Cittadini: Centis, interrogazione urgente su futuro hospice San Vito
(ACON) Trieste, 23 apr - "Il 28 marzo, mentre già montava la
protesta per la scelta dell'Amministrazione regionale di
destinare la struttura dell'hospice di San Vito al Tagliamento
quale reparto Covid-19, spostando i malati oncologici a Sacile,
l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, dichiarava
in un comunicato stampa che il reparto di San Vito avrebbe
sgravato l'ospedale di Pordenone da quei pazienti Covid-19 in via
di guarigione".
Lo sottolinea in una nota il gruppo regionale dei Cittadini che
aveva contestato la scelta fin dal primo momento e che,
attraverso il consigliere Tiziano Centis, aveva sollevato
"moltissimi dubbi in relazione alla condizione dei malati
oncologici trasferiti nell'Ospedale di Sacile e alla perdita di
un servizio di eccellenza tanto importante per i malati e le loro
famiglie in un momento drammatico della malattia".
A rinvigorire la polemica, viene evidenziato, è ora quanto
riportato in un articolo del 21 aprile, accanto alle
dichiarazioni della dottoressa Conte, responsabile della
struttura. In questa occasione, sui ricoveri Covid-19 della
struttura, si afferma che giungono all'hospice casi gravi con
patologie pregresse e un quadro clinico molto serio, al di là di
ogni possibile cura, ma che non sono sottoposti a ossigenoterapia
né intubati".
"Una situazione clinica - sottolinea Centis - del tutto diversa
rispetto a quella che Riccardi aveva descritto a fine marzo.
Dobbiamo constatare con estrema preoccupazione che, oltre a non
coinvolgere il Consiglio regionale nelle scelte e a non aver
predisposto un piano ospedaliero chiaro sull'emergenza Covid-19,
come espressamente richiesto dal ministero della Salute, c'è una
mancanza di trasparenza clamorosa che sfocia addirittura in
affermazioni contraddette dai fatti. Quando si fanno scelte così
delicate, vanno motivate con estrema chiarezza e dicendo la
verità, altrimenti non ci si può lamentare se qualcuno solleva
l'ipotesi che si voglia nascondere qualcosa".
L'interrogazione presentata da Centis, in attesa di risposta
nella seduta d'Aula in programma il 29 aprile, chiede ragguagli
"sul futuro dell'hospice di San Vito. Con l'inizio della fase 2
alle porte - conclude il rappresentante dei Cittadini - ci
aspettiamo che si ripristini la struttura alla sua funzione
naturale, ridando ai malati e alle loro famiglie la possibilità
di usufruire di un servizio così importante per tutti loro. Un
grande plauso va rivolto a tutto il personale che è riuscito a
convertire la propria funzione e a far fronte all'emergenza, pur
nell'irragionevolezza delle scelte fatte dall'alto".
ACON/COM/db-fc