Fondi Ue: Zilli a V Comm, riprogrammare tutto causa emergenza
Bolzonello (Pd) suggerisce legge Stabilità già a luglio
(ACON) Trieste, 23 apr - "La programmazione europea futura,
ovvero per il settennato 2021-2027, dovrà essere stabilita a
breve, ma a oggi date non ce ne sono in considerazione del cambio
epocale causato dall'emergenza epidemiologica. Ciò che abbiamo
sono solo generalità".
Lo ha reso noto l'assessore regionale a Finanze e Por Fesr,
Barbara Zilli, alla V Commissione consiliare, presieduta in
modalità telematica da Diego Bernardis (Lega), che aveva
richiesto l'audizione per comprendere come si possa contrastare
la crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia da
Covid-19.
"C'e stato un rallentamento nella riedizione dei programmi
2021-27 a tutti i livelli - ha detto l'assessore -. In virtù di
questa situazione incerta, abbiamo chiesto al Governo di
verificare con la Commissione europea la possibilità di
prolungare la validità del periodo di programmazione 2014-20 di
almeno un anno, potendo contemporaneamente usufruire, all'interno
dell'attuale quadro, di una quota parte delle risorse della
programmazione 2021-27. L'Unione europea ha approvato il
Regolamento (Ue) 2020/460 all'interno del quale ha inserito un
primo pacchetto di modifiche ai regolamenti che normano la
gestione dei programmi finanziari. Questo perché è stata
riconosciuta la necessità di prevedere maggiore flessibilità non
solo nella programmazione futura, ma anche in quella del
settennato 2014-20, acconsentendo a dedicare azioni finalizzate a
fronteggiare l'emergenza e intervenire anche in ambiti diversi da
quelli previsti dai Fondi strutturali".
"Le modifiche già autorizzate collegate all'emergenza - ha
aggiunto - sono, per gli Stati membri, poter spostare risorse
finanziarie senza dover chiedere l'autorizzazione preventiva alla
Commissione europea purché queste riprogrammazioni non superino
l'8% dello stanziamento di ciascun asse e il 4% dell'ammontare
totale finanziato. Inoltre, si può intervenire con il Fesr per
prodotti e servizi di carattere sanitario e per sostenere, per un
certo periodo, la redditività delle piccole e medie imprese".
La titolare delle Finanze regionali ha quindi illustrato i
contenuti di un secondo pacchetto di deroghe in via di
approvazione da parte dell'Ue, che riguarda soprattutto azioni di
semplificazione delle procedure di gestione dei Fondi. Terzo
sistema di aiuti, l'esonero dell'obbligo del de minimis per le
aziende che rientrano nel Temporary Framework, con lo snellimento
delle procedure di notifica alla Commissione europea e
tempistiche rapide di risposta.
"Lo stato dell'arte del Por Fesr 2014-20 - ha poi evidenziato -
presenta un avanzato livello di attuazione che supera ampiamente
la media italiana. Le risorse finanziarie del programma sono pari
a 231 milioni, a cui l'Amministrazione regionale ha affiancato
risorse regionali aggiuntive per quasi 89 milioni, per un totale
di 320 milioni".
Nel dettaglio, le risorse attivate tramite le procedure di bando
esperite e in corso sono 301,5 milioni, ovvero il 130,6% della
sua dotazione Fesr, mentre le risorse impegnate sono 195,6
milioni, corrispondenti all'84,8%. I pagamenti, a fronte delle
operazioni realizzate, sono 116,3 milioni, pari al 50,4%.
Quanto alle risorse disponibili sulla base della riprogrammazione
in corso, l'esponente della Giunta ha evidenziato come "le uniche
che risulterebbero oggi realisticamente riprogrammabili hanno
carattere residuale, nell'ordine del 4% del totale del programma,
e sono comunque oggetto di un approfondimento riguardo
l'effettivo ammontare e la loro più utile destinazione".
Zilli ha fatto poi il punto sullo stato dell'arte del Por Fse,
rendendo noto che le risorse finanziarie sono pari a 276.427.814
euro, a cui si aggiungono 9.269.496,41 euro a valere sul
Programma attuativo regionale (Par).
"Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr),
nell'attuale periodo di programmazione europea 2014-20 sostiene
interventi tramite i Programmi di sviluppo rurale (Psr). La
dotazione finanziaria di quest'ultimo per il Friuli Venezia
Giulia - ha spiegato l'assessore - è di circa 292,3 milioni, di
cui quota Feasr pari a 126,04 milioni mentre la rimanente parte è
cofinanziata da Stato e Regione".
"Al 31 marzo 2020 il programma ha registrato un buon livello di
attuazione - ha proseguito Zilli -. Le risorse complessivamente
attivate tramite le procedure di bando esperite e in corso sono
pari a 283,1 milioni, corrispondenti al 97% della dotazione
complessiva, quelle impegnate a favore dei beneficiari sono pari
a 275,6 milioni corrispondenti al 94,3%, mentre le risorse
liquidate a fronte delle operazioni realizzate sono 134 milioni,
corrispondenti al 46%. Delle risorse non ancora attivate (il 3%),
una quota parte è riservata ai bandi annuali programmati".
Infine, sul programma di cooperazione Interreg Italia-Slovenia,
la componente della Giunta ha ricordato i fondi a disposizione,
pari a 92.588.181 euro, di cui 77.929.954 a carico del Fesr e
14.658,227 quale cofinanziamento nazionale pubblico e privato.
"Nel 2019 - ha concluso - il Programma ha allocato tutti i fondi
disponibili (per un impegno del 99,7% di spesa) e ha finanziato
60 progetti con 352 beneficiari".
Da parte di Franco Iacop (Pd) la sottolineatura che da Zilli si è
appresa la programmazione del momento, non quella futura, per la
quale ci vorrà un passaggio successivo, legato a un aggiornamento
complessivo della situazione, con una necessaria riorganizzazione
degli obiettivi. Anche da parte sua, il rilievo che la libertà
della gestione a livello nazionale dei Fondi di coesione è stata
data per lo spostamento delle risorse tra le misure dei programmi
e anche tra le Regioni, con quelle del Sud che vantano una
disponibilità più rilevante rispetto alla nostra e dunque anche
maggiori residui. La cifra più o meno disponibile e libera, per
Iacop ammonta a 10 milioni e arriva tutta dal Fesr. Ora bisogna
capire come dispone, perciò sarà necessario un secondo incontro
Giunta-Consiglio.
Da Furio Honsell (Open Fvg), la richiesta di capire se si possano
riprogrammare i Fondi Ue anche in modo sistematico, dato che è
stata dimostrata la necessità di dover definire una strategia per
affrontare le emergenze. E dunque sapere se è possibile mettere
subito a disposizione le risorse europee libere per approntare un
Piano emergenziale.
Sergio Bolzonello (Pd) ha parlato dei provvedimenti che
arriveranno in Aula, di contrasto all'emergenza sociale ed
economica che ha fatto collassare anche la nostra Regione. E ha
avanzato l'idea che già la prossima legge di variazione di
bilancio sia, di fatto, una legge di Stabilità, perché non è
possibile attendere fine anno. Le riprogrammazioni del Fse e del
Por Fesr 2021-27 devono essere affrontate già da giugno, con
l'individuazione di quali dovranno essere i settori più
importanti da sostenere immediatamente.
ACON/RCM-fc