente emissiva, nel territorio
regionale - ha concluso - ho potuto riscontrare come alcune zone
abbiano una concentrazione massiva di queste sorgenti: ecco che
ho dato mandato e conto di concludere l'iter entro il 2020 per
l'aggiornamento del Piano di qualità dell'aria che prevederà
anche negli iter autorizzativi di tener conto della sommatoria di
queste sorgenti in una determinata area".
Da parte dei consiglieri diversi i punti toccati: Mariagrazia
Santoro (Pd) ha chiesto se l'impianto in questione sia da
intendersi come uno nuovo o ampliamento di quello esistente e se,
con le attuali distanze dalle abitazioni, sarebbe possibile
attivare un nuovo impianto se oggi non ne avessimo uno in deroga.
Sul fatto che si tratti di un nuovo impianto, sulla sua utilità e
sui maggiori volumi trattati ha insistito anche Cristian Sergo
(M5S) che ha anche chiesto perché farlo vicino alle case anziché
in una delle zone industriali della regione che hanno aree
utilizzabili. Massimo Morettuzzo (Patto per l'Autonomia), ponendo
l'accento sulla gestione complessiva ha sollecitato la Regione a
essere parte attiva ed ha fatto proprio l'appello del consigliere
Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) che, a sua volta, ha sollecitato
la Via e ha raccomandato di coniugare l'aspetto imprenditoriale
con quello ambientale, prestando attenzione e ascolto alle
istanze della gente.
Accanto all'attenzione per le posizioni emerse espressa dal
consigliere Giuseppe Sibau di Progetto Fvg/Ar, anche Lorenzo
Tosolini (Lega) ha condiviso l'appello di Di Bert per
l'importanza di dare sicurezza dal punto di vista tecnico e per
quanto concerne la salute, in questo condiviso da Elia Miani
(Lega), mentre per Furio Honsell (Open Fvg) costruire
inceneritori in zone abitate dovrebbe essere escluso per le
correlazioni evidenti tra salute e inquinamento; per Honsell la
preoccupazione dei cittadini di Manzano è legittima e il dato
economico non è correlato.
Infine, anche da Emanuele Zanon (Progetto Fvg/Ar) l'appello ad
ascoltare i cittadini e a rispettare la loro richiesta di avere
garanzie di partecipazione, cercando anche di chiarire se il
nostro territorio regionale abbia bisogno di altri inceneritori.
ACON/MPB-fc