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Fondi Ue: Zilli a V Comm, riprogrammare tutto causa emergenza

23.04.2020
20:09
Bolzonello (Pd) suggerisce legge Stabilità già a luglio

(ACON) Trieste, 23 apr - "La programmazione europea futura, ovvero per il settennato 2021-2027, dovrà essere stabilita a breve, ma a oggi date non ce ne sono in considerazione del cambio epocale causato dall'emergenza epidemiologica. Ciò che abbiamo sono solo generalità".

Lo ha reso noto l'assessore regionale a Finanze e Por Fesr, Barbara Zilli, alla V Commissione consiliare, presieduta in modalità telematica da Diego Bernardis (Lega), che aveva richiesto l'audizione per comprendere come si possa contrastare la crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia da Covid-19.

"C'e stato un rallentamento nella riedizione dei programmi 2021-27 a tutti i livelli - ha detto l'assessore -. In virtù di questa situazione incerta, abbiamo chiesto al Governo di verificare con la Commissione europea la possibilità di prolungare la validità del periodo di programmazione 2014-20 di almeno un anno, potendo contemporaneamente usufruire, all'interno dell'attuale quadro, di una quota parte delle risorse della programmazione 2021-27. L'Unione europea ha approvato il Regolamento (Ue) 2020/460 all'interno del quale ha inserito un primo pacchetto di modifiche ai regolamenti che normano la gestione dei programmi finanziari. Questo perché è stata riconosciuta la necessità di prevedere maggiore flessibilità non solo nella programmazione futura, ma anche in quella del settennato 2014-20, acconsentendo a dedicare azioni finalizzate a fronteggiare l'emergenza e intervenire anche in ambiti diversi da quelli previsti dai Fondi strutturali".

"Le modifiche già autorizzate collegate all'emergenza - ha aggiunto - sono, per gli Stati membri, poter spostare risorse finanziarie senza dover chiedere l'autorizzazione preventiva alla Commissione europea purché queste riprogrammazioni non superino l'8% dello stanziamento di ciascun asse e il 4% dell'ammontare totale finanziato. Inoltre, si può intervenire con il Fesr per prodotti e servizi di carattere sanitario e per sostenere, per un certo periodo, la redditività delle piccole e medie imprese".

La titolare delle Finanze regionali ha quindi illustrato i contenuti di un secondo pacchetto di deroghe in via di approvazione da parte dell'Ue, che riguarda soprattutto azioni di semplificazione delle procedure di gestione dei Fondi. Terzo sistema di aiuti, l'esonero dell'obbligo del de minimis per le aziende che rientrano nel Temporary Framework, con lo snellimento delle procedure di notifica alla Commissione europea e tempistiche rapide di risposta.

"Lo stato dell'arte del Por Fesr 2014-20 - ha poi evidenziato - presenta un avanzato livello di attuazione che supera ampiamente la media italiana. Le risorse finanziarie del programma sono pari a 231 milioni, a cui l'Amministrazione regionale ha affiancato risorse regionali aggiuntive per quasi 89 milioni, per un totale di 320 milioni".

Nel dettaglio, le risorse attivate tramite le procedure di bando esperite e in corso sono 301,5 milioni, ovvero il 130,6% della sua dotazione Fesr, mentre le risorse impegnate sono 195,6 milioni, corrispondenti all'84,8%. I pagamenti, a fronte delle operazioni realizzate, sono 116,3 milioni, pari al 50,4%.

Quanto alle risorse disponibili sulla base della riprogrammazione in corso, l'esponente della Giunta ha evidenziato come "le uniche che risulterebbero oggi realisticamente riprogrammabili hanno carattere residuale, nell'ordine del 4% del totale del programma, e sono comunque oggetto di un approfondimento riguardo l'effettivo ammontare e la loro più utile destinazione".

Zilli ha fatto poi il punto sullo stato dell'arte del Por Fse, rendendo noto che le risorse finanziarie sono pari a 276.427.814 euro, a cui si aggiungono 9.269.496,41 euro a valere sul Programma attuativo regionale (Par).

"Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), nell'attuale periodo di programmazione europea 2014-20 sostiene interventi tramite i Programmi di sviluppo rurale (Psr). La dotazione finanziaria di quest'ultimo per il Friuli Venezia Giulia - ha spiegato l'assessore - è di circa 292,3 milioni, di cui quota Feasr pari a 126,04 milioni mentre la rimanente parte è cofinanziata da Stato e Regione".

"Al 31 marzo 2020 il programma ha registrato un buon livello di attuazione - ha proseguito Zilli -. Le risorse complessivamente attivate tramite le procedure di bando esperite e in corso sono pari a 283,1 milioni, corrispondenti al 97% della dotazione complessiva, quelle impegnate a favore dei beneficiari sono pari a 275,6 milioni corrispondenti al 94,3%, mentre le risorse liquidate a fronte delle operazioni realizzate sono 134 milioni, corrispondenti al 46%. Delle risorse non ancora attivate (il 3%), una quota parte è riservata ai bandi annuali programmati".

Infine, sul programma di cooperazione Interreg Italia-Slovenia, la componente della Giunta ha ricordato i fondi a disposizione, pari a 92.588.181 euro, di cui 77.929.954 a carico del Fesr e 14.658,227 quale cofinanziamento nazionale pubblico e privato. "Nel 2019 - ha concluso - il Programma ha allocato tutti i fondi disponibili (per un impegno del 99,7% di spesa) e ha finanziato 60 progetti con 352 beneficiari".

Da parte di Franco Iacop (Pd) la sottolineatura che da Zilli si è appresa la programmazione del momento, non quella futura, per la quale ci vorrà un passaggio successivo, legato a un aggiornamento complessivo della situazione, con una necessaria riorganizzazione degli obiettivi. Anche da parte sua, il rilievo che la libertà della gestione a livello nazionale dei Fondi di coesione è stata data per lo spostamento delle risorse tra le misure dei programmi e anche tra le Regioni, con quelle del Sud che vantano una disponibilità più rilevante rispetto alla nostra e dunque anche maggiori residui. La cifra più o meno disponibile e libera, per Iacop ammonta a 10 milioni e arriva tutta dal Fesr. Ora bisogna capire come dispone, perciò sarà necessario un secondo incontro Giunta-Consiglio.

Da Furio Honsell (Open Fvg), la richiesta di capire se si possano riprogrammare i Fondi Ue anche in modo sistematico, dato che è stata dimostrata la necessità di dover definire una strategia per affrontare le emergenze. E dunque sapere se è possibile mettere subito a disposizione le risorse europee libere per approntare un Piano emergenziale.

Sergio Bolzonello (Pd) ha parlato dei provvedimenti che arriveranno in Aula, di contrasto all'emergenza sociale ed economica che ha fatto collassare anche la nostra Regione. E ha avanzato l'idea che già la prossima legge di variazione di bilancio sia, di fatto, una legge di Stabilità, perché non è possibile attendere fine anno. Le riprogrammazioni del Fse e del Por Fesr 2021-27 devono essere affrontate già da giugno, con l'individuazione di quali dovranno essere i settori più importanti da sostenere immediatamente. ACON/RCM-fc



Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sergio Bolzonello, durante i lavori della V Commissione riunita in modalità telematica
Il presidente della V Commissione consiliare, Diego Bernardis (Lega), durante i lavori della commissione riunita in modalità telematica
L'assessore Fvg alle Finanze, Barbara Zilli, in videoconferenza con la V Commissione